MaM
Messaggio del 25 marzo 1997: Cari figli, oggi vi invito in un modo speciale a prendere la croce nelle mani e a meditare sulle piaghe di Gesù. Chiedete a Gesù di guarire le vostre ferite, che voi, cari figli, avete ricevuto durante la vostra vita a causa dei vostri peccati o a causa dei peccati dei vostri genitori. Solo cosi capirete, cari figli, che al mondo è necessaria la guarigione della fede in Dio creatore. Attraverso la passione e la morte di Gesù in croce, capirete che solo con la preghiera potete diventare anche voi veri apostoli della fede, vivendo nella semplicità e nella preghiera la fede che è un dono. Grazie per avere risposto alla mia chiamata!

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 4-1 Settembre 5, 1900 La speranza, alimento dell’amore.

(1) Siccome nei giorni passati non tanto si faceva vedere il mio adorabile Gesù, così mi sentivo diffidente sulla speranza di riacquistarlo di nuovo; anzi mi credevo che tutto era finito per me: visite di Nostro Signore e stato di vittima. Ma questa mattina nel venire il benedetto Gesù, portava un’orribile corona di spine, e si è messo a me vicino, tutto lamentandosi, in atto di volere un ristoro; ond’io l’ho tolto pian piano, e per dargli più gusto l’ho messo sulla mia testa. Dopo poi mi ha detto:

(2) “Figlia mia, il vero amore è quando è sostenuto dalla speranza, e dalla speranza perseverante, perché se oggi spero e domani no, l’amore si rende infermo, ché essendo l’amore alimentato dalla speranza, per quanto alimento le somministra, tanto più si rende più forte, più robusto, più vivo l’amore; e se questo viene a mancare, prima s’inferma il povero amore, rimanendo solo, senza sostegno, finisce col morire del tutto. Perciò, per quanto grandi siano le tue difficoltà, mai, neppure per un momento devi scostarti dalla speranza col timore di perdermi; anzi, devi fare in modo che la speranza, superando tutto, ti faccia trovare sempre unita con Me, ed allora l’amore avrà perpetua vita”.

(3) Dopo ciò ha seguitato a venire senza dirmi più niente.