MaM
Messaggio del 24 giugno 1987: Figli cari! Io desidero condurvi sulla strada della conversione. Vorrei che la vostra stessa vita fosse per gli altri uno stimolo alla conversione. Vi prego: non cadete nell’infedeltà! Ognuno di voi sia completamente sottomesso alla mia volontà e alla volontà di Dio. Io vi concedo grazie speciali, specialmente il dono della conversione. Ognuno di voi porti la mia benedizione nella propria casa ed esorti gli altri alla conversione. Andate nella pace del Signore.

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Può un vescovo impedire ai fedeli di pregare la Madonna che ha l’unica “colpa” di apparire in una località imprevista o poco gradita alla burocrazia curiale? Può un pastore della Chiesa impedire «incontri o celebrazioni pubbliche nelle quali verrebbe data per scontata l’attendibilità di tali fenomeni»? Beh, non c’è bisogno di aver fatto grandi studi teologici o interpellato esperti mariologi per affermare che nessuno, tantomeno un sacerdote di Dio, può impedire a chicchessia, tanto più ai suoi fedeli, di rivolgere preghiere e fare digiuni in onore della Vergine. Che si riconosca o meno la veridicità delle sue apparizioni. Credere che Maria sia apparsa ai pastorelli di Fatima o a Bernadette di Lourdes (cosa già riconosciuta come vera) non è obbligatorio: la Chiesa lo propone ai credenti solo come aiuto, senza alcun vincolo di fede. Non la deve pensare così, invece, il vescovo di Alagni- Alatri, monsignor Lorenzo Loppa che ha vietato a fedeli e clero di partecipare a incontri di preghiera legati ai "fenomeni di Medjugorje". La circolare del vescovo inviata ai parroci riguarda «incontri o celebrazioni pubbliche nelle quali verrebbe data per scontata l'attendibilità di tali fenomeni». Per questo, chiede l'annullamento di un incontro di preghiera, in programma a Fiuggi con Vicka Ivankovic, una delle veggenti di Medjugorje.
«Dobbiamo operare per evitare che si ripeta quanto avvenuto dopo la promulgazione di Humanae Vitae nel 1968». È uno dei concetti formulati dal cardinale George Pell durante la presentazione del volume di Juan José Pérez-Soba e Stephan Kampowski, entrambi docenti al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia, intitolato "Il Vangelo della famiglia nel dibattito sinodale oltre la proposta del Cardinal Kasper".