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Messaggio del 2 febbraio 2018:Cari figli, voi che mio Figlio ama, voi che io amo con immenso amore materno, non permettete che l’egoismo, l’amore di voi stessi, regni nel mondo. Non permettete che l’amore e la bontà siano nascosti. Voi che siete amati, che avete conosciuto l’amore di mio Figlio, ricordate che essere amati significa amare. Figli miei, abbiate fede! Quando avete fede siete felici e diffondete pace, la vostra anima sussulta di gioia: in quell’anima c’è mio Figlio. Quando date voi stessi per la fede, quando date voi stessi per amore, quando fate del bene al prossimo, mio Figlio sorride nella vostra anima. Apostoli del mio amore, io, come Madre, mi rivolgo a voi, vi raduno attorno a me e desidero guidarvi sulla via dell’amore e della fede, sulla via che conduce alla Luce del mondo. Sono qui per amore e per fede, perché, con la mia benedizione materna, desidero darvi speranza e vigore nel vostro cammino, poiché la via che conduce a mio Figlio non è facile: è piena di rinuncia, di donazione, di sacrificio, di perdono e di tanto, tanto amore. Quella via, però, porta alla pace e alla felicità. Figli miei, non credete alle voci menzognere che vi parlano di cose false, di una falsa luce. Voi, figli miei, tornate alla Scrittura! Vi guardo con immenso amore e, per grazia di Dio, mi manifesto a voi. Figli miei, venite con me, la vostra anima sussulti di gioia! Vi ringrazio.

Notizie dai giornali cattolici



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Mar Sako scrive al Segretario generale delle Nazioni Unite: "La situazione peggiora, la comunità internazionale deve intervenire per fermare le violenze contro le minoranze religiose ed etniche. Abbiamo bisogno di tutto, dall'acqua ai medicinali". Un appello per salvare il patrimonio religioso: "Sarà difficile ricostruire chiese e monasteri antichi dati alle fiamme dagli estremisti".
Intervista a padre Daniele Moschetti, superiore provinciale dei comboniani nel paese: «Fa caldissimo e con la stagione delle piogge la gente vive in stagni e acquitrini: tornerà a rifugiarsi nelle foreste dove non c’è niente»
Una conferenza stampa presso il Senato e un flash mob sono stati organizzati il 22 luglio dalla Manif pour Tous Italia a Roma. Sul senso e valore di questa iniziativa ospitiamo l'intervento di uno degli organizzatori. “La libertà non va in vacanza”. Con questo slogan La Manif Pour Tous Italia era in piazza il 25 luglio 2013, a pochi giorno dall’approvazione in sordina del disegno di legge Scalfarotto sul reato di “opinione omofobica” alla Camera dei Deputati.
Amal Marogy è docente di Lingua araba all’Università di Cambridge ed è la direttrice esecutiva della Fondazione Aradin che si propone di mantenere viva la memoria, linguistica e storica, dei cristiani in Medio Oriente. La sua testimonianza è quella di una cristiana irachena la cui famiglia ha vissuto e vive in prima persona, con immensa fede, la tragedia dei cristiani in Iraq. Si tratta di un grido di dolore che diventa motivo di maggiore fede e di maggiore impegno a livello accademico, e non solo, per salvare il patrimonio di migliaia di anni che rischia di scomparire con la prossima generazione. (v.c.)
Oggi inizia la novena alla Madonna degli Angeli...