MaM
Messaggio del Giovedì santo 27 marzo 1986:Cari figli, Desidero ringraziarvi per tutti i sacrifici e vi invito al più grande sacrificio: il sacrificio dell'amore. Senza amore non potete accettare né me né mio Figlio. Senza amore non potete trasmettere agli altri le vostre esperienze. Perciò vi invito, cari figli, a cominciare a vivere l'amore nei vostri cuori. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Notizie dai giornali cattolici



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Il 30 agosto la Commissione toponomastica del Comune di Perugia ha approvato la proposta, avanzata dal consigliere comunale Leonardo Varasano, di intitolare una via, in zona Montelaguardia, alla beata Chiara “Luce” Badano. Proclamata beata nel settembre del 2010, Chiara Badano – soprannominata Chiara “Luce” da Chiara Lubich, la fondatrice del Movimento dei Focolari – morì nel 1990 ad appena 18 anni per un terribile tumore osseo. «Forgiata dalla sofferenza, la giovane focolarina di Sassello – ha commentato il consigliere Varasano –, è un modello di santità possibile nel quotidiano, è la testimonianza delle alte vette di spiritualità ancora raggiungibili». Intitolare una via di Perugia a Chiara “Luce”, ha aggiunto Varasano, «significa proporre, in particolar modo ai più giovani, un esempio di vita alta, una vita di fede e di dono totale».
Avvenne che un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cèdigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato». Disse poi a colui che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».
Appena la Signora , di nuovo nel suo oratorio, fu scesa dalla nube sulla quale era stata trasportata ed ebbe toccato il suolo, si prostrò ad abbracciare la polvere allo scopo di magnificare l'Onnipotente per quanto la sua destra aveva prodigiosamente operato in quella circostanza a vantaggio di lei stessa, di Giacomo e del regno in cui si era recata. Considerando con la sua ineffabile semplicità che, mentre ancora ella viveva nella carne mortale, si stava costruendo un tempio a lei intitolato perché vi fosse invocata, si annientò a tal punto nella stima di sé al suo cospetto che pareva si fosse completamente dimenticata di essere sua vera madre, creatura impeccabile e infinitamente superiore in santità a tutti i supremi serafini. Si abbassò e apprezzò questi benefici come se fosse stata un vermiciattolo e l'essere più insignificante e peccatore, giudicando che, con un simile debito, doveva sollevarsi al di sopra di se stessa a gradi di perfezione più eminente. Tanto decise e tanto fece, giungendo con la sua sapienza e modestia fin dove la nostra capacità non può innalzarsi.
Sta girando da alcune ore su vari social network e siti la notizia che la Madonna, con un messaggio rilasciato ai veggenti di Medjugorje a cui appare dal 1981, avrebbe chiesto di recitare oggi 31 agosto un Rosario speciale per chiedere la pace in Siria. In realtà, come si deduce da vari siti compreso quello ufficiale che riporta i messaggi della Vergine, l'ultimo messaggio della Madonna è stato lo scorso 25 agosto e non si faceva menzione della Siria. Ieri c'è stata poi una apparizione speciale a un solo veggente, Ivan, ma anche in tal caso non si è parlato di preghiere speciali per la pace in Siria.
Ecco le parole di Ivan sull'apparizione da lui avuta stasera, 30 Agosto 2013, alla Croce blu alle ore 22:00: «Vorrei evidenziare particolarmente ciò che è più importante dell'incontro di stasera con la Madonna. Anche stasera la Madonna è venuta a noi gioiosa e felice ed all'inizio ci ha salutato tutti col suo materno saluto: "Sia lodato Gesù, cari figli miei!". Poi ha steso le mani qui ed ha pregato per un tempo prolungato su tutti noi, ha pregato particolarmente su voi malati presenti e su voi sacerdoti. Poi ci ha benedetto con la sua benedizione materna ed ha anche benedetto tutto ciò che voi avete portato perché venisse benedetto. Poi la Madonna ha pregato per un tempo prolungato particolarmente per la santità nella famiglia e per i giovani. Poi io ho raccomandato tutti voi, tutti i vostri bisogni, le vostre intenzioni, le vostre famiglie ed ho raccomandato in modo particolare tutti voi malati presenti. Poi la Madonna ha continuato a pregare particolarmente per la famiglia e poi se n'è andata in preghiera nel segno della luce e della croce col saluto: "Andate in pace, cari figli miei!"».
Poco prima di morire il noto esorcista ha realizzato un libro-intervista in cui esorta a non cedere nella battaglia con le potenze delle tenebre.
Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, vescovo di Locri-Gerace, e da qualche settimana nominato Arcivescovo di Reggio Calabria, in cui farà l’ingresso il prossimo 9 settembre, continua a inviare alla sua diocesi degli interventi di formazione nell’arco dell’Anno della fede. Punto di partenza del testo inviato è la individuazione che “nella parabola del buon pastore, e in genere sempre che parla di sé e della salvezza, che ha portato nel mondo, Gesù mette come condizione essenziale il rapporto con lui. Le pecore devono essere conosciute da lui e lo devono seguire. Vuole che esse stabiliscano con lui un rapporto di assoluta dipendenza e fiducia. Egli si è definito il pastore che porta alla sicurezza dell’ovile, ma nello stesso tempo è la porta che fa entrare nell’ovile”.
Il libro riporta alcune delle più comuni giustificazioni sull’aborto che circolano dagli anni ’70 fino ad oggi. Ma le risposte sono cambiate alla luce delle esperienze delle madri che hanno abortito e delle recenti scoperte scientifiche. Più di trent’anni fa, Giovanni Berlinguer nel suo intervento conclusivo alla Camera alla vigilia dell’approvazione della 194 parlò dell’opportunità di un impegno «di tutti i gruppi promotori a riesaminare, dopo un congruo periodo di applicazione, le esperienze positive e negative di questa legge». Impegno disatteso dalle istituzioni pertanto con Nuove Frontiere onlus abbiamo provveduto a fare un bilancio della L. 194 nei suoi risvolti psicologici, fisici nonché sociali. Il libro invita a riflettere sull’impatto che ha avuto la L. 194 in quarant’anni sui bambini, le madri, i padri, la società ed anche sul diritto. Se poi leggendo il libro scopriste la realtà alternativa all’aborto migliore della scelta abortiva e vi ritrovaste per questo meravigliati, imbarazzati, sconcertati, è ciò che è accaduto a molte persone che apprendendo queste informazioni, con onestà intellettuale si sono rimesse in discussione. Infatti si siano verificate molte conversioni di pro-choice che sono divenuti pro-life. Il libro racconta tutto questo attraversando quaranta anni di storia di esperienze al femminile.
Una delegazione della diocesi di Bouar si è recato a Bohong (a 80 km da Bouar, nell’ovest della Repubblica Centrafricana) da dove domenica 18 agosto i sacerdoti e le religiose della Sœurs de la Charité erano stati costretti alla fuga. Secondo un comunicato inviato all’agenzia Fides, la delegazione prima di arrivare a Bohong ha raggiunto Forte, un villaggio che si trova sulla strada, dove di fronte alla chiesa dei Battisti ha incontrato un gruppo di una cinquantina di persone riunite per fare il censimento degli sfollati rientrati dalla foresta e delle case bruciate. Queste sono ben 206. “Attraversando il villaggio di Forte, abbiamo guardato le abitazioni distrutte e abbiamo pensato alla sofferenze delle persone che, durante la stagione delle piogge devono nascondersi nella foresta, e che al ritorno al loro villaggio troveranno solo scene di desolazione” riferisce il comunicato.
Nuovo tweet del Papa oggi: “Chiediamo a Maria di aiutarci a tenere lo sguardo ben fisso su Gesù, a seguirlo sempre, anche quando è impegnativo”. Nel pomeriggio di ieri, sull'account @Pontifex in nove lingue, era stato pubblicato quest'altro tweet: “La fede non è una cosa decorativa, ornamentale. Avere fede vuol dire mettere realmente Cristo al centro della nostra vita”.
“Desideriamo baciare le catene di coloro che, ingiustamente imprigionati, piangono e sono afflitti per gli attacchi contro la religione, per la rovina delle sacre istituzioni, per la salvezza eterna dei loro popoli”. Il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha citato il messaggio del 1952 di Pio XII alla Chiesa e al popolo di Romania nell’omelia della Messa per la Beatificazione di mons. Vladimir Ghika tenutasi oggi a Bucarest, alla presenza di migliaia di persone. Hanno concelebrato oltre cento sacerdoti, una ventina di vescovi e il cardinale André Vingt-Trois di Parigi. Rappresentate la Chiesa ortodossa e le istituzioni dello Stato. Nella sua omelia il card. Amato ha evidenziato la prospettiva che si apre con la Beatificazione di Vladimir Ghika, la cui festa ricorrerà il 16 maggio di ogni anno, affermando che essa “deve essere vista come segno profetico di riconciliazione e di pace, come memoria di un triste passato da non ripetere in nessun modo e come impegno per costruire un futuro di speranza, di comunione fraterna, di libertà e di letizia”.
Chiese di rito latino e ortodosse, personalità cristiane con all'attivo tante prese di posizione contro le derive dell'Islam politico, ma anche figure che non avevano mancato di mettere in risalto le potenzialità delle primavere arabe. Persino monaci e missionari, giunti in Medio Oriente ispirati dal dialogo con i musulmani vissuto fino alla fine dai monaci di Tibhirine, oggi alzano la voce. Questa volta tra i cristiani sono proprio tutti d'accordo: l'intervento internazionale in Siria assolutamente non lo vogliono. E in questi giorni ne stanno denunciando senza peli sulla lingua le ambiguità e i pericoli per l'intera regione.
Il marito, musulmano, si è sempre battuto per la libertà religiosa e affermava: “Mia moglie e i miei figli devono sentirsi liberi di professare la propria fede”. Dopo la sua morte, i parenti hanno iniziato a esercitare pressioni sulla donna e sulle figlie, sposate con giovani cristiani. Associazioni pro-diritti umani in campo a difesa della famiglia.
In una dichiarazione diffusa oggi, il nuovo segretario di Stato parla di "immeritata fiducia" riposta in lui da papa Francesco, al quale esprime "rinnovata volontà e totale disponibilità a collaborare con Lui e sotto la Sua guida per la maggior gloria di Dio, il bene della Santa Chiesa e il progresso e la pace dell'umanità, affinché essa trovi ragioni per vivere e sperare".
Un mese dopo la storia di Li Fengfei, donna cinese incinta costretta ad abortire in seguito alla somministrazione di un mix di farmaci, ecco una nuova triste storia, frutto della politica del figlio unico. Il fatto è avvenuto nel 2011, ma è stato raccontato dai giornali cinesi solo ora. Zeng Lili, della provincia di Guangdong, è stata costretta a subire un aborto al nono mese, dopo che il bambino è nato vivo ed è sopravvissuto qualche momento tra le sue braccia, e poi è stato lasciato morire. Una storia terribile, avvenuta dopo che a Zeng Li e a suo marito è stato notificato il telegramma dell’ufficio pianificazione famigliare.
Negli Atti si menziona la violenta persecuzione che dopo la lapidazione di Stefano si scatenò per istigazione del serpente fino alla conversione di Paolo; l'ho illustrata nei capitoli dodicesimo e quattordicesimo della presente parte, ma quello che ho raccontato successivamente fa ca­pire che egli non si riposò né si dette per vinto, insorgen­do ancora contro i credenti e contro Maria. Ciò che ci è riferito circa la carcerazione di Pietro e di Giacomo, ordi­nata da Erode, sarebbe sufficiente per farci dedurre che si trattò di un altro tentativo di eliminazione dei seguaci di Gesù, anche se non fosse dichiarato espressamente che furono contemporaneamente inviate delle truppe per tor­mentarne alcuni. Affinché si intenda meglio quanto si è affermato e quanto si affermerà più avanti, torno ad avver­tire che tutto questo era architettato e suscitato dai de­moni, che irretivano gli oppressori. La provvidenza divina in certi periodi ne concedeva loro il permesso e in altri lo revocava, precipitandoli nelle profondità, come al momen­to della trasformazione che avvenne in Saulo e in altre oc­casioni; quindi, la comunità primitiva, come è stato in ogni secolo, a volte era nella tranquillità, mentre altre volte, ter­minate queste tregue, veniva molestata e afflitta.
Incontro di preghiera con Marija Pavlovic a Lignano Sabbiadoro, presso il duomo: testimonianza e apparizione della veggente. Santa Messa animata da Roland e Melinda (Figli del Divino Amore) - trasmissione in diretta streaming a partire dalle ore 17:15.
«Vediamo la gente intorno a noi e pensiamo: “Domani hanno deciso di bombardarci”». Drammatica lettera dalla Siria: «Domani ci faranno respirare i gas tossici dei depositi colpiti, per punirci dei gas che già abbiamo respirato?» .
