MaM
Messaggio del 2 settembre 2018:Cari figli, le mie parole sono semplici, ma sono colme di amore materno e sollecitudine. Figli miei, su di voi si addensano sempre più ombre di tenebra e d’illusione, ma io vi invito alla luce e alla verità: io vi invito a mio Figlio. Solo lui può trasformare la disperazione e la sofferenza in pace e serenità. Solo lui può dare speranza nei dolori più profondi. Mio Figlio è la vita del mondo. Quanto meglio lo conoscerete, quanto più vi avvicinerete a lui, tanto più lo amerete, perché mio Figlio è l’Amore. L’amore cambia ogni cosa, rende bellissimo anche ciò che, senza amore, vi pare insignificante. Perciò vi dico di nuovo che, se volete crescere spiritualmente, dovete amare molto. So, apostoli del mio amore, che non è sempre facile ma, figli miei, anche le vie dolorose sono strade che portano alla crescita spirituale, alla fede ed a mio Figlio. Figli miei, pregate! Pensate a mio Figlio. In ogni momento della giornata innalzate il vostro animo a lui. Io raccoglierò le vostre preghiere come fiori del giardino più bello e le donerò a mio Figlio. Siate autentici apostoli del mio amore, diffondete a tutti l’amore di mio Figlio. Siate i giardini del fiore più bello. Aiutate con la preghiera i vostri pastori, perché possano essere dei padri spirituali colmi d’amore verso tutti gli uomini. Vi ringrazio!

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 3-90 Luglio 2, 1900 Coi suoi patimenti, Luisa evita un castigo.

(1) Continuo a starmi amareggiata ed afflitta, come una stupidita. Questa mattina non c’era venuto affatto; è venuto il confessore ed ha messo l’intenzione della crocifissione. In primo il benedetto Gesù non concorreva, onde, dopo averlo pregato che si benignasse di farmi ubbidire, quando appena mi si faceva vedere mi ha detto:

(2) “Che vuoi? Perché volermi fare violenza per forza una volta che è necessario castigare i popoli?”

(3) Ed io: “Signore, non sono io, è l’ubbidienza che così vuole”.

(4) E Lui: “Ebbene, quando è l’ubbidienza ti voglio partecipare la mia crocifissione e fra tanto voglio ristorarmi un poco”.

(5) Mentre ciò diceva, mi ha partecipato i dolori della croce, e mentre io soffrivo, Gesù si è messo vicino a me, e pareva che si ristorasse alquanto. Ora, mentre mi trovavo in questa posizione insieme con Lui, mi ha fatto vedere nell’aria, che da una parte veniva una nube nera, nera, che al sol vederla metteva terrore e spavento, e tutti dicevano: “Questa volta moriamo”. Mentre tutti stavano atterriti, si è sollevata da mezzo a me e Gesù una croce risplendente, che facendosi contro a quella procella, l’ha messo in fuga, in gran parte, tanto che pareva che le gente si calmavano. Non so dire certo, mi pare che fosse un uragano accompagnato da fulmine e da grandine tanto forte, da aver forza di portarsi le fabbriche appresso; e la croce che l’ha fugato in gran parte mi pareva che fosse il piccolo mio patire, che Gesù mi ha partecipato. Sia benedetto il Signore, e tutto sia per la sua gloria ed onore.