MaM
Messaggio del 2 dicembre 2014:Cari figli tenetelo a mente, perché vi dico: l’amore trionferà! So che molti di voi stanno perdendo la speranza perché vedono attorno a sé sofferenza, dolore, gelosia e invidia ma io sono vostra Madre. Sono nel Regno, ma anche qui con voi. Mio Figlio mi manda nuovamente affinché vi aiuti, perciò non perdete la speranza ma seguitemi, perché il trionfo del mio Cuore è nel nome di Dio. Il mio amato Figlio pensa a voi, come ha sempre fatto: credetegli e vivetelo! Egli è la vita del mondo. Figli miei, vivere mio Figlio vuol dire vivere il Vangelo. Non è facile. Comporta amore, perdono e sacrificio. Questo vi purifica e apre il Regno. Una preghiera sincera, che non è solo parola ma preghiera pronunciata dal cuore, vi aiuterà. Così pure il digiuno, poiché esso comporta ulteriore amore, perdono e sacrificio. Perciò non perdete la speranza, ma seguitemi. Vi chiedo nuovamente di pregare per i vostri pastori, affinché guardino sempre a mio Figlio, che è stato il primo Pastore del mondo e la cui famiglia era il mondo intero. Vi ringrazio.

Notizie dai giornali cattolici



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La Dottrina non genera odio. Sia l’esperienza che la ragione ci dicono che verità e amore stanno insieme e che verità e libertà sono concetti gemelli, mentre invece menzogna e odio, ideologia e violenza, compongono una nefasta alleanza. Affermare il cristianesimo come dogmatico significa dire che esso è fondato sull’autorivelazione storica di Dio. Significa dire che il Verbo fatto carne ci ha trasmesso la pienezza della verità e della vita.
Con 300 ragazzi giunti a Roma dai cinque continenti, Papa Francesco ieri ha aperto il pre sinodo dei giovani, in vista dell’appuntamento del prossimo ottobre dove i vescovi del mondo si incontreranno proprio per affrontare il rapporto tra la Chiesa e i giovani. Tra i temi toccati anche la prostituzione.
L'intervista ad Andrea Riccardi de L'Espresso, conferma che la gerarchia ecclesiastica e parte del mondo cattolico persegue l'idea di accoglienza generalizzata degli immigrati. Cosa che però significherebbe cancellare almeno due princìpi cardine della Dottrina sociale della Chiesa.
Solo tre anni fa, i combattenti curdi della Siria settentrionale erano "eroi": combattevano contro l'Isis e lo sconfiggevano. Adesso sono stati attaccati e battuti ad Afrin dalla Turchia (membro della Nato) e dalle milizie dell'Esercito Siriano Libero (anch'esse alleate, contro Assad). E allora l'Europa volta lo sguardo e tace. Anche se nella città conquistata è piena crisi umanitaria, con centinaia di morti e almeno 150mila civili in fuga.