(1) Continuando lo stato di privazione mi sentivo come un tedio ed una stanchezza della mia povera situazione, e la mia povera natura voleva liberarsi da detto stato. Il mio adorabile Gesù avendo di me compassione, è venuto e mi ha detto:
(2) “Figlia mia, come ti ritiri dal mio Volere così incominci a vivere di te stessa, invece se starai fissa nella mia Volontà, vivrai sempre di Me medesimo, morendo affatto a te stessa”.
(3) Poi ha soggiunto: “Figlia mia, abbi pazienza, rassegnati in tutto alla mia Volontà, e non per poco, ma sempre, sempre, perché la sola perseveranza nel bene è quella che fa conoscere se l’anima è veramente virtuosa, essa sola è quella che unisce tutte le virtù insieme, si può dire che la sola perseveranza unisce perpetuamente Dio e l’anima, virtù e grazie, e come catena vi si pone d’intorno, e legando tutto insieme vi forma il nodo sicurissimo della salvezza; ma dove non c’è perseveranza c’è molto da temere”.
(4) Detto ciò è scomparso.