Timori per la sorte dei cristiani in Medio Oriente. Il ricordo dei due vescovi ortodossi rapiti. La stima per papa Francesco che "conosce bene" l'ortodossia. La legge anti-gay e la stretta collaborazione col Cremlino.
Denunciato per violenza sessuale su una ragazza di 15 anni, il santone Asaram Bapu sostiene di essere al centro di un “complotto” orchestrato da Sonia Gandhi, leader del Congress (partito laico al governo”. Presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic): “Un codardo che vuole sviare l’attenzione dai suoi molti crimini”.
Altre due chiese - quella di Nicea e quella di Trabzon - sono state convertite da musei in moschee. Santa Sofia a Costantinopoli rappresenta il simbolo della conquista ottomana. Il progetto neo-ottomano di Erdogan ha bisogno di questo simbolo per nascondere la crisi economica e sociale in cui versa la Turchia. Bartolomeo I: Santa Sofia potrà aprire al culto solo come chiesa cristiana.
La polizia offre 100mila yuan per notizie utili a rintracciare la donna che ha mutilato Binbin, 6 anni, per rivenderne le cornee al mercato nero. Il traffico di esseri umani egli espianti forzati, una piaga che affligge tutto il Paese.
Il francescano padre Matteo La Grua (1914-2012) è stato un esorcista di fama internazionale. La sua lunghissima vita è stata segnata da molte virtù e carismi speciali, a partire dalle capacità taumaturgiche e dal dono di saper scacciare i demoni. Gli ultimi quarant’anni della sua vita, padre Matteo li ha trascorsi alla guida dei gruppi palermitani del Rinnovamento nello Spirito Santo, dove è diffusa la preghiera di liberazione. Di lui, padre Gabriele Amorth affermò: “Non è mai esistito esorcista più potente”. Alcuni mesi prima di morire, assai anziano e malato ma lucidissimo, padre La Grua ha affidato alla giornalista Roberta Ruscica il compito di realizzare un libro-intervista con lui. Una sorta di testamento spirituale, da lui fortemente voluto, in cui l’esorcista racconta la sua attività ed esorta sacerdoti e laici a non mollare mai nella battaglia contro il maligno. Ne è scaturito il volume Contro Satana. La mia lotta per vincere le potenze delle tenebre (Piemme, 2013). Sui contenuti del libro-intervista, ZENIT ha intervistato Roberta Ruscica.
Novena per la natività della Beata Vergine Maria.
Nelle miniere d’oro della Tanzania, quarto esportatore africano del prezioso metallo, lavorano migliaia di bambini, alcuni anche di soli 8 anni, che corrono gravissimi rischi per la salute. Il fenomeno, riporta l’agenzia Misna, è stato denunciato dall’associazione Human Rights Watch, che ha visitato 11 impianti estrattivi in tutta la Tanzania e ha scritto in un rapporto: “Migliaia di bambini lavorano in miniere d’oro autorizzate o illegali per lo più di piccole dimensioni.
Un lingotto di un chilo e mezzo d’argento già sagomato dai colpi di circa 7 milioni di argentini è nelle mani dell’orafo Juan Carlos Pallarols che ha iniziato la lavorazione di un calice che si spera possa essere usato dal Papa, nelle celebrazioni natalizie o per la Solennità dell’Immacolata Concezione, l‘8 dicembre. L’iniziativa è partita ad aprile di quest’anno dallo stesso artista che con il motto: “Uniti incidiamo il calice di Francesco” ha invitato tutti i concittadini a dare una piccola martellata al lingotto che diventerà un omaggio del popolo argentino al primo Papa latinoamericano. Riportato nella capitale argentina pochi giorni fa, il pezzo modellato è stato ricevuto dal Capo del governo della città di Buenos Aires, Horacio Rodríguez Larreta, dal primo vicepresidente Cristian Ritondo e dallo stesso Pallarols. Anche loro hanno dato un piccolo colpo di martello all’opera collettiva intrapresa dall’orefice argentino, membro della nota famiglia di orefici e amico del cardinale Bergoglio.
A Cassino, in Terra di Lavoro, ha sede l’“Historiale”, un “museo vivo” che impartisce una lezione preziosa: il bene e il male non cambiano mai anche dentro il caso limite della guerra. A poca distanza, si staglia Montecassino, cuore d’Europa, cioè di quel cristianesimo divenuto civiltà, istituzioni e istituti che porta il sigillo monastico di san Benedetto da Norcia. Lì il pellegrino ammira un’abbazia sontuosamente rifatta. L’originale (lo sanno tutti) è stato travolto il 18 febbraio 1944 dalle bombe americane mentre i suoi tesori venivano posti in salvo dall’abate-vescovo Gregorio Vito Diamare (1865-1945) e dal tenente colonnello tedesco Julius Schlegel (1895-1958), tanto per restare nel tema dell’“Historiale” (mons. Diamare celebrò poi Messa per i salvatori e consegnò al colonnello un atto di gratitudine scritto a mano, secondo l’antico uso benedettino, su pergamena pregiata).
Barbie e Ken ormai stanno peggio degli esodati. Emarginati dal nuovo che avanza. E il nuovo si chiama Hermes-Afrodite: la prima bambola – o coppia di bambole - transgender. Grazie a delle inserzioni di velcro il bambino o la bambina potrà attaccare e staccare a piacere seni, vagine, peni e testicoli, combinandoli assieme a suo piacere e gradimento. E così potremo avere una Lei con seno e pene, un Lui con vagina e pene, etc. La bambola, prodotta dall’azienda svedese Uniniku, ha un aspetto orrendo e assomiglia più ad un pupazzetto voodoo, quindi difficilmente troverà mercato. Ma vi sono altre bizzarrie inventate dall’ideologia gay per tentare di trasformare un modo etero in uno omo.
C’è un detto che dice: “Se al peggio non c'è mai fine, al meglio non c'è neanche inizio”. Ed è questa l’impressione che si ha leggendo il codice di deontologia medica in via di preparazione, ora che finalmente lo si può leggere per intero sul sito del sindacato FIMMG di Roma a cui siamo grati per l’opera di trasparenza. Stupisce che di un tale testo, accreditato dell’approvazione unanime da parte dei medici, al momento che scriviamo continua a non esservi traccia sul portale della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici che si è incaricato di stilare i 79 nuovi articoli che lo compongono. In effetti se ci era parso di sentire odore di bruciato leggendo dell’abolizione del termine “paziente”, ora che abbiamo aperto il forno di questa “Hell Kitchen” deontologica, ci siamo trovati davanti ad un codice davvero indigeribile.
Vi ricordate di Vincent Peillon, il ministro dell’istruzione francese? Quello convinto che «non si potrà mai costruire una paese libero con la religione cattolica»? Quello secondo cui «abbiamo lasciato la morale e la spiritualità alla Chiesa cattolica. Dobbiamo sostituirla»? Vi ricordate di lui? Bene. Il ministro ha fatto diffondere nelle scuole francesi una Carta della laicità che, in realtà, è il perfetto esempio di clericalismo laicista (la potete leggere qui). Oggi, sul Foglio, Giulio Meotti ricostruisce alcune delle idee di Peillon che i lettori di tempi.it conoscono bene. Ad esempio, Peillon è convinto che «le scuole private non debbano parlare di matrimonio» ed è favorevole all’introduzione nelle classi di letture quali Papà porta la gonna che ha lo scopo di insegnare ai più piccoli che i sessi si possono cambiare a piacimento, «permettendo in questo modo di affrontare i temi del sessismo e dell’omofobia, che sono legati».
Succede nella Cina centrale, dove vige la politica del figlio unico. Un uomo ha pensato di sistemare i suoi tre gemelli su una bancarella, sperando che qualcuno li portasse via.
A volte basta il simbolo della croce su una divisa della Nazionale di calcio per creare problemi. Anzi, di più: a dare adito a delle “provocazioni”.
Un video amatoriale mostra il massacro del giovane Mina Rafaat Aziz, bastonato, preso a calci e pugni da manifestanti islamisti, e infine decapitato e abbandonato per strada.
Pubblichiamo oggi una riflessione firmata da monsignor Vincenzo Bertolone, arcivescovo della diocesi di Catanzaro-Squillace, su papa Giovanni Paolo I, di cui è stato commemorato lunedì scorso il 35° anniversario della sua elezione al Soglio di Pietro.
Riportiamo di seguito l’omelia tenuta ieri dal cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, in occasione della messa della vigilia della solennità della Madonna della Guardia, presso l’omonimo santuario genovese.
Incontro di preghiera con Marija Pavlovic a Lignano Sabbiadoro. Rosario, apparizione, S. Messa, Adorazione, testimonianze (anche di don Davide Banzato oltre che Marija) e animazione di Roland e Melinda. Diretta streaming (con qualche minuto di ritardo) fino a circa le 22:30.
Quando Lucifero e i suoi ministri, dopo la con­versione di Paolo, stavano escogitando il modo di vendi­carsi sulla nostra Signora e sui cristiani, non immagina­vano che la sua vista penetrasse le oscure caverne infer­nali e quanto vi era di più occulto nei loro conciliaboli; in tale inganno, quei cruentissimi draghi si ripromettevano più sicura la vittoria e l'esecuzione dei loro decreti contro di lei e contro i discepoli. Ella, però, dal luogo del suo ri­tiro, scrutava con la chiarezza della sua scienza quello che i nemici della luce discutevano e decidevano, intendendo tutti i loro fini e i mezzi scelti per conseguirli, lo sdegno che nutrivano per l'Altissimo e per lei, nonché il loro fe­roce odio per gli apostoli e gli altri fedeli. Nella sua sag­gezza valutava altresì che, senza il permesso celeste, essi non possono realizzare niente di ciò che architettano nel­la loro malvagità; tuttavia, poiché nell'esistenza mortale la battaglia è inevitabile e le erano note la fragilità e l'igno­ranza che gli uomini comunemente hanno della maliziosa astuzia con cui i demoni procurano la loro perdizione, pro­vava grande dolore e apprensione nell'osservare piani tan­to perfidi per rovinarli.
Francesco ha ricevuto il re di Giordania. Oltre che della "tragica situazione" siriana si è parlato della ripresa dei negoziati tra israeliani e palestinesi e della questione di Gerusalemme. "Apprezzamento" per l'iniziativa di convocare ad Amman una conferenza sulle sfide per i cristiani nel Medio Oriente.
Un sacerdote, preside della scuola gesuita locale, racconta come la comunità cristiana sia "ogni giorno nel mirino degli islamisti, anche se tre quarti degli studenti iscritti sono di fede musulmana”. Gli abitanti di Minya raccontano di un governatorato fuori controllo, in preda alla furia indiscriminata degli islamisti.
Ha iniziato a visitare il santuario di Nostra Signora di Lanka, a Tewatta, con i suoi genitori. Oggi Christine Francisca, 37 anni, ci torna da madre e moglie, con i suoi due figli e il marito Anton, per ringraziare la Madonna delle benedizioni che hanno accompagnato la sua vita. Il 25 agosto scorso, con la sua famiglia e altre migliaia di pellegrini, la donna ha partecipato all'annuale Giornata della benedizione dei malati.
Il pontefice invia un messaggio all’arcidiocesi di Seoul, che si prepara a celebrare il “mese dei martiri coreani” con pellegrinaggi e cerimonie: “Tutti coloro che parteciperanno, aiutati dalle preghiere e dall’esempio dei martiri, saranno in grado di approfondire la comunione con il Signore Gesù Cristo”.
Papa Francesco ha presieduto la Messa nella Basilica romana di Sant’Agostino per l'apertura del Capitolo generale degli Agostiniani. Alla celebrazione hanno preso parte Agostiniani dai 5 continenti, religiose e consacrati che seguono la regola del vescovo di Ippona e alcuni laici. Ha iniziato la sua omelia con questa citazione: “Ci hai fatti per Te e inquieto è il nostro cuore finché non riposa in te” (Le Confessioni, I,1,1). “Con queste parole, diventate celebri – ha detto - sant’Agostino si rivolge a Dio nelle Confessioni, e in queste parole c’è la sintesi di tutta la sua vita. ‘Inquietudine’. Questa parola mi colpisce e mi fa riflettere. Vorrei partire da una domanda: quale inquietudine fondamentale vive Agostino nella sua vita? O forse dovrei piuttosto dire: quali inquietudini ci invita a suscitare e a mantenere vive nella nostra vita questo grande uomo e santo? Ne propongo tre: l’inquietudine della ricerca spirituale, l’inquietudine dell’incontro con Dio, l’inquietudine dell’amore”.
