MaM
Messaggio del 2 gennaio 2018:Cari figli, quando sulla terra viene a mancare l’amore, quando non si trova la via della salvezza, io, la Madre, vengo ad aiutarvi a conoscere la vera fede, viva e profonda; ad aiutarvi ad amare davvero. Come Madre, anelo al vostro amore reciproco, alla bontà e alla purezza. È mio desiderio che siate giusti e che vi amiate. Figli miei, siate gioiosi nell’animo, siate puri, siate bambini! Mio Figlio ha detto che ama stare tra i cuori puri, perché i cuori puri sono sempre giovani e lieti. Mio Figlio vi ha detto di perdonare e di amarvi. So che non è sempre facile: la sofferenza fa sì che cresciate nello spirito. Per crescere il più possibile spiritualmente, dovete perdonare ed amare sinceramente e veramente. Molti miei figli sulla terra non conoscono mio Figlio, non lo amano. Ma voi, che amate mio Figlio e lo portate in cuore, pregate, pregate e, pregando, percepite mio Figlio accanto a voi: la vostra anima respiri il suo Spirito! Io sono in mezzo a voi e parlo di piccole e grandi cose. Non mi stancherò di parlarvi di mio Figlio, amore vero. Perciò, figli miei, apritemi i vostri cuori, permettetemi di guidarvi maternamente. Siate apostoli dell’amore di mio Figlio e del mio. Come Madre vi prego: non dimenticate coloro che mio Figlio ha chiamato a guidarvi. Portateli nel cuore e pregate per loro. Vi ringrazio!

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 3-97 Luglio 17, 1900 Luisa dà un sollievo a Gesù. La fa considerare i castighi che risparmia.

(1) Avendo fatto la comunione, non vedevo secondo il solito il benedetto Gesù, onde dopo aver molto aspettato, mi sono sentita uscire fuori di me stessa e l’ho trovato. Appena visto mi ha detto:

(2) “Figlia, stavo ad aspettarti per potermi in te, un po’ riposare, che più non posso. Deh! dammi un sollievo!”

(3) Subito l’ho preso fra le mie braccia per contentarlo e l’ho visto che teneva una piaga profonda alla spalla, che faceva compassione e ribrezzo a guardarla. Onde per pochi minuti si è riposato, e dopo quel breve riposo, ho fatto per guardare, e la piaga era quasi risanata, quindi, tra la meraviglia e lo stupore, e vedendolo più sollevato, ho preso coraggio e gli ho detto: “Signore benedetto, il mio povero cuore è straziato da un timore, che non mi vuoi più bene. Temo che sia incorsa nella tua indignazione, perciò più non vieni come prima e non versate in me le vostre amarezze e non date a me più il mio bene, qual è il patire, e negandomi questo, venite a negarmi Voi stesso. Deh! date la pace ad un povero cuore! Dimmi, assicurami, giurami, mi vuoi bene? Continui a volermi bene?”

(4) E Lui: “Si, si, si, ti voglio bene”.

(5) Ed io: “Come posso essere sicura di ciò, mentre quando ad una persona si vuole vero bene, tutto ciò che vuole si dà? Io vi dico: “Non castigate le gente,” e Voi le castigate. “Versate le amarezze,” e non le versate, anzi, pare che questa volta vi inoltrate troppo. Onde, dove posso io appoggiarmi che mi vuoi bene?”

(6) E Lui: “Figlia mia, tu tieni conto dei castighi che mando, e di quelli che risparmio non ne fai conto. Quanti altri castighi avrei mandato, quante altre stragi e sangue avrei fatto versare, se non avessi riguardo a quei pochi che mi amano, ed Io amo d’un amore speciale?”

(7) Onde, dopo ciò, pareva che Gesù prendesse la via per andare dove succedevano strazi di carne umana, ed io, volendo seguirlo, non mi è stato dato di farlo e con mio sommo rammarico mi sono trovata in me stessa.