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Messaggio del 25 gennaio 2016:Cari figli! Anche oggi vi invito alla preghiera. Senza preghiera non potete vivere perché la preghiera è la catena che vi avvicina a Dio. Perciò, figlioli, nell’umiltà del cuore ritornate a Dio e ai Suoi comandamenti per poter dire con tutto il cuore: come in cielo così sia fatto anche sulla terra. Figlioli, voi siete liberi di decidervi nella libertà per Dio o contro di Lui. Vedete come satana vuole trarvi nel peccato e nella schiavitù. Perciò, figlioli, ritornate al Mio Cuore perché Io possa guidarvi a Mio Figlio Gesù che è Via, Verità e Vita. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 4-66 Aprile 19, 1901 Lamenti per la privazione. Gesù la consola e le spiega qualche cosa della Grazia.

(1) Continuando a passare i miei giorni priva del mio adorabile Gesù, al più ad ombra e a lampi, il povero mio cuore è oltremodo amareggiato, sento tanto la sua privazione, che tutte le mie fibre, i nervi, le mie ossa, anche le gocce del mio sangue, mi dibattono continuamente, e mi dicono: “Dov’è Gesù, come, l’hai tu perduto? Che hai tu fatto che più non viene? Come faremo a starci senza di Lui? Chi più ci consolerà avendo perduto la fonte d’ogni consolazione? Chi ci fortificherà nella debolezza, chi ci correggerà e scoprirà i nostri difetti, essendo restata priva di quella luce, che più che filo elettrico penetrava i più intimi nascondigli, e con la dolcezza più ineffabile correggeva e sanava le nostre piaghe? Tutto è miseria, tutto è squallido, tutto è tetro senza di Lui! come faremo? Ed ancorché nel fondo della mia volontà mi sentissi rassegnata, e vado offerendo la sua sessa privazione come il sacrificio più grande per amor suo, tutto il resto mi muove una guerra continua, e mi mettono alla tortura. Ah! Signore, quanto mi costa l’averti conosciuto, ed a caro prezzo mi fate scontare le passate vostre visite. Ora stando in questo stato per brevi istanti si è fatto vedere e mi ha detto:

(2) “Essendo la mia Grazia parte di Me stesso, possedendola tu, con ragione e di stretta necessità tutto ciò che forma il tuo essere non può stare senza di Me, ecco la ragione perché tutto ti chiede Me e sei torturata continuamente, ché essendo imbevuta di Me e riempita parte di Me stesso, allora se ne stanno in pace e ne restano contenti quando mi posseggono non solo in parte, ma in tutto”.

(3) Ed avendomi lamentato della mia dura posizione ha soggiunto:

(4) “Anch’Io nel corso della mia Passione provai un’estremo abbandono, sebbene la mia Volontà fu sempre unita col Padre e con lo Spirito Santo; e ciò volli soffrire per divinizzare in tutto la croce, tanto che rimirando Me e rimirando la croce, tu ci troverai lo stesso splendore, gli stessi ammaestramenti, e lo stesso specchio in cui potresti specchiarti continuamente, senza differenza dell’uno e dell’altro”.