L’inquietudine del cuore è ciò che porta a Dio e all’amore. Papa Francesco lascia questo messaggio agli Agostiniani aprendo ieri sera con una Messa il loro Capitolo generale nella Basilica romana di Sant’Agostino. Alla celebrazione hanno preso parte agostiniani dai 5 continenti, religiose e consacrati che seguono la regola del vescovo di Ippona e alcuni laici. Il Papa - che prima di entrare nella Basilica si è fermato in strada a salutare tanta gente che lo attendeva da ore - ha più volte invitato a lasciarsi sospingere dall’inquietudine personale per conoscere Cristo e dall’inquietudine delle necessità altrui per rispondere all’amore.
Anche Stefano qualche giorno fa, in un piccolo comune emiliano, ci ha lasciati, come Marco qualche settimana prima. La notizia di Stefano però non ha valicato i confini della provincia; il dolore è rimasto quasi privato, senza clamore. Eppure trattasi di due suicidi.
Dimenticate la proverbiale accoglienza hawaiana e le collane di fiori. Alle Hawaii stanno infatti pensando di mandare via dal loro arcipelago chi è venuto a stabilirsi a Honululu e dintorni, pensando di poter vivere di surf e belle speranze. Il 50esimo stato degli Usa si ritrova infatti ora con oltre 17 mila homeless, persone senza fissa dimora, su una popolazione totale di 1 milione e 400 mila abitanti. «Spaventano i turisti», hanno detto i politici locali, spiegando di volerli rimandare tutti negli Usa. Le Hawaii sono anche disposti a pagare a tutti il volo di ritorno gratis, pur di farli sparire dalla vista dei turisti. Quest’operazione, diventata legge a giugno, si chiama “Return to home”.
Tre mesi dopo l’entrata in vigore in Francia della “legge Taubira”, che legalizza il matrimonio omosessuale, sono 596 i riti celebrati. A dirlo è la radio pubblica France Inter che ha indagato fra gli uffici demografici delle 50 città più importanti del Paese. A Parigi si contano 241 matrimoni gay, a Nizza 37, mentre nelle altre città non si superano le 30 unioni. I dati non sono completi ma Le Monde, che ha fatto da portavoce alla battaglia gay, ha ammesso che la partenza è a rallentatore. Perciò anche se 596 matrimoni sono 596 coppie omosessuali che possono adottare bambini, un editoriale del Foglio di oggi fa notare la futilità della norma, «approntata in poche settimane dalla maggioranza al potere, approvata con una fretta degna di miglior causa e senza riguardo per la crescente opposizione dell’opinione pubblica».
Non è un saggio storico, ma un romanzo. Quello di una vita da reporter come Luigi Geninazzi, giornalista per anni inviato da Il Sabato e da Avvenire Oltrecortina a raccontare la vita sotto il comunismo nell’Europa dell’Est. L’Atlantide Rossa, libro che esce oggi nelle librerie, è tutto costruito su racconti in prima persona: episodi, personaggi, momenti vissuti direttamente dal giornalista. «Ma è un romanzo anche perché la caduta stessa del Muro di Berlino è un susseguirsi di eventi che sa di romanzo vero», spiega a tempi.it l’autore. Una storia che va ben più indietro di quel 9 novembre 1989 con cui si è soliti identificare la fine del gigante sovietico. «Quella notte fu solo il punto di arrivo di un lungo processo».
A Princeton, in New Jersey, è in corso un feroce dibattito su un memoriale per l’11 settembre. Scopo del monumento era ricordare i vigili del fuoco morti durante il crollo delle Due Torri, e invece si è innalzato un polverone religioso. L’associazione American atheist ha fermamente protestato per la presenza di una croce nel progetto del monumento.
Il Campo Estivo, per la comunità di Osteria Nuova, sulla Salaria, non è soltanto un evento che si realizza nel periodo estivo. È piuttosto un percorso formativo articolato, che si dipana per tutto l’anno, coinvolgendo non solo i ragazzi partecipanti e gli animatori, ma anche i genitori. Come ogni agosto, secondo una consuetudine ormai consolidata è ripartita questa esperienza da domenica 25 agosto fino a sabato 31, a Cesenatico.
Il 31 agosto 2013 ricorre il primo anniversario della scomparsa del cardinale Carlo Maria Martini. Una data significativa che vuole essere commemorata con un’iniziativa che ricostruisce la figura e il pensiero del cardinale emerito di Milano e ne racconta gli ultimi mesi di vita. Si tratta del film-dossier di Salvatore Nocita, Carlo Maria Martini – Un uomo di Dio, in distribuzione con il settimanale Famiglia Cristiana a partire dal 29 agosto.
Sarà un’impresa italiana a eseguire i lavori per il rifacimento del tetto della Basilica della Natività di Betlemme. La gara di appalto è stata vinta dalla ditta Piacentini di Prato (Toscana). L’intervento prevede anche il restauro delle vetrate, che con il tempo hanno subito un grave deterioramento. La spesa prevista supera i due milioni di euro, somma garantita per il 50% da risorse palestinesi e il rimanente da alcuni stati, tra cui il Vaticano, l’Ungheria, la Francia, la Russia e la Grecia.
Il 22 agosto scorso, la chiesa superiore del Santuario mariano di Beauraing, nella provincia di Namur, in Belgio, è stata elevata a basilica. Il titolo di basilica viene concesso da Roma, dopo un attento esame da parte della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. L’elevazione a basilica è avvenuta nel corso di una Messa celebrata dal vescovo di Namur, mons. Rémy Vancottem, giovedì 22 agosto, festa di Maria Regina, nell’ambito del pellegrinaggio annuale internazionale e della chiusura delle celebrazioni per l’80° anniversario delle apparizioni della Vergine Maria,. Il programma della giornata era costituito da un rosario meditato, da una processione eucaristica seguita dalla benedizione dei malati, e dalla Messa di chiusura.
Nell'Udienza di oggi, in Vaticano, con 500 pellegrini di Piacenza, a Roma per l'Anno della Fede, Papa Francesco ha esortato i giovani a "costruire un futuro di bellezza, bontà e verità".
Lo scorso 8 agosto il dittatore era in platea ad applaudire Hyon Song-wol, cantante dell’Orchestra nazionale Unhasu. Nove giorni dopo l’ha fatta arrestare con un gruppo di artiste accusate di “pornografia” e il 20 agosto le ha fatte fucilare tutte in piazza, condannando le famiglie al lager. Alcune di loro erano cristiane. Gli analisti: “Una vittoria dell’attuale moglie, anche lei un tempo in quell’orchestra, che vuole consolidare il potere del marito e la successione del figlio”.
Troppe contraddizioni nella versione Usa sull'uso delle armi chimiche. Non si vuole aspettare nemmeno i risultati dell'inchiesta Onu. È falso pensare che un attacco militare aiuterà la conferenza di pace. Invece essa aiuterà gli islamisti, che vogliono dominare nell'opposizione.
Avvenne che un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cèdigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato». Disse poi a colui che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».
Grazie all'abbondante dottrina dei testi ispirati ed a quella dei dottori e maestri, la Chiesa cattolica è già av­vertita della vigilantissima malizia e crudeltà con la quale l'inferno si ingegna nella sua astuzia di portare tutti i suoi figli ai tormenti perenni, qualora gli sia consentito. Dalla Bibbia sappiamo anche che il potere infinito di Dio ci aiu­ta affinché, se vogliamo avvalerci del suo invincibile favo­re e sostegno, camminiamo sicuri sino a raggiungere la fe­licità senza fine che egli ci tiene preparata per i meriti di sua Maestà, se da parte nostra ce la guadagniamo. San Paolo dice che ciò è stato scritto per confermarci in tale fiducia e per consolarci con tale certezza, perché la nostra speranza non risulti vana se è accompagnata dalle opere. Per questo l'apostolo Pietro unisce l'una e le altre; infatti, dopo averci invitato a gettare ogni preoccupazione nel Si­gnore, che ha cura di noi, subito soggiunge: Siate tempe­ranti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone rug­gente va in giro, cercando chi divorare.
«Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri», questa è la famosa frase scritta da George Orwell nel romanzo La fattoria degli animali. Uno slogan che centinai di migliaia di polli e tacchini urlerebbero in questi giorni, essendo pronti ad essere sacrificati a causa dell’aviaria. L’obiettivo delle loro grida sarebbe l’ipocrisia di tanti animalisti pronti a farsi pubblicità davanti alle telecamere per liberare i “commoventi” cani destinati alla sperimentazione e che invece spariscono quando si tratta di difendere le galline dall’abbattimento o liberare i topi destinati allo stesso destino. Polli e tacchini purtroppo però non possono aiutarci a vedere la realtà, lo potrebbero solo se umanizzati come nei film di Walt Disney.
L’episcopato polacco propone come termine della prossima Giornata Mondiale della Gioventù a Cracovia la seconda metà di luglio 2016. Lo rende noto il comunicato finale dell’incontro dei vescovi riunitisi a Czestochowa il 26 agosto. Il comitato responsabile per la visita di Papa Francesco in Polonia per la Gmg di Cracovia, operativo già da settembre, sarà presieduto dal cardinale Stanislaw Dziwisz. Per l'evento si prevedono almeno due milioni di giovani di tutto il mondo. “La Chiesa polacca ha bisogno di un tale impulso nuovo e di un nuovo tocco dello Spirito santo”, afferma mons. Stanislaw Budzik, assicurando che “i vescovi accettano con gioia tutte le difficoltà legate alla organizzazione della Gmg in Polonia poiché anch’esse costituiscono un’eccezionale opportunità pastorale”.
In questi giorni è giunta in Giordania una delegazione della Caritas italiana per valutare i bisogni nei campi profughi, che ospitano oltre un milione di siriani. La missione proseguirà fino al 30 agosto toccando anche Gerusalemme e la Cisgiordania per coordinare gli interventi umanitari nella complessa realtà mediorientale.
Oggi il Papa celebrerà a Roma la Messa di apertura del Capitolo generale dell’Ordine di Sant’Agostino. Nel giorno in cui la Chiesa ricorda il vescovo di Ippona, i religiosi agostiniani accoglieranno il Pontefice alle 18, nella Basilica di Sant’Agostino. Fu Innocenzo IV, nel XIII secolo, a dare il primo impulso a diverse comunità eremitiche a riunirsi in un Ordine religioso con la regola e lo stile di vita di Sant’Agostino.
L’apparente imminenza delle operazioni belliche anglo-americane contro la Siria, sembra riproporre gli interrogativi circa il ruolo dell’Italia, pressata tra l’interventismo anglosassone e francese e la posizione della Germania che ancora una volta (come fece in occasione delle guerre contro l’Iraq nel 2003 e la Libia nel 2011) si oppone all’uso della forza privilegiando il tentativo di trovare una soluzione politica. Un approccio certo più vicino a Mosca che vede nell’intervento militare guidato dagli Stati Uniti la volontà politica di far saltare il round di negoziati tra regime siriano e opposizione noto come Ginevra 2.
Lo Stato era già entrato nelle case dei canadesi residenti nella Provincia del Quebec, vietando ai genitori di educare i figli secondo il proprio credo. Così le scuole cattoliche avevano dovuto sostituire l’ora di religione con quella di morale laica programmata dalla Provincia. Ora il partito di maggioranza (Parti Quebecois) ha pronto un disegno di legge che vieterà di indossare qualsiasi simbolo religioso nei tribunali, negli edifici delle forze dell’ordine, nelle scuole, negli asili e negli ospedali. Qualsiasi turbante indiano, velo islamico, crocifisso cristiano o kippah ebreo dovranno sparire. Non si sa ancora in che termini, ma la norma riguarda anche le attività private e religiose.
Al Meeting per l’Amicizia dei Popoli, concluso sabato scorso, c’era anche il cardinale Adrianus Johannes Simonis, arcivescovo di Utrecht, nei Paesi Bassi, ospite fisso orma dell’evento di Rimini a cui ha partecipato per ben 24 volte. Incontrato da ZENIT, il porporato ha raccontato come consideri i movimenti una grazia di Dio per il nostro tempo e come il Meeting di Rimini dia nutrimento culturale alle migliaia di giovani che vi partecipano. Allo stesso tempo, ha espresso il suo rammarico per la situazione della fede in Olanda, anche se - ha detto - con l'arrivo di Papa Francesco si è fermata quella “emorragia” di persone dalla Chiesa cattolica. Di seguito l’intervista.
