(1) Questa mattina mi sono trovata fuori di me stessa e vedevo tutto il cielo cosparso di croci, chi piccola, chi grande, chi mezzana. Chi più grande, più dava splendore. Era un incanto dolcissimo il vedere tante croci che abbellivano il firmamento, più risplendenti del sole. Dopo ciò, parve che si aprisse il Cielo e si vedeva e sentiva la festa che si faceva dai beati alla croce. Chi più aveva sofferto era più festeggiato in questo giorno. Si distinguevano in modo speciale i martiri, chi aveva sofferto nascosto. Oh! come si stimava la croce e chi più aveva sofferto, in quel beato soggiorno! Mentre ciò vedevo, una voce ha risuonato per tutto l’empireo che diceva:
(2) “Se il Signore non mandasse le croci sopra la terra, sarebbe come quel padre che non ha amore per i propri figli, che invece di volerli vedere onorati e ricchi, li vuol vedere poveri e disonorati”.
(3) Il resto che vidi di questa festa, non ho parole come esprimerlo, me lo sento in me, ma non so uscirlo fuori, perciò faccio silenzio.