(1) Sentendomi tutta afflitta e confusa, e quasi senza speranza di rivedere il mio adorabile Gesù, tutto all’improvviso è venuto e mi ha detto:
(2) “Sai che voglio da te? Ti voglio in tutto simile a Me, si nell’operare come nell’intenzione; voglio che sii rispettosa con tutti, ché rispettare tutti dà pace a sé stessa e pace agli altri; che ti tieni la minima di tutti, e che tutti i miei ammaestramenti li ruminerai sempre nella tua mente e li conservi nel proprio cuore, acciocché nelle occasioni li troverai sempre pronti come avvalertene e metterli in esecuzione, insomma, la tua vita voglio che sia un trabocco della mia”.
(3) E mentre ciò diceva vedevo da dietro il Signore, scendeva sopra la terra un gelo ed un fuoco, che faceva danno ai ricolti, ed io dicendo: “Signore, che fate, povera gente”. Non dandomi retta è scomparso.