È straordinario pensare che in soli 33 giorni di Pontificato, Giovanni Paolo I abbia saputo comunicare al mondo tutta la dolcezza, la semplicità e le altre doti umane che Dio gli aveva donato. Oggi, a distanza di 35 anni dalla sua elezione al Soglio di Pietro, avvenuta il 26 agosto 1978, la Chiesa ricorda la figura di questo umile Papa, scomparso tre mesi dopo, il 29 settembre 1978. “Luciani, in quel mese di pontificato ha lasciato un segno indelebile nella Chiesa” afferma Stefania Falasca, giornalista, vicepostulatrice della Causa di Beatificazione e Canonizzazione di Giovanni Paolo I, in un'intervista alla Radio Vaticana. “Continuo a considerare il pontificato di Luciani come quello di un Papa inedito – prosegue - ha avuto un’efficacia ed una forza, anche innovativa, grandissima”. In virtù di una “formazione solida, tradizionale del Veneto” e dell’esperienza di un uomo “che ha partecipato e vissuto intensamente la stagione del Concilio”, la salita di Luciani alla Cattedra di Pietro fu “una ventata di una nuova primavera per la Chiesa”, sottolinea la Falasca. Tanto che il suo successore Giovanni Paolo II disse che l’importanza del pontificato di Luciani fu “inversamente proporzionale alla sua durata”.
La sua mentalità organizzativa gli fu utile anche in missione. Praticamente continuò a fare il manager, professione che conosceva bene e nella quale aveva ormai acquistato grande esperienza. Mise tutto il suo talento e tutto il suo denaro a disposizione delle missioni, dei poveri, dei lebbrosi che intendeva servire. Per prima cosa, si dedicò alla costruzione di un grande ospedale, al cui progetto aveva cominciato a lavorare mentre era ancora in Italia. Quell'opera resta ancora oggi il massimo complesso ospedaliero dell'Amazzonia brasiliana. Lungo 160 metri, su due piani, l'ospedale ha una capacità di 160 posti. E' dotato di clinica medica, ostetrica, pediatrica, chirurgica, di un gabinetto dentistico, una farmacia e di cinque ambulatori con un reparto d'analisi, un laboratorio dermatologico, una biblioteca medica e una scuola per infermieri.
Le Suore Domenicane di Maria, Madre dell'Eucaristia, hanno fatto il loro ingresso nel top ten dell’industria discografica americana con il loro nuovo album Mater Eucharistiae, conquistando il primo posto nelle classifiche di vendite Classical Overall e Classical Traditional. “Siamo stupite e grate a Dio per averci condotto su questa strada per registrare la nostra musica per il mondo. Ci siamo accinte su questo cammino solo per piacere a Lui con la nostra musica. Siamo veramente commosse dall'ondata di commenti e dalle reazioni che abbiamo ricevuto da chi è stato consolato e colmato di speranza ascoltando Mater Eucharistiae”, ha dichiarato suor Joseph Andrew, vicaria generale.
“Aiutare le varie parti in conflitto a trovare vie per la riconciliazione, avviare il dialogo per delle riforme basate su un sistema pluralista di governo”. Questa è, secondo il patriarca siro-cattolico Youssef III Younan, l’unica via per portare la pace in Medio Oriente. In un’intervista telefonica con il sito Terrasanta.net (26 agosto), il presule ha respinto con decisione un intervento militare in Siria da parte delle potenze occidentali. “Hanno armato i ribelli, incitato alla violenza e avvelenato ancora di più le relazioni fra sunniti e sciiti”, ha dichiarato Younan. “L’Occidente pensa che, con i sunniti al governo, la democrazia rimpiazzerà la dittatura, ma questa è una grande illusione”, ha avvertito il patriarca. “Cambiare il regime con la forza, senza dare sicurezza ai partiti d’ispirazione laica, scatenerà un conflitto peggiore che in Iraq”. “Siamo delusi dalla politica cinica, machiavellica di questi Paesi e dell’Occidente: Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti… non vedono che il petrolio e dimenticano i loro principi”, ha proseguito l’esponente siro-cattolico. “Sono più di due anni che, insieme alla Turchia, vanno dicendo che il regime cadrà: questa è la più grande bugia raccontata alle rispettive opinioni pubbliche o il peggiore errore di calcolo che sia stato fatto negli ultimi dieci anni. Il regime è ancora lì, il Paese è distrutto e più di 100mila persone sono morte”, ha detto.
In visita pastorale alla diocesi di Zakho e Emmadea (Kurdistan), il patriarca caldeo invita tutte le chiese ad aiutare le famiglie in difficoltà. Per il prelato la presenza cristiana è fondamentale per il futuro del Paese. L'invito ai cristiani a non abbandonare il Paese. La storia di Romtha (Musul), villaggio rinato grazie agli sforzi di 35 famiglie cristiane.
Mentre gli Usa sembrano prepararsi a un attacco missilistico dal mare, Assad cerca armi in tutto il mondo. Un vascello libico, proveniente dalla Corea del Nord e diretto in Siria, viene intercettato in Turchia con maschere, armi da fuoco e proiettili. In Israele la popolazione si attrezza per rispondere a un’offensiva chimica, ma le difese a disposizione non bastano.
La nostra madre Chiesa, guidata dallo Spirito San­to, celebra la conversione di san Paolo come uno dei mira­coli più considerevoli e a consolazione dei peccatori, perché questi da persecutore, violento e bestemmiatore, in base a quello che egli stesso afferma, grazie alla misericordia divi­na divenne un apostolo. A ciò partecipò anche la Regina , così che non si può tralasciare nella sua Storia questa rara meraviglia, la cui eccellenza si comprenderà meglio spie­gando in che condizioni egli si trovasse quando il suo no­me era Saulo, ed esponendo le ragioni per le quali era fau­tore dei decreti di Mosè e nemico di quelli di sua Maestà.
Commento di padre Livio Fanzaga da Radio Maria al messaggio di Medjugorje del 25 agosto 2013 e commento di Marija sempre al messaggio del 25 agosto.
Il Meeting di Rimini 2013 si è chiuso all’insegna della speranza per la libertà religiosa. Al termine del convegno di ieri pomeriggio, Nella prova si vive, ZENIT ha incontrato uno dei relatori, il direttore di Aiuto alla Chiesa che Soffre Italia (ACS), Massimo Ilardo, che ha illustrato il passato, presente e futuro dell’associazione che ormai vanta 65 anni di attività sulle spalle.
Genere: indefinito. La Germania si prepara a introdurre la possibilità di mettere un terzo genere sui documenti di nascita dei bambini, venuti al mondo con anomalie fisiche che non li rendono né del tutto maschi né del tutto femmine, perché entrambi i genitali sono presenti. Casi rari ma non unici, per questo la Germania vuole legiferare a riguardo. E i genitori potranno dichiarare sulla carta d’identità del nascituro il genere “indefinito”, di modo da dare possibilità al bambino, una volta diventato adulto, di decidere autonomamente se essere maschio o femmina. Sarà anche possibile tenere il genere “indefinito” per la vita.
"L’esercito siriano ha usato il gas nervino sui ribelli a Damasco? «Abito a cinquecento metri dal luogo dove si sarebbero verificati gli attacchi chimici, ma io e tutti gli altri, nel quartiere, non abbiamo sentito niente». Lo dice a tempi.it, Samaan, cattolico siriano che vive a Damasco con la sua famiglia. Samaan traduce dall’italiano all’arabo per la Chiesa i libri su don Bosco e prima dello scoppio della guerra civile faceva la guida turistica per gli italiani che volevano visitare i luoghi storici della cristianità in Siria. "
Al monastero di Deir Mar Musa, ovvero il monastero di San Mosè l’Etiope in Siria, il 27 agosto, alla vigilia della festa liturgia di San Mosè (che cade il 28 agosto), si prega e si digiuna per la liberazione di p. Paolo Dall’Oglio, sequestrato circa un mese fa nell’area di Raqqa, e per la pace in Siria. Lo riferisce all’Agenzia Fides p. Jaques Mourad, responsabile della storica comunità monastica di rito cattolico siriano, rifondata nel 1982 dal gesuita Dall’Oglio, e che attualmente ospita dieci monaci. Negli anni il monastero si è aperto a ospitare aderenti di altre confessioni cristiane e ha avviato una comunità spirituale ecumenica mista, che promuove il dialogo tra cristianesimo e islam.
Grazie alla metodologia critica, recenti studi fatti in maniera interdisciplinare (scritti - Fonti Clariane (FC), le Fonti Francescane (FF) ed altre e fonti iconografiche) stanno dimostrando che santa Chiara d’Assisi fu una ragazza “vera” con uno spessore e una tale grandezza che parla ancora oggi, dopo oltre otto secoli, alle donne della nostra generazione.
Rimarrà aperta e visitabile fino a domenica 29 settembre, la mostra fotografica “18 agosto 1983: visita del papa Giovanni Paolo II a Palestrina”, allestita all’interno della chiesa di Sant’Egidio, annessa al Museo Diocesano Prenestino di Arte Sacra di via Roma. La mostra è una raccolta di immagini fotografiche sulla visita pastorale che Wojtyla effettuò a Palestrina il 18 agosto 1983, nel giorno in cui la città festeggiava il Santo Patrono, Agapito, giovane di 15 anni martirizzato nel 274 d.C. in località Quadrelle, dove poi verrà eretta la prima basilica paleocristiana a Lui dedicata.
Crebbe in una ricca famiglia lombarda, educato dalla madre all’amore per i poveri – Dedicò tutto se stesso al successo della fabbrica fondata da suo padre, portandola al top in Europa - Nel 1965, a 49 anni, vendette tutto, e impegnò il resto della sua vita e tutte le sue ricchezze per i più poveri tra i poveri in Amazzonia , fondando ospedali, lebbrosari, asili, scuole che sono tuttora in piena e ottima attività.
Giornata di approfondimento e testimonianze su Chiara Corbella Petrillo, presso il Teatro delle Stuoie – Santa Maria degli Angeli. Interverranno il marito, i parenti, i suoi medici e gli amici piu’cari.
Padre Petar a Raveo (UD) domenica 1 settembre 2013 Il Gruppo della Peregrinatio Mariae in Carnia organizza presso la parrocchia di Raveo (UD): Il 3° Incontro annuale di preghiera Eucaristico - Mariana con padre Petar Ljubicic Programma: Ore: 10,00 Processione al Santuario delle Madonna del Monte Castellano con partenza dalla chiesa parrocchiale di Raveo con la recita del Santo Rosario intercalato con lodi e canti. Ore: 11,00 Santa Messa nel Santuario. Ore: 13,30 Pranzo comunitario nel salone dell’ex asilo. Ore: 15,30 Adorazione al Santissimo Sacramento nella chiesa parrocchiale; a seguire testimonianza di Krizan Brekalo. Ore: 18,00 Congedo dei partecipanti con piccolo rinfresco nella casa canonica di Raveo.
La prudente Madre era tanto diligente, vigile e sol­lecita nel governo della sua famiglia, la Chiesa , che era proprio la donna forte della quale nei Proverbi si dice che sorveglia l'andamento della casa per non mangiare il pane oziosa. Considerò tutto con pienezza di sapienza e, poi­ché era adornata e vestita della porpora della carità e del candore della sua incomparabile purezza, come non era al­l'oscuro di niente così non trascurava in nessun modo quanto era utile ai suoi. Subito dopo la stesura del sim­bolo apostolico, ne fece di sua mano innumerevoli copie con l'assistenza dei suoi custodi, che la servivano come se­gretari e come messi affinché fossero recapitate senza di­lazione ai discepoli sparsi per la Palestina. Ne spedì alcu­ne per ciascuno, con una lettera particolare nella quale in­vitava a conservarne una e a dare le rimanenti ad altri, e rendeva noto in che maniera quelle definizioni fossero sta­te fissate, avvertendo che dovevano essere insegnate a co­loro che si convertivano, perché le credessero.
Mons. Ignatius Suharyo Pr invita i nuovi preti a seguire Cristo e servire gli altri “con i fatti, piuttosto che a parole”. La cerimonia si è tenuta in una parrocchia periferica della capitale, per incentivare le vocazioni. Gli istituti cattolici a Jakarta fondamentali nel campo dell’istruzione e nel percorso formativo dei futuri sacerdoti.
Nell'omelia di ieri, il card. Bechara Rai domanda unità fra i politici per salvare il Libano. La riconciliazione vissuta dalla popolazione. Visita alla moschea di al-Taqwa , a Tripoli. Le tragedie di Roueiss (nella banlieue sud di Beirut) e di Tripoli sono "nostre tragedie perché siamo un solo corpo e una sola famiglia".
La controversia giudiziaria sull’uso del termine “Allah” nelle pubblicazioni cristiane sarà esaminata nel processo di appello nell’udienza del prossimo 10 settembre. Come riferito da Fides, è questo il risultato della decisione della Corte di Appello di Putrajaya, che ha convalidato il ricorso presentato dal governo malaysiano, dando il via al processo di appello. L’appello è contro una sentenza del 31 dicembre 2009, che autorizza i cristiani a usare la parola “Allah” nelle loro pubblicazioni in lingua malay. A circa tre anni da quella sentenza, la questione restava aperta e sospesa. La Chiesa cattolica, nella persona del suo rappresentante, mons. Murphy Pakiam, arcivescovo di Kuala Lumpur, aveva chiesto, per cercare di sbloccarla, l’annullamento del ricorso inoltrato dal governo.
