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Messaggio del 18 marzo 1995:Cari figli! Come madre, già da tanti anni vi insegno la fede e l’amore di Dio. Voi non avete mostrato gratitudine al caro Padre nè gli avete dato gloria. Siete diventati vuoti e il vostro cuore è diventato duro e senza amore per il vostro prossimo che vive nella sofferenza. Io vi insegno l’amore e vi mostro quanto il caro Padre ha amato voi, ma voi non amate lui. Egli ha offerto in sacrificio il suo unigenito Figlio per la vostra salvezza, figli miei. Se non amate non riconoscerete l’amore che il Padre vostro ha per voi. Non conoscerete Dio perché Dio è amore. Amate e non abbiate paura, figli miei, perché nell’amore non c’è timore. Se i vostri cuori sono aperti al Padre e se sono pieni di amore per lui, perché aver paura di quello che accadrà? Hanno paura quelli che non amano perché aspettano il castigo sapendo quanto sono vuoti e duri. Figli miei, io vi invito all’amore verso il caro Padre. Io vi guido verso la vita eterna. La vita eterna è mio Figlio: accettatelo e avrete accettato l’amore!

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Il 16 giugno 2019 sarà il settimo anniversario della nascita al cielo di Chiara Corbella Petrillo.
«Utero in prestito»: per commentare la sentenza della Cassazione sul caso di Trento, la Stampa ha dato fondo ieri a un serbatoio di vocaboli e circonlocuzioni da far rimpiangere quella canaglia di Orwell. In una lunga paginata dedicata al no stabilito dalle Sezioni Unite al riconoscimento anagrafico dei figli “con due padri” (figli concepiti all’estero tramite utero in affitto), non solo il quotidiano di Torino è riuscito a non scrivere mai, da nessuna parte, che la maternità surrogata è una pratica vietata dall’ordinamento giuridico italiano, dal parlamento europeo e dalla Grande Chambre di Strasburgo, il massimo organo che vigila sulla Convenzione europea per i diritti dell’uomo.