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Messaggio del 25 ottobre 1996:Cari figli! Oggi vi invito ad aprirvi a Dio Creatore perché vi cambi. Figlioli, voi mi siete cari, vi amo tutti e vi invito ad essermi più vicini; che il vostro amore per il mio Cuore Immacolato sia più fervente. Desidero rinnovarvi e condurvi col mio Cuore al Cuore di Gesù che ancora oggi soffre per voi e vi invita alla conversione ed al rinnovamento. Tramite voi desidero rinnovare il mondo. Comprendete, figlioli che oggi voi siete il sale della terra e la luce del mondo. Figlioli, vi invito e vi amo ed in un modo speciale vi supplico: convertitevi. Grazie per avere risposto alla mia chiamata!

Notizie dai giornali cattolici



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Il Presidente della Corte suprema del Pakistan ha disposto che il caso di Asia Bibi, la donna cristiana condannata a morte per blasfemia, venga riesaminato nella seconda settimana di ottobre. La notizia è stata accolta con gioia e al tempo stesso ansia dalla minoranza cristiana: con gioia perché Asia Bibi è in carcere ormai da sette anni in attesa di conoscere la propria sorte, dal giugno del 2009 quando è stata denunciata e arrestata con l’accusa di aver offeso il Profeta Maometto; e con ansia perché la condanna a morte pronunciata nel 2010 è già stata confermata in secondo grado nel 2014 e potrebbe esserlo di nuovo, definitivamente.
Prevedere scientificamente un terremoto e mettere in salvo centinaia di persone per evitare tragedie come quella di Amatrice? E’ ancora un’utopia, ma la scienza sismica, dopo un notevole ritardo, sta procedendo nella strada giusta tanto che oggi la sfida è quella di affinare sempre di più la sinergia tra i tanti indicatori pre sisma che conosciamo. Parola di monaco benedettino. Il tragico sisma di mercoledì notte ha riportato all’attenzione mediatica l’annoso tema della previsione di un sisma accanto alla sacrosanta messa in sicurezza degli edifici. Ma il problema fondamentale è che ad oggi una previsione certa, come può essere per un temporale, non si può fare. Così questo argomento si lascia spesso perdere perché impraticabile e ci si concentra di più sull’aspetto della tenuta degli edifici che avvita l’Italia nel baratro della ricostruzione, vero banco di prova di amministrazioni e della politica. Ma prevedere un terremoto in linea teorica è possibile e la notizia, a sorpresa, arriva da un convento.
Filippine, riemerge lo strano e tragico caso di Rodrigo Duterte. Strano perché è un presidente dichiaratamente ostile alla gerarchia della Chiesa votato a gran maggioranza da una popolazione che è all’80% cattolica. Tragico, perché ha mantenuto le sue promesse: in sette settimane, secondo un rapporto della polizia, sono state uccise 1916 persone, accusate di spacciare droga, meno della metà delle quali per mano delle forze dell’ordine. E Duterte, fra un insulto e l’altro ai vescovi, promette di andare contro la Chiesa, anche promuovendo politiche di pianificazione familiare.