Tra i temi che hanno caratterizzato il Meeting di Rimini appena concluso, c'è stato quello della libertà religiosa. Se ne è parlato anche sabato scorso nel corso dell’ultimo dibattito. La sensibilità su questa questione sta migliorando, secondo Massimo Ilardo, direttore in Italia dell'associazione "Aiuto alla Chiesa che Soffre".
Ricorre quest’anno il 60.mo anniversario della lacrimazione della Madonna a Siracusa. Le celebrazioni solenni sono cominciate sabato nella cittadina siciliana con una fiaccolata. Fino al 29 agosto, nella Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, si svolgeranno diverse liturgie e ai fedeli saranno proposte anche sacre rappresentazioni, per ricordare e rappresentare l’universalità del linguaggio delle lacrime di Maria.
«Dio è morto […] lo abbiamo ucciso noi»: così recita la nota sentenza di Nietzsche, nel paragrafo 125 de La gaia scienza, in un brano suggestivo su cui le molteplici interpretazioni hanno versato fiumi di inchiostro. Ma come è possibile uccidere Dio? In particolare, visto che ? per Nietzsche ? Dio non esiste, e dato che non è possibile uccidere ciò che non esiste, che cosa significa uccidere Dio?
Alla fine Damasco ha ceduto, forse in seguito alle pressioni di Mosca, consentendo l’accesso ai sobborghi di Damasco del team di esperti dell’Onu incaricato di investigare sul presunto uso di armi chimiche. Le ispezioni inizieranno oggi nella zona di Ghouta, teatro del presunto attacco denunciato dai ribelli il 21 agosto ma l’organizzazione francese Medici senza frontiere ha già fatto sapere di aver rilevato presso gli ospedali della zona 3.500 persone che presentavano “sintomi neurotossici", di questi 355 sono morti. Cifre emerse da quanto raccontato da medici locali poiché Msf non ha proprio personale in loco. Le ispezioni dell’Onu potrebbero trovare ostacoli dal fatto che l’area colpita è sotto il controllo dei ribelli ma gli Stati Uniti hanno già fatto sapere di considerare l’apertura di Damasco tardiva e poco credibile.
«Se gli stranieri che combattono in Siria se ne andassero, in 48 ore tornerebbe la pace. Noi cristiani siamo tornati a un’epoca catacombale». Così descrive durante l’incontro conclusivo della XXXIV edizione del Meeting la situazione del paese mediorientale, che da oltre due anni è martoriato da una guerra civile che ha fatto oltre 100 mila morti e due milioni e mezzo di profughi, Antranig Ayvazian, capo spirituale degli armeni cattolici dell’Alta Mesopotamia, Siria del Nord. «Tutte le nostre chiese in diverse città della Siria sono distrutte, i fedeli vengono da me nella notte per ricevere i sacramenti».
L 'evangelista Luca riferisce che, nel giorno della la­pidazione di Stefano, si sollevò una violenta persecuzione contro la comunità ecclesiale che era in Gerusalemme. In particolare, Saulo la devastava, andando per l'intera città in cerca dei suoi membri per prenderli e denunciarli ai magi­strati; così fece con molti di essi, che furono catturati, mal­menati e addirittura massacrati. I sacerdoti avevano conce­pito un odio terribile ed egli superava tutti nel sostenere con accanimento la legge di Mosè, come confessa nella lettera ai Galati; tuttavia, la loro indignazione aveva un'altra ra­gione, che essi stessi ignoravano, pur sentendone gli effetti.
"Grande sofferenza e preoccupazione" per la Siria, per "il moltiplicarsi di stragi e atti atroci". Appello a riprendere la strada dell'incontro e del dialogo per fermare questa "guerra tra fratelli". Gesù è la porta sempre aperta e tutti sono invitati a varcarla. La porta è "stretta" "non perché sia una sala di tortura, ma perché ci chiede di aprire il nostro cuore a Lui". L'augurio di un buon ritorno dalle vacanze e di un impegno quotidiano pieno di speranza.
Una legge del Parlamento tedesco ha stabilito che da novembre sarà facoltativo indicare nell’atto di nascita il sesso del neonato. Quindi si potrà scrivere Maschio, Femmina oppure lasciare vuota la rispettiva casella. Non solo. Nel caso in cui il piccolo fosse affetto da ermafroditismo – una rarissima patologia a causa della quale un individuo presenta contemporaneamente gonadi maschili e femminili – si potrà segnare nell’apposita casella una X ad indicare, così hanno spiegato i relatori del testo di legge, la condizione di intersessualità. Costui, una volta diventato maggiorenne, potrà scegliere a quale sesso appartenere oppure rimanere sessualmente indeterminato, sospeso in un limbo sessuale a vita.
«Il mio paese sta scrivendo la sua storia. Ha abbattuto un regime fascista religioso con una rivoluzione stupenda e andrà avanti per la sua strada per difendere i diritti umani». Parla così in un videomessaggio a sorpresa Tahani Al Gebali, ex vicepresidente della Corte costituzionale egiziana, che ha disdetto all’ultimo la sua partecipazione al Meeting a causa della situazione che sta attraversando l’Egitto, dopo la deposizione da parte dell’esercito del presidente dei Fratelli Musulmani Mohamed Morsi. «Non possiamo accettare che l’Egitto cada nelle mani dell’estremismo religioso, vogliamo uno Stato moderno. Mi dispiace che molti media occidentali parlino di colpo di Stato, la verità è che l’esercito ha difeso i 40 di milioni di persone che si sono espresse contro Morsi, così come si erano ribellate alla dittatura di Mubarak».
“Chi ha Sete Venga a Me”. E' stato questo il tema della missione di evangelizzazione proposta dalla Comunità Pastorale Riccione Mare, in collaborazione con la Comunità Nuovi Orizzonti e le Sentinelle del Mattino di Pasqua. Una bella tradizione che è giunta al suo decimo anno. Dal 2003 ad oggi sono circa 700 le persone passate per Riccione come missionari: laici, seminaristi, religiosi e religiose, sacerdoti che, rientrati nei luoghi della loro pastorale ordinaria, hanno potuto mettere a frutto il bagaglio di esperienze vissute durante la missione.
La Lumen Fidei (La luce della Fede), la prima enciclica di Papa Francesco, scritta a quattro mani con Benedetto XVI e pubblicata il 5 luglio scorso, si sta rivelando un vero e proprio bestseller. Lo conferma la Radio Vaticana, che informa che nel primo mese di diffusione, sono state vendute, solo in Italia, ben 200.000 copie dell’edizione della Libreria Editrice Vaticana (LEV).E questo nonostante il fatto che il testo sia uscito a ridosso del periodo estivo e che altre case editrici lo stiano pubblicando con l’autorizzazione della stessa LEV.
In un’intervista rilasciata ai microfoni della Radio Vaticana, il cardinale Béchara Boutros Raï, patriarca di Antiochia dei Maroniti, ha espresso oggi la sua preoccupazione per la situazione sempre più critica in Medio Oriente e per le conseguenze nefaste della violenza in Egitto e in Siria sulla vita della comunità cristiana.
“La nota osservazione di Tertulliano ‘il sangue dei martiri è il seme dei cristiani’ è diventata una realtà nella Chiesa dell’Orissa”: lo afferma S. Ecc. Mons. John Barwa SVD, Arcivescovo di Cuttack-Bhubaneswar (Stato di Orissa, in India orientale), in un messaggio diramato in occasione dei cinque anni dalla violenza anticristiana nel distretto di Kandhamal (2008-2013), che fa parte della sua diocesi. “Facendo memoria di quegli eventi dolorosi, preghiamo per quelle anime coraggiose e ribadiamo il nostro impegno a promuovere la pace, giustizia e speranza”, recita il messaggio, inviato all’Agenzia Fides, aggiungendo: “Questa missione, di fronte alle persecuzioni violente, è diventata il fulcro di vocazioni religiose e sacerdotali”.
Sullo sfondo della Grande Mela avvengono storie straordinarie. Come quelle di Jonathan Fields e Anujeet Sareen che stamattina, al Meeting di Rimini, hanno raccontato le loro rispettive conversioni al cristianesimo. L’incontro è avvenuto nell’ambito del ciclo Cosa ridesta l’umano: la pienezza dell’umanità porta inevitabilmente alla scoperta di Dio. Per entrambi i protagonisti della conferenza, ciò è avvenuto nel carisma specifico di don Giussani e di Comunione e Liberazione. Entrambe le testimonianze confermano come le crisi esistenziali, umane ma anche sociali o economiche, possono davvero essere delle formidabili ridestatrici dell’umano.
«All’amico basta un minuto del primo incontro per conoscere quanto gli altri non arriveranno a comprendere in mille anni». Lo sosteneva Richard Bach, autore del Gabbiano Jonathan Livingston. E viene da dargli ragione, accostandosi al volume Con Papa Francesco. Le chiavi del suo pensiero, che è stato scritto da Mariano Fazio, un sacerdote, ma nella circostanza prima di tutto un amico del nuovo Pontefice. A ridosso della fumata bianca, vinto dallo stupore e col cuore stracolmo di gioia per l’elezione inopinata dell’amico primate di Argentina, don Mariano ha stesso di getto in spagnolo un piccolo libro, ricchissimo di citazioni del cardinale Bergoglio-papa Francesco, nell’urgente desiderio di presentare a tutti quel vescovo, quell’uomo a molti allora sconosciuto «venuto dalla fine del mondo». Ne emerge un ritratto affettuoso e umanissimo, ma sarebbe più corretto parlare di autoritratto, perché l’autore, memore del filosofo Zenone di Elea, che definiva «l’amico un altro io», si ritrae in disparte lasciando la parola direttamente a Bergoglio.
Era conseguente al mandato di madre e maestra dei discepoli, affidatole dal Signore, che Maria santissima ricevesse luce proporzionata ad un compito così eccelso, perché conoscesse tutte le membra del corpo mistico, alla cui direzione spirituale era tenuta, e adattasse loro i suoi insegnamenti secondo il livello, la condizione e le neces­sità di ciascuno. Questo le fu concesso con la pienezza ed abbondanza che emerge da ciò che sto scrivendo. Pene­trava l'intimo di coloro che aderivano alla fede: le loro in­clinazioni, il grado della grazia e delle virtù che possede­vano, il valore delle azioni compiute, i loro fini e principi; non ignorava niente, se non quando l'Altissimo le celava per un po' qualche segreto, che poi le rivelava appena era conveniente. Tale intelligenza non era sterile e nuda, ma le corrispondeva una pari partecipazione della carità del Figlio, che ella rivolgeva a tutti nella misura in cui le era­no noti. Comprendeva anche il mistero del volere superno e ripartiva con perfetta ponderazione i suoi affetti: non da­va di più a chi si era guadagnato di meno, né di meno a chi meritava di essere maggiormente diletto e stimato, er­rore nel quale incorriamo spesso noi ignoranti discenden­ti di Adamo, persino in quanto ci sembra di operare inec­cepibilmente.
Lunedì 19 Agosto 2013, la veggente Vicka Ivankovi?, è arrivata all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, per partecipare al primo pellegrinaggio in Terra Santa del Movimento Internazionale Ecumenico di Preghiera per la Guarigione dell’Umanità. Sette sono i giorni di permanenza previsti, durante i quali la veggente di Medjugorje, avrà modo di condurre incontri di preghiera pubblici nei luoghi più significativi della cristianità in presenza, oltreché dei fedeli del posto, anche dei 550 pellegrini accorsi per l’occasione da 13 paesi di tutto il mondo.
«Sta pregando»: i volontari del Banco Farmaceutico che lo hanno invitato al Meeting di Rimini per una testimonianza, mi fermano quando faccio per entrare nel piccolo stanzino all’interno dello stand. Ho solo mezz’ora disponibile per l’intervista e i minuti volano via, mangiati nell’attesa che concluda la preghiera in quello spazio improbabile ricavato nei padiglioni della Fiera di Rimini. Eppure è il momento più importante dell’intervista, perché è ciò che meglio descrive fratel Biagio Conte, un uomo che, a causa della conversione, a Palermo in venti anni ha messo in piedi tre diverse strutture che ospitano e danno un futuro a senzatetto, stranieri dirottati qui da Lampedusa, donne abbandonate e ragazze madri. Alloggi, terreni da coltivare e altre attività artigianali per lavorare e vivere.
