MaM
Messaggio del 25 maggio 2022:Cari figli! Vi guardo e ringrazio Dio per ciascuno di voi, perché Lui mi ha permesso di essere ancora con voi per esortarvi alla santità. Figlioli, la pace è disturbata e satana vuole l’inquietudine. Perciò la vostra preghiera sia ancora più forte affinché si calmi ogni spirito impuro di divisione e di guerra. Siate costruttori di pace e portatori del Risorto in voi ed attorno a voi affinché il bene vinca in ogni uomo. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 3-103 Luglio 30, 1900. Luisa ferma la spada della giustizia.

(1) Ho passato una notte ed un giorno inquieta. Fin da principio mi sentivo uscire fuori di me stessa, senza che potessi trovare il mio adorabile Gesù; non vedevo altro che cose che mi facevano terrore e spavento. Vedevo che nell’Italia si alzava un fuoco ed un altro ne stava alzato nella Cina, che a poco a poco, unendosi insieme, si confondevano in uno solo. In questo fuoco vedevo il re dell’Italia, per inganno repentinamente morto, e questo era mezzo come aizzare e ingrandire l’incendio. Insomma, vedevo una sommossa, un tumulto, un uccidere di gente. Con queste cose vedute, mi sentivo in me stessa e mi sentiva straziare l’anima, da sentirmi morire, molto più che non vedevo il mio adorabile Gesù. Onde, dopo molto aspettare, si è fatto vedere con una spada in mano, in atto di menarla sopra le gente. Io, tutta spaventata, e fatta un po’ ardita, ho preso in mano la spada, dicendogli: “Signore, che fai? Non vedete quanti strazi succederanno, se menate questa spada? Quello che più mi addolora è che veggo che prendete in mezzo l’Italia. Ah! Signore, placatevi, abbiate pietà delle vostre immagini! E se dite che mi amate, risparmiate a me quest’acerbo dolore”. E mentre ciò dicevo, mi tenevo con quanta più forza potevo, la spada. Gesù, mandando un sospiro, tutto afflitto mi ha detto:

(2) “Figlia mia, lasciala, lasciala cadere sopra le gente, che più non posso”.

(3) Ed io stringendola più forte: “Non posso lasciarla, non mi dà l’animo di farlo”.

(4) E Lui: “Non te l’ho detto tante volte, che sono costretto a non farti vedere niente, altrimenti non sono libero di fare ciò che voglio”.

(5) E mentre ciò diceva, ha abbassato il braccio con la spada e si ha messo in atto di calmarsi del suo furore. Dopo poco mi è scomparso, ed io sono lasciata con timore, chi sa, ancora senza farmi vedere mi tirasse la spada e la menasse sopra le gente. Oh! Dio, che crepacuore il solo ricordarmi!