MaM
Messaggio del 29 agosto 1985:Cari figli, vi invito a pregare, particolarmente in questo tempo, in cui satana vuole servirsi dei frutti delle vostre vigne. Pregate perché satana non abbia successo nel suo disegno. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!. La Madonna desidera tener lontani i fedeli della parrocchia dalla tentazione di servirsi dei loro prodotti agricoli a scopo di esagerato lucro.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 3-91 Luglio 3, 1900 Castighi con mali contagiosi.

(1) Questa mattina, avendo fatto la comunione, quando appena ho visto il mio adorabile Gesù gli ho detto: “Mio diletto Signore, com’è che mandate tante castighi? Perché questa volta non volete a nessun conto placarvi? Pare che tutti i mezzi sono venuti meno, né il pregare, né il dire: “Signore versate a me le vostre amarezze”. Ahi! non è stato il vostro solito agire in questo modo!” Mentre ciò dicevo, Gesù benedetto, spezzando il mio dire ha risposto:

(2) “Eppure, figlia mia, i castighi che sto mandando sono niente ancora a confronto di quelli che stanno preparati. Perciò non volerti affliggere per questi, perché non sono materia di grande afflizione”.

(3) Mentre ciò diceva, innanzi a me vedevo tante persone infettate da malori contagiosi, che se ne morivano, onde, presa da raccapriccio, gli ho detto: “Neh! Signore, ci vorrebbe anche questa? Che fate? Che fate? Se ciò volete fare, toglietemi da questa terra, che non mi regge l’animo vedere spettacoli così funesti. E poi, chi potrà resistere a continuare in questo stato in cui mi avete messo, che non ci venite, oppure ad’ombra, ma non solo, ma mi lasciate stupidita, assonnata, che non mi fate capire più niente. Eppure mi diceste che mi avresti fatto stare così finché in qualche modo sfoggereste il vostro furore. Ora volete aggiungere furore a furore, pare che non la finirete per ora, quindi, povera me! povera me! Chi mi darà la forza a stare in questo stato? Chi potrà resistere?”

(4) Mentre sfogavo la mia afflizione, Gesù compatendomi mi ha detto:

(5) “Figlia mia, non temere del tuo stato d’assonnamento, questo dice che così come Io sto con le gente, come se dormissi, come se non le sentissi e guardassi, così ho messo te nello stesso stato. Del resto, se ti dispiace, ti lo dissi un’altra volta, vuoi che ti sospenda lo stato di vittima?”

(6) Ed io: “Signore, non vuole l’ubbidienza che accetti la sospensione”.

(7) E Lui: “Ebbene, che vuoi da Me? Stati quieta ed ubbidisci!”

(8) Chi può dire quanto sono restata afflitta? Non solo, ma mi pare di essere restata tanto addormentate le potenze interne, da vivere come se non vivessi. Ah! Signore, abbiate pietà di me, non mi lasciate in abbandono, in un stato sì compassionevole e doloroso!