Il 14 agosto Medici senza frontiere, Msf, ha annunciato la chiusura di tutti i suoi progetti in Somalia, inclusi quelli nella capitale Mogadiscio. Il fatto è di una gravità inaudita. Msf, la più grande organizzazione medico-umanitaria del mondo, opera in oltre 60 Paesi, prestando assistenza a popolazioni minacciate da guerre, epidemie, catastrofi naturali: accettata e al riparo da violenze poiché mantiene un atteggiamento neutrale in caso di conflitti armati, basando i propri interventi unicamente sui bisogni della popolazione, in conformità con quanto dichiarato nella sua carta di fondazione.
«Sono i copti i veri eroi anonimi di questa crisi». Gilberto Mastromatteo, giornalista di Avvenire al Cairo, ha raccolto alcuni commenti in relazione alla drammatica situazione dei cristiani nel paese. Il direttore del settimanale copto Watani, Youssef Sidhom, gli ha spiegato che «i cristiani sono sotto attacco in tutto il paese. Ci sono persone ancora barricate in casa e senza viveri, in balia delle minacce delle bande islamiche». Il direttore racconta che a metà agosto «sono state attaccate o bruciate oltre 60 chiese. E non sempre l’esercito riesce a garantire la protezione dei civili. Ma i copti si stanno comportando con dignità e equilibrio, evitando reazioni che alimenterebbero ancora di più la spirale di odio». A suo parere, esiste una differenza tra i giovani Fratelli musulmani e i più anziani. I primi, spiega, si sono schierati assieme ai cristiani per difendere le chiese dal «fanatismo delle vecchie leve. L’unica speranza che abbiamo sono loro».
«Il fatto che tutti mi chiedano perché sono venuto al Meeting significa che c’è un pregiudizio». Intervista molto seria (ma anche no) al comico arrivato a Rimini .
Paul Bhatti, ex ministro dell’Armonia nazionale e degli Affari delle minoranze e medico, è il fratello maggiore di Shahbaz Bhatti, il politico e ministro cattolico pakistano ucciso dagli estremisti islamici nel marzo del 2011 a Islamabad per la sua azione in difesa delle minoranze religiose. Paul, che è stato invitato a rendere la sua testimonianza alla Giornata dei Movimenti il 19 maggio scorso a Roma, è oggi ospite per la seconda volta del Meeting per l’Amicizia fra i popoli. Qui anticipa i temi che tratterà nel corso dell’appuntamento riminese.
Ancora violenze e saccheggi nei confronti della Chiesa cattolica nella Repubblica Centrafricana. Secondo notizie pervenute all’Agenzia Fides domenica 18 agosto i sacerdoti e le religiose delle Sœurs de la Charité sono stati costretti a rifugiarsi a Bouar da Bohong (che si trova a 80 km da Bouar, nell’ovest del Paese) a causa delle violente rappresaglie dei ribelli della coalizione Seleka.
Quella di Vladimir Vorob’ev è una delle tante testimonianze di come Dio può cambiare la storia. Con queste parole, Emilia Guarnieri ha salutato uno degli ospiti più attesi del Meeting di Rimini di quest’anno, a celebrazione di una storica amicizia che lega la manifestazione ciellina con il mondo russo-ortodosso, ben prima della caduta del muro. Vladimir Vorob’ev, sacerdote ortodosso, è rettore dell’Università Ortodossa di Tichon, presso la quale è Preside del Dipartimento di Storia Moderna della Chiesa Ortodossa. Rettore della Chiesa di San Nicola di Mosca, padre Vorob’ev è anche membro della Commissione Sinodale per la Canonizzazione dei Santi, membro della redazione scientifica per la pubblicazione di Orthodox Encyclopedia, e Presidente della Società di Teologia Ortodossa.
Otto minuti di telefonata. Sono bastate però per far dire dopo a Stefano Cavizza, giovane studente di Camin (Padova): “È stato il giorno più bello della mia vita". D’altronde non capita tutti i giorni che rispondendo al telefono di casa si senta dall’altra parte: “Sono Papa Francesco, diamoci del tu”. Le telefonate senza intermediari ormai sono il “pezzo forte” di Papa Bergoglio. Seppur giudicate come “anomalie” o “rotture di protocollo”, il Pontefice non smette di chiamare vecchi amici o semplici fedeli che hanno chiesto di parlare con lui.
Nuove aggressioni ad opera dei Fratelli Musulmani contro le comunità cristiane a Minya e in altri governatorati dell'Alto Egitto. A Deir Muwass gli islamisti tagliano l'erogazione di acqua per impedire ai cristiani di spegnere gli incendi. Gli arresti dei leader della Fratellanza esasperano il clima di odio. A Kerdasa (Giza), gli estremisti assaltano una stazione di polizia e urinano sui cadaveri degli agenti.
Con il diffondersi in Gerusalemme della nuova leg­ge di grazia, aumentava sempre più il numero dei creden­ti e, nello stesso tempo, la sollecitudine della prudente Si­gnora verso i figli che gli apostoli continuamente genera­vano in Cristo con il loro annuncio. Dato che questi ulti­mi erano il fondamento della Chiesa, sul quale tale mirabile edificio doveva ergersi saldamente come su pietre fer­missime, ella se ne prendeva cura con speciale premura, che era accresciuta ulteriormente dalla sua conoscenza del­lo sdegno di Lucifero contro i seguaci di Gesù e soprat­tutto contro di loro, ministri della salvezza eterna degli al­tri fedeli. In questa vita non sarà mai possibile riferire o ponderare quanto fece per tutto il corpo ecclesiale e per ciascuna delle sue mistiche membra, particolarmente per essi e per i discepoli, perché mi è stato rivelato che non passò giorno né ora in cui non compisse a loro vantaggio una o più meraviglie. Racconterò in questo capitolo alcu­ni fatti che hanno parecchio da insegnarci, per i segreti dell'occulta provvidenza dell'Altissimo ivi contenuti; lasce­ranno intuire quali dovettero essere l'attentissima carità e lo zelo delle anime nella nostra Madre.
Avevo ipotizzato, su queste colonne, il 3 maggio scorso, che nell’epocale rinuncia al papato di Benedetto XVI vi fosse un aspetto misterioso, anzi, forse addirittura mistico. Adesso filtrano voci che fanno trasparire proprio questa possibilità. Prima di vedere queste testimonianze faccio un passo indietro. Come e perché avevo formulato quell’ipotesi? Mi avevano colpito le poche – ma significative – espressioni con le quali Benedetto XVI aveva motivato il suo clamoroso gesto (in un certo senso) senza precedenti.
“Papa Francesco: con la Lumen Fidei alle periferie dell’esistenza”: è il titolo di una tavola rotonda tenutasi al Meeting di Rimini. Tra i relatori anche padre José Maria di Paola, conosciuto come “padre Pepe”, figura molto legata a Jorge Mario Bergoglio. Il sacerdote argentino che vive in una villa miseria, una favela di Buenos Aires, racconta la sua esperienza al microfono del nostro inviato a Rimini.
“Beata perché hai creduto!” è il tema della Giornata mariana che si terrà in Vaticano il 12 e 13 ottobre prossimi, alla presenza di Papa Francesco e di tutte le associazioni di spiritualità mariana. Organizzato dal Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, l’evento rientra nelle celebrazioni dell’Anno della Fede, indetto da Benedetto XVI.
Il confronto e il dialogo sono strumenti di conoscenza e di pace se hanno come fondamento la mitezza. E’ quanto ha detto Papa Francesco incontrando, nel Cortile di San Damaso in Vaticano, un gruppo di studenti e di professori del Collegio "Seibu Gauken Bunri Junior High School", di Tokyo.
Lettera del presidente dei giuristi per la vita ad Avvenire. «Trovo sconcertante la inconsapevolezza che essi manifestano rispetto alla materia di cui si stanno occupando»
Con le ultime 700 persone sbarcate nella notte del 21 agosto, si è giunti a quota 1300 immigranti nelle ultime 48 ore approdati in Sicilia. Un flusso costante di sbarchi, che segue rotte diverse dalla consueta Lampedusa. Un gruppo di 110 è arrivato a Siracusa, ben 330 le persone arrivate a Porto Empedocle (Agrigento), più di duecento quelle salvate dalla Guardia costiera al largo di Lampedusa. «Attualmente la situazione più grave è a Porto Empedocle. Da lì proprio ieri mattina si sono allontanate 300 persone arrivate da poco, che si sono disperse nelle campagne prima dell’identificazione» racconta a tempi.it don Vincenzo Cosentino, direttore regionale della Caritas siciliana.
«Non appena verrà approvata la legge contro l’omofobia, avvieremo azioni legali contro eventi del genere». Chi ancora avesse dei dubbi su che cosa accadrà dopo che il ddl Scalfarotto sarà approvato in parlamento, deve solo leggere questa storia. A Bisceglie (Puglia) è stato messo in scena uno spettacolo dal titolo «Il mio canto libero», organizzato dalla comunità Arca dell’Alleanza, all’interno della pastorale giovanile e col patrocinio dell’amministrazione comunale. Vi si narra il percorso di una persona omosessuale che, riscoprendo la fede, riscopre anche la propria eterosessualità.
Più di 10.000 pellegrini provenienti da tutte le diocesi del Ruanda e dei Paesi vicini (Burundi, Repubblica Democratica del Congo e Uganda) e anche da Francia, Polonia e USA, si sono adunati giovedì 15 agosto, per la festa dell'Assunzione, nel Santuario di Nostra Signora dei Dolori a Kibeho, dove la Madonna apparve per la prima volta nel 1981. Come riferito da un comunicato della Conferenza Episcopale del Ruanda, la solenne liturgia del giorno è stata presieduta da mons. Philippe Rukamba, vescovo di Butare, assistito da mons. Michel Santier, vescovo di Créteil (in Francia), da mons. Jean Damascene Bimenyimana, vescovo di Cyangugu, e da mons. Kizito Bahujimihigo, vescovo emerito di Kibungo. La Messa per la Solennità è stata celebrata invece da 80 sacerdoti, mentre la celebrazione della vigilia è stata presieduta dal Nunzio Apostolico in Ruanda, mons. Luciano Russo.
I vescovi cattolici di Aleppo hanno consacrato il 15 agosto, Solennità dell’Assunzione, la città siriana al Cuore Immacolato di Maria. Come ha raccontato a ZENIT un testimone, l’evento ha mobilitato il convento carmelitano di Nostra Signora di Siria e i cattolici dei vari riti. Su iniziativa di sacerdoti e laici di Aleppo, la statua della Madonna della Pace ha compiuto il giro di tutte le chiese e parrocchie della città a partire da fine giugno. In ogni chiesa è rimasta tre giorni. Provenendo dalla Cattedrale latina, vicina al monastero, la statua mariana è arrivata al convento delle suore carmelitane domenica 4 agosto, alle ore 19. Secondo il programma, l’effige è rimasta al monastero fino alla tarda mattinata di mercoledì 7 agosto.
Nel quarto giorno del Meeting di Rimini, il sacerdote argentino José Maria “Pepe” Di Paola, parroco alla Villa 21 di Buenos Aires, ha raccontato la sua esperienza pastorale in un incontro sull’enciclica Lumen fidei di papa Francesco, davanti ad un uditorio di almeno diecimila persone. Il sacerdote ha parlato dello sforzo di portare la “luce della fede” in questi quartieri di periferia con un lavoro che, l’allora arcivescovo Jorge Mario Bergoglio “ha condiviso con noi” e ha precisato che si è trattato di una missione che attingeva alla “religiosità popolare portata dai paesi limitrofi, con una notevole ricchezza culturale che si oppone al relativismo che si respirava nella città di Buenos Aires”. Ha poi aggiunto che l’ingresso della droga in questi quartieri non è responsabilità del popolo ma è dovuta all’assenza dello Stato”.
Oltre mille persone hanno assistito all’incontro promosso al Meeting di Rimini dalla Fondazione InScientiaFides e dedicato alla conoscenza delle cellule staminali, ai progetti per aumentarne la disponibilità e sulle nuove prospettive alle quali lavora la ricerca italiana ed internazionale. Troppo piccola la prima sala, ne è stata aperta una seconda con maxischermo, poi è stato allestito uno spazio esterno alle due sale per seguire in video le relazioni e infine è stato deciso di attivare lo spazio esterno all’auditorium con un terzo maxischermo per ospitare tutti coloro che volevano ascoltare parole di chiarezza su un tema così importante. Moderato da Sandro Ricci, direttore generale della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, il convegno ‘Cellule staminali adulte: una ricchezza per l’uomo’ ha trasmesso un messaggio positivo al pubblico del Meeting così desideroso di capire meglio cosa rappresentano le cellule staminali per la scienza e per la salute dei cittadini.
