(1) Continuando a fare ciò che Gesù benedetto m’insegnò di fare il giorno 4 di detto mese, sebbene qualche volta mi distraggo; ma mentre qualche volta mi dimentico, Gesù pare che nel mio interno si mette in guardia e lo fa Lui per me, onde io vedendo ciò arrossisco e subito mi unisco insieme e ne faccio l’offerta di ciò che attualmente sto facendo, e questo fosse pure uno sguardo, una parola, vado dicendo: “Signore, tutta quella gloria che le creature dovrebbero darvi con la bocca e non vi danno, io intendo di darvela con la mia, ed impetro a loro di fare buono e santo uso della bocca, unendomi sempre con la stessa bocca di Gesù”. Ora mentre in tutte le cose mie ciò facevo, è venuto e mi ha detto:
(2) “Ecco la continuazione della mia vita, quale era la gloria del Padre ed il bene delle anime; se in ciò persevererai, tu formerai la mia vita, ed Io la tua, tu sarai il mio respiro ed Io il tuo”.
(3) Dopo ciò Gesù si metteva a riposare sul cuor mio, ed io sul cuore di Lui, e pareva che Gesù tirasse il respiro da me, ed io lo tiravo per mezzo di Gesù. Che felicità, qual gaudio, che vita celeste esperimentavo in quella posizione. Sia sempre ringraziato e benedetto il Signore, che tanta misericordie usa con questa peccatrice.