MaM
Messaggio del 2 aprile 2013:Cari figli, vi invito ad essere nello spirito una cosa sola con mio Figlio. Vi invito affinché, attraverso la preghiera e per mezzo della Santa Messa, quando mio Figlio si unisce a voi in modo particolare, cerchiate di essere come Lui. Affinché siate, come Lui, sempre pronti a compiere la volontà di Dio, e non a chiedere che si realizzi la vostra. Perché, figli miei, per volontà di Dio siete ed esistete ma, senza la volontà di Dio, siete un nulla. Io, come Madre, vi chiedo di parlare della gloria di Dio con la vostra vita, perché in questo modo glorificherete anche voi stessi, secondo la sua volontà. Mostrate a tutti umiltà ed amore verso il prossimo. Per mezzo di questa umiltà e di questo amore, mio Figlio vi ha salvato e vi ha aperto la via verso il Padre Celeste. Io vi prego di aprire la via verso il Padre Celeste a tutti coloro che non l'hanno conosciuto e non hanno aperto il proprio cuore al suo amore. Con la vostra vita aprite la via a tutti coloro che stanno ancora vagando in cerca della verità. Figli miei, siate miei apostoli che non hanno vissuto invano. Non dimenticate che verrete davanti al Padre Celeste e gli parlerete di voi. Siate pronti! Di nuovo vi ammonisco: pregate per coloro che mio Figlio ha chiamato, ha benedetto le loro mani e li ha donati a voi. Pregate, pregate, pregate per i vostri pastori. Vi ringrazio.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 4-60 Marzo 22, 1901 Vede Roma e scorge i grandi peccati. Gesù vuol castigare ed ella si oppone.

(1) Continuando il mio stato di privazione e quindi d’amarezze indicibili, questa mattina il mio adorabile Gesù è venuto e mi ha trasportato fuori di me stessa, mi pareva che fosse Roma, quanti spettacoli si vedevano in tutte le classi di persone, fin nel Vaticano si vedevano cose che facevano ribrezzo. Che dire poi dei nemici della Chiesa? Come si rodono di rabbia contro di Essa, quante stragi vanno macchinando, ma non possono effettuarli ché Nostro Signore li tiene come legati ancora. Ma quello che più mi ha fatto spavento, che vedevo il mio amante Gesù quasi in atto di dargli la libertà. Chi può dire quanto ne sono restata costernata? Onde, vedendo Gesù la mia costernazione mi ha detto:

(2) “Figlia, sono necessari i castighi assolutamente, in tutte le classi è entrato il marciume e la cancrena, quindi è necessario il ferro e il fuoco per fare che non perissero tutti, perciò questa è l’ultima volta che ti dico di conformarti al mio Volere, ed Io ti prometto di risparmiare in parte”.

(3) Ed io: “Caro mio bene, non mi dà il cuore di conformarmi teco nel castigare le gente”.

(4) E Lui: “Se tu non ti conformi, essendo di assoluta necessità di ciò fare, Io non ci verrò secondo il solito, e non ti manifesterò quando verserò i castighi, e non sapendolo tu, e non trovando Io chi in qualche modo mi spezzi il giusto mio sdegno, darò libero sfogo al mio furore, e non avrai neppure il bene di risparmiare in parte il castigo. Oltre di ciò, il non venire e non versando in te quelle grazie che avrei dovuto versare, è anche un’amarezza per Me, come in questi giorni scorsi che non tanto sono venuto, tengo la grazia contenuta in Me”.

(5) E mentre ciò diceva mostrava di volersi sgravare, ed avvicinandosi alla mia bocca ha versato un latte dolcissimo ed è scomparso.