La grande Signora dell'universo, collocata nel su­premo grado della grazia e della santità possibile a una sem­plice creatura, mirava con gli occhi della sua conoscenza divina il piccolo gregge dei credenti, che si moltiplicava con­tinuamente. Con la vigilanza di una madre e di un pastore, dall'elevato monte su cui l'aveva posta la destra del suo Uni­genito onnipotente, controllava e indagava se sulle sue pe­corelle incombessero pericoli o insidie dei voraci lupi infer­nali, dei quali le era noto l'odio contro di esse. Custodita da lei, Regina della luce, la famiglia che aveva accettato come sua e che stimava eredità e porzione di Gesù, eletta dall'Al­tissimo tra tutti, era ben protetta. Per alcuni giorni, la na­vicella della Chiesa avanzò felicemente, governata sia con i consigli e gli ammonimenti che le dava sia con le suppliche che incessantemente innalzava per essa, attendendo senza perdere alcuna occasione a quanto era necessario a questo fine e per la consolazione dei Dodici e degli altri.
Mohamed Elhariry, manager residente al Cairo, fa luce su quanto accaduto in questi mesi in Egitto. Per il giovane i Fratelli Musulmani hanno mentito a tutti, non hanno mai voluto uno Stato democratico. Il vero Egitto è composto da tutte le fedi.
I cristiani di Lingao avevano comprato un terreno per costruire un luogo di culto: i dirigenti locali lo rivendono in segreto a degli industriali e mandano delle squadre di teppisti e funzionari per picchiare chi stava protestando. Fra i feriti anche anziani e bambini.
La Commissione nazionale di Bioetica ha inviato al Parlamento una “raccomandazione” per chiedere di legalizzare l’interruzione dei trattamenti per i malati in stato vegetativo e in fase terminale. Il direttore dell’Istituto cattolico di Bioetica ad AsiaNews: “I rischi di abusi alle volontà dei pazienti sono altissimi. Servono misure che garantiscano la dignità della vita”.
Grazie anche alle discutibili scelte politiche dei paesi europei la situazione dei cristiani in Medio Oriente e nel Nord Africa è rapidamente peggiorata. E’ quanto emerge dai vari rapporti sulla Libertà religiosa mentre al Meeting per l’amicizia fra i popoli in svolgimento a Rimini parte un appello per i cristiani perseguitati che si può firmare sia nei locali della Fiera di Rimini, dove si svolge il Meeting, sia online sul sito del Meeting di Rimini. L’appello ricorda giustamente che «ogni anno nel mondo, oltre 100mila cristiani vengono uccisi e molti altri sono costretti a subire ogni forma di violenza: stupri, torture, rapimenti, distruzione dei luoghi di culto». E ricorda anche che «esistono anche forme più silenziose e sofisticate di pregiudizio e di opposizione verso i credenti e i loro simboli religiosi», con chiaro riferimento a ciò che accade in Europa.
Vedere come funzionano le leggi sull’omofobia all’estero è di grande interesse per prepararci alla battaglia che ci attende il mese prossimo in Italia. L’onorevole filosofa Michela Marzano ha messo in ridicolo in Parlamento chi teme che dalla legge sull’omofobia derivino limitazioni per la libertà di espressione dei credenti, affermando che sarebbe in corso una «campagna terroristica» ed esprimendosi in termini davvero pittoreschi, che non possono essere riportati su un quotidiano per famiglie. Anziché rispondere sullo stesso tono, dopo avere tanto parlato della Francia, vediamo come funziona per esempio la legge sull’omofobia in Canada.
Hanno dipinto una X nera sul suo negozio che così è stato preso di mira dagli estremisti islamici. A raccontare il saccheggio, l’incendio, la fuga e la morte, evitata solo per poco, è Bishoy Alfons Naguib, 33 anni, uomo d’affari della città egiziana di Minya.
«È stata la saggezza di mia madre, del suo cuore che ci ha permesso di sapere di un evento così incredibile al momento giusto». Questa è la storia di due gemelli cileni, diventati entrambi sacerdoti cattolici a 28 anni nell’aprile del 2012. Paulo e Felipe l’hanno raccontata al canale Cna. Il primo ha spiegato di aver sempre pensato che la sua vocazione sacerdotale fosse nata durante l’adolescenza, mentre poi ha scoperto che tutto era già contenuto nel «“sì” di mia madre».
Oggi al meeting c’era molta curiosità e fervore per l’incontro organizzato dal Banco Farmaceutico. E’ stato presentato come un incontro minore, organizzato in uno stand situato all’interno dell’area riservata alla Compagnia delle Opere. Non ci sono sedie solo sgabelli, la maggior parte della gente era in piedi. Tutti curiosi di conoscere fratel Biagio, una persona che per anni è stato considerato un figlio disadattato, un depresso, ai limiti dell’esaurimento, e che invece dopo aver ha cercato Dio nel modo più radicale ha compiuto azioni e costruito oasi dello spirito che hanno dell’incredibile. Ha creato a Palermo la Missione di Speranza e carità che ospita e riporta alla vita 300 persone che vivevano in strada.
Mohammad-Hadi Bordbar, convertito dall'islam al cristianesimo, ha distribuito 12.000 vangeli tascabili nel suo paese. La polizia iraniana lo ha arrestato per "crimini contro la sicurezza dello Stato".
Sconcerto e amarezza nella comunità cristiana in Pakistan, dopo che sabato scorso un tribunale di Islamabad ha assolto Khalid Chishti, l’imam che aveva formulato false accuse di blasfemia contro la ragazza cattolica, disabile mentale, Rimsha Masih. Si riapre, dunque, a distanza di un anno, il caso dell’agosto-settembre 2012, che aveva suscitato grande scalpore in Pakistan e in tutto il mondo ed era stato indicato come esempio di abuso della legge di blasfemia.
«Siamo disposti a soffrire, ad essere vittime, a perdere le nostre chiese e le nostre case. Lo accettiamo se è per il bene del nostro paese e di tutti i cristiani e i musulmani d’Egitto». Così scrive il vescovo copto cattolico di Luxor, monsignor Joannes Zakaria, in un messaggio inviato ieri (19 agosto) ad Aiuto alla Chiesa che Soffre. In un clima di grande tensione per l’intera comunità copta, il presule racconta alla fondazione pontificia di essere stato lui stesso vittima di un attentato lo scorso venerdì (16 agosto). «Durante una manifestazione a Luxor un gruppo d’islamisti ha provato ad irrompere in casa mia e cercando di appiccare il fuoco all’intero edificio. Grazie a Dio l’esercito è intervenuto in nostro aiuto». Il presule riferisce inoltre che in seguito ai duri attacchi anti-cristiani di questi ultimi giorni, molte chiese sono state chiuse e che i fedeli, i sacerdoti e le religiose hanno paura di lasciare le proprie abitazioni. «Preferiamo restare in casa, al riparo da nuove violenze».
“Io non sono a favore dell’esercito, ma sono contro il terrorismo, perché non è possibile che i Fratelli Musulmani uccidano sistematicamente i cristiani nel silenzio e nella malafede di molti organi di informazione”. A parlare così è Wael Farouq, vicepresidente del Meeting Cairo, musulmano di lingua araba, docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. In una intervista concessa a Luca Maggi per “Meeting Quotidiano” (20 agosto), Farouq ha spiegato: “Non combatto una battaglia per i cristiani e non parlo neanche di cristiani in astratto, ma parlo da un rapporto di amicizia con persone che vivono la fede cristiana e vengono ammazzate per la propria appartenenza religiosa. Vengono uccisi in casa o nelle chiese”.
In una nota diffusa il 19 agosto, gli eurodeputati del Partito Popolare Europeo (PPE), Enzo Rivellini e Potito Salatto, hanno annunciato che da lunedì 26 agosto inizieranno a raccogliere le firme dei parlamentari europei di tutti gli schieramenti politici e di tutti i paesi aderenti all'Ue per assegnare il premio Sakharov a Papa Francesco.
La Conferenza episcopale nipponica ha presentato a Roma i documenti necessari per aprire la causa di beatificazione del signore feudale che ha sfidato l’impero mantenendo la fede cattolica. Il suo esempio e il suo insegnamento hanno spianato la strada all’evangelizzazione del Giappone: “Ha vissuto come un vero santo”.
Ho già accennato alcune volte a questo beneficio, riservandone la spiegazione al tempo opportuno. Adesso ne parlerò, così che un tale prodigio a vantaggio della nostra Maestra non resti privo dei chiarimenti che la devozione può desiderare. La mia inadeguatezza mi angustia, perché non solo ignoro enormemente più di quello che intendo, ma pure su ciò che so mi esprimo con diffidenza e con poca soddisfazione dei termini che uso, insufficienti per comunicare il concetto; eppure, non ho l'ardire di tacere le grazie che ella ricevette dalla destra del suo diletto do­po aver fatto ritorno quaggiù per governare la comunità ecclesiale. Se queste erano state eccelse ed ineffabili anche prima, da allora crebbero con bella varietà, manifestando che era infinito il potere che le accordava ed immensa la capacità di colei alla quale erano concesse, unica ed elet­ta tra tutte.
Il clamoroso silenzio che sta avvolgendo la vicenda riguardante alcuni ex responsabili dei Grünen (Verdi) tedeschi dichiaratisi negli anni Ottanta apertamente favorevoli alla de-criminalizzazione della pedofilia non è solo italiano. Nella stessa Germania, dove quello dei verdi teutonici è probabilmente il partito più amato tra i giornalisti, su quelle storie e sui loro protagonisti circola davvero poca informazione. Insomma c'è poca voglia di scavare in quel poco limpido passato.
C’era una volta l’Urss e, nel lontano 1979, Leonid Brezhnev e l’alleato tedesco orientale Erich Honecker si baciarono sulla bocca. La foto di quell’esotico gesto di amicizia divenne celeberrima e fu riprodotta in uno dei più famosi graffiti sul Muro di Berlino, tuttora conservato nella capitale della Germania riunificata. Nessuno ha mai pensato che fossero gay.
Sono ormai oltre 40 le chiese (copte, cattoliche, ortodosse e protestanti) incendiate in Egitto, dopo più di un mese di scontri fra l’esercito, la popolazione e i fanatici islamisti. Questi ultimi hanno cominciato ad attaccare anche le scuole, i monasteri e i negozi di proprietà dei cristiani. Mercoledì, quando i militari hanno cercato di sgombrare due sit-in di manifestanti pro Morsi, uccidendo decine di manifestanti, altri 23 edifici cristiani sono stati danneggiati.
«Quando la basilica fu trasformata in moschea i pescatori cristiani di Trabzon, non potendo più entrare, presero a tracciare sui muri esterni il disegno delle proprie imbarcazioni per consegnarle alla protezione di Santa Sofia»
«Senza amici non possiamo vivere. […] Rolando Rivi era un bambino appassionato alla vita, ai giochi, alle avventure. Come tutti, anche lui desiderava degli amici. E ne aveva tanti. Ma a un certo punto, attraverso il suo parroco, ha scoperto l’esistenza di un Amico più grande, che gli voleva bene più di chiunque altro: Gesù». Così monsignor Massimo Camisasca, vescovo della diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, presenta ai ragazzi la figura del giovane seminarista Rolando Rivi (1931-1945), ucciso il 13 aprile 1945 in odio alla fede da partigiani comunisti ad appena quattordici anni. Camisasca ha firmato l’introduzione al libro pubblicato in preparazione della sua beatificazione, che avrà luogo a Modena il 5 ottobre prossimo (Piazza Grande, ore 16), intitolato Il Beato Rolando Rivi – Io sono di Gesù (Piccola Casa Editrice). A firmare i testi è il giornalista e scrittore Emilio Bonicelli, già autore di una biografia intitolate Il sangue e l’amore e pubblicata da Jaca Book.
Le Chiese copta ortodossa e cattolica offrono il loro pieno sostegno alle forze dell'ordine e alle istituzioni. Entrambe condannano le falsificazioni mediatiche diffuse dai Paesi occidentali, che danno spazio ad organizzazioni terroristiche e sanguinarie, responsabili degli attacchi contro 58 chiese e oltre 160 edifici cristiani (v. foto). "Facciamo appello ai media occidentali e internazionali - afferma il comunicato dei copti ortodossi firmato da Tawadros II - di impegnarsi a offrire un'immagine veritiera di quanto sta accadendo, con tutta veridicità, onestà e lealtà". Dello stesso parere è la Chiesa cattolica rappresentata da Mons. Ibrahim Isaac, Patriarca di Alessandria dei copti cattolici, che denuncia quei "media che diffondono bugie e falsificano la verità con lo scopo di deviare l'opinione pubblica mondiale". Entrambe le comunità ringraziano tutte le persone, soprattutto i musulmani, che in questi giorni hanno difeso anche a costo della vita chiese, abitazioni e negozi cristiani dagli attacchi degli estremisti islamici.
Giulia Gabrieli aveva dodici anni quando le venne diagnosticato un sarcoma al braccio sinistro. Una ragazza sveglia, allegra, appassionata, con tanti sogni da realizzare. Era una delle migliori a scuola. Superò brillantemente gli esami di terza media con una tesina sulla Shoah in cui si immedesimava con il dolore vissuto dalle vittime. Affronta la cura del sarcoma con determinazione. Viene trattata con la chemioterapia, il male sembrava recedere, ma poi ritornò più aggressivo di prima, così Giulia morì il 19 agosto del 2011.
“La pace sia con te, non temere, non morirai!”. Sono le parole che Dio dice a Gedeone, che viene esaudito nella sua richiesta del dono della pace. Il Libro dei Giudici, attraverso l’episodio di Gedeone, ancora una volta, manifesta il desiderio di Dio verso il suo popolo perché possa vivere nella pace e la fiducia che il popolo, attraverso Gedeone, manifesta in Dio. È in virtù di questo rapporto di fiducia che è possibile che, nell’uomo, vi sia la pace, quella che il Signore sa dare.
A distanza di sei mesi, la decisione di "nascondersi al mondo" fa ancora riflettere. Ma la verità, come ha affermato il Papa emerito in una visita privata, è che questa scelta è stata frutto di una "esperienza mistica" con Dio.
Non appartiene all'intento di questa Storia seguire l'ordine degli Atti né riferire tutto quello che gli apostoli compirono dopo la venuta dello Spirito Santo poiché, seb­bene sia certo che la grande Maestra della Chiesa ebbe no­tizia e conoscenza di ogni cosa, essi operarono sovente in sua assenza, e non è nemmeno possibile illustrare il suo concorso in ogni loro azione, dal momento che sarebbe in­dispensabile comporre parecchi volumi di considerevole mole. Per tessere il mio discorso, basta prendere quanto è necessario dal testo di Luca, e così si capirà molto di ciò che egli omise perché non era utile al suo scopo o non era opportuno che fosse scritto allora.
In diversi video amatoriali gli islamisti affrontano le forze dell'ordine con fucili, lanciarazzi e pistole. Riprese anche le esecuzioni sommarie di ufficiali dell'esercito e della polizia. All'Ap una suora di Bani Suef (Alto Egitto) racconta la brutalità degli estremisti islamici durante l'assalto a una scuola cattolica. Il 14 agosto gli islamisti hanno stuprato le insegnanti e costretto tre suore a sfilare come trofei di guerra davanti alla folla.
Due anni fa, nella sua casa di San Tomaso de Calvi a Bergamo, Giulia Gabrieli, la ragazzina di 14 anni stroncata da un tumore, volava in Cielo: la sua giovane vita, e la sua sofferenza, la sua storia di fresca e felice testimone di fede, quella fede che lei coltivava con passione anche e soprattutto nei momenti più difficili, è già diventata un libro, «Un gancio in mezzo al cielo».
A volto coperto quattro ultranazionalisti hanno aggredito la madre di un pastore pentecostale, picchiandola e ferendola in modo grave. Il gruppo cercava il figlio e sua moglie, che non erano in casa al momento del fatto. Presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic): “Più ci avviciniamo alle elezioni generali e più cresce l’intolleranza dei radicali indù verso i cristiani”.
C’è un talismano composto di lettere latine disposte in forma di quadrato che ha attraversato tutta la storia dell’Occidente e ancora impensierisce gli studiosi. Lo si è trovato, nei secoli, su vari oggetti nei posti più impensati: muri, cocci di mattone, fontane, coppe, manoscritti, addirittura chiese. Perfino in Scandinavia e in Ungheria. Nel Medioevo lo si scriveva su croste di pane che venivano dati ai cani per guarirli dalla rabbia. A volte lo si usava per far tornare i fuggitivi o per assistere le partorienti. Specialmente nel Rinascimento, ispirò tutta una serie di altri quadrati «magici» che però non riuscirono mai a eguagliare il fascino e la complessità del primo. Si tratta di cinque parole di cinque lettere palindrome, cioè leggibili in ogni senso, anche al contrario e dall’alto in basso e viceversa. Eccole: rotas-opera-tenet-arepo-sator.
CBBC è la sigla di Children BBC, il ramo della celebre rete televisiva britannica che si occupa dei programmi per bambini. La scorsa estate quel canale ha lanciato una felice trasmissione di successo intitolata “Marrying Mam and Dad” (Il matrimonio di mamma e papà), in cui alcuni bambini organizzavano la celebrazione delle nozze dei propri genitori. L’audience cui era rivolto quel programma comprendeva una fascia d’età dai sette ai dodici anni.
Il 18 agosto 2013, con un messaggio trasmesso dal cardinale Bertone, Papa Francesco ha fatto pervenire i suoi auguri ai partecipanti al XXXIV Meeting per l’Amicizia fra i Popoli di Rimini, dedicato al tema «Emergenza uomo». Il messaggio contiene una profonda riflessione sulla condizione dell'uomo contemporaneo, cui mancano molte cose, ma manca soprattutto la verità - anche su temi scomodi, come la difesa della vita - e ribadisce che la povertà più grave è la povertà spirituale, la quale è appunto la carenza di verità e di fede, e che, nel discorso al Corpo diplomatico del 22 marzo, Francesco aveva identificato con quella «dittatura del relativismo» tante volte evocata da Benedetto XVI. «La povertà più grande - ha scritto ora il Papa - è la mancanza di Cristo».
Più di “Get Lucky” dei Daft Punk poté solo il solito titolone dei soliti tiggì quanto a tormentone dell’estate: la crisi rovina le vacanze agli italiani. Che, in vacanza, non ci andrebbero più. Soprattutto le cosiddette “famiglie numerose” (leggi: dai due figli in su). Di certo c’è che qualche italiano, magari follemente genitore di prole numerosa, sfida le statistiche di cui sopra e in vacanza ci va. Perché andare in vacanza, soprattutto per una famiglia numerosa (e per la famiglia in generale), è importante. Perché è importante stare un po’ insieme, davvero, quando durante l’anno non se ne ha tempo. Tanto importante che l’italica fantasia s’impegna per aggirare l’eventuale ostacolo economico.
Mattia Feltri ha due bambini e non ha mai capito le inchieste sui maschi in crisi d’identità: «Il mondo è pieno di padri che si fanno un mazzo così perché è ovvio farselo»
Nel cuore del mese di agosto, la Liturgia ci invita a riflettere sul fuoco che Gesù vuole portare sulla terra: “Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse gia acceso! C'è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia compiuto!” (Lc 12,49-50).
A conclusione della Messa che ha aperto la XXXIV edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli a Rimini, Emilia Guarnieri, presidente della Fondazione che promuove il Meeting, ha lanciato un appello a favore dei cristiani perseguitati nel mondo.
Almeno 58 chiese, scuole, istituzioni, case e negozi di cristiani sono stati attaccati, saccheggiati e bruciati negli ultimi tre giorni dai Fratelli musulmani e dai sostenitori di Mohamed Morsi, l'ex presidente egiziano deposto lo scorso 3 luglio. Il 14 agosto scorso l'esercito ha cercato di sgomberare i sit-in degli islamisti a Nahda Square e Rabaa el-Adaweya. In un'ondata di devastante violenza, oltre 600 persone sono state uccise e migliaia ferite. Negli stessi giorni vi è stato il violento attacco a chiese cattoliche, ortodosse, evangeliche e a case e negozi di cristiani, che documentiamo. I rappresentanti delle Chiese cristiane hanno stilato un lista che pubblichiamo di seguito. La lista è stata consegnata ad AsiaNews dall'Ufficio stampa della Chiesa cattolica in Egitto.
Quanti sono anche da noi quelli che osannarono le cosiddette “primavere arabe” (la quasi totalità dei giornali) e pure quelli che hanno alimentato illusioni sui “Fratelli musulmani”. Ma nessuno farà autocritica. E come al solito, anche in Egitto, in questi giorni, sono i cristiani che fanno le spese dello scontro. Pure se non c’entrano nulla, perché questa guerra sanguinosa è fra islamici: da una parte i Fratelli musulmani e dall’altra l’esercito di Al-Sisi, anch’egli musulmano convinto. Decine e decine di chiese profanate, conventi e ospedali cristiani bruciati… Troppo spesso i cristiani sono capri espiatori di violenti scontri di potere altrui.
Di fronte ai segni tanto manifesti che accompa­gnarono la discesa del Paràclito, ci fu agitazione in tutta Gerusalemme per la meraviglia davanti a un evento così straordinario e, appena si fu sparsa la notizia di quanto si era osservato sul cenacolo, la folla si radunò per informarsi dell'accaduto. In quel giorno si celebrava una delle feste degli ebrei e, sia per questo motivo sia per una speciale decisione celeste, c'erano numerosi forestieri e stranieri di tutte le nazioni, ai quali l'Altissimo voleva rivelare quel pro­digio e l'inizio dell'annuncio della legge evangelica, che il Verbo incarnato, nostro maestro, aveva disposto per la sal­vezza dell'umanità.
In Pakistan, l’Alta Corte di Islamabad ha prosciolto l’imam Hafiz Mohammed Khalid Chishti arrestato l’anno scorso per aver accusato falsamente di blasfemia una quattordicenne cristiana di nome Rimsha Masih. In particolare l’aveva accusata di aver bruciato alcune pagine del Corano, un reato che prevede la pena di morte. Secondo media locali, sei testimoni oculari su otto hanno ritrattato le proprie deposizioni, facendo decadere le accuse contro il religioso di aver aggiunto pagine del Corano bruciate ad un sacchetto di spazzatura trovato in mano alla bambina.
La fede non è decorare la vita con un po’ di religione: sono parole di Papa Francesco che all’Angelus spiega il passo del Vangelo in cui Gesù dice: non sono venuto a portare pace. Papa Francesco innanzitutto ribadisce che “la fede è incompatibile con la violenza”, che la fede non è neutralità. Poi un pensiero per le vittime dell’affondamento del traghetto nelle Filippine e una preghiera per la pace in Egitto.
Non si può vivere governando solo la propria vita. Bisogna aprirsi ad un atto di fede che permetta di osare nella verità del Vangelo, sicuri che ogni parola e azione, non saranno mai contro gli uomini?,
A 110 anni dalla sua nascita, il mondo ricorda il "vagabondo della carità" e "apostolo dei lebbrosi" che dedicò la vita alla cura di chi era affetto dalla lebbra nel corpo e nell'anima.
Evo Morales ha annunciato che sarà ricevuto in udienza dal Pontefice il prossimo 6 settembre. L'ambasciatore De la Riva: "L'incontro potrà essere una svolta cruciale per i difficili rapporti tra il presidente e la Chiesa cattolica boliviana",
All'Angelus, Francesco sottolinea che la "divisione" che Gesù porta significa che la fede non è "la panna" che "decora la torta", ma implica "rinunciare al male, all'egoismo e scegliere il bene, la verità, la giustizia, anche quando ciò richiede sacrificio e rinuncia ai propri interessi". E questo divide "anche fra i legami più stretti". Fede e violenza sono incompatibili. In questo Anno della Fede, tenere fisso lo sguardo su Gesù. Preghiera per le vittime del traghetto affondato nelle Filippine e per la pace in Egitto.
Nel cenacolo, i dodici apostoli e gli altri discepoli perseveravano lieti aspettando l'adempimento della pro­messa del Signore, confermata dalla grande Regina del cie­lo lì presente, di mandare lo Spirito consolatore che avreb­be insegnato e chiarificato loro quanto avevano ascoltato dal Maestro. Saldamente uniti nella carità, in quei giorni nessuno ebbe pensieri, sentimenti o gesti in contrasto con gli altri: erano tutti un cuor solo ed un'anima sola nel giu­dicare e nell'operare. Tra questi nuovi figli della Chiesa non si manifestò un minimo principio o segno di discordia, neppure quando ebbe luogo l'elezione di san Mattia. In oc­casioni simili la diversità dei pareri può muovere la vo­lontà in modo da creare dissapori anche tra persone in grande armonia, perché ciascuno è intento a seguire il pro­prio punto di vista e non ad accogliere l'opinione altrui. In quella santa riunione invece non si infiltrò divisione, poi­ché i presenti furono corroborati dalla preghiera, dal di­giuno e dall'attesa concorde della visita dello Spirito San­to, il quale non dimora nei cuori in conflitto. Per cono­scere quanto la comunione che li animava fosse forte e po­tente, tale non solo da renderli idonei a ricevere il Para­clito, ma anche da vincere e mettere in fuga i demoni, av­verto che questi ultimi dall'inferno, dove stavano sprofon­dati fin dal momento della morte di Gesù, si sentirono col­piti da una nuova oppressione e furono presi da terrore per le virtù di coloro che erano nel cenacolo. Essi ignora­vano di che cosa si trattasse, ma comprendevano che era lì la fonte della forza sconosciuta che li abbatteva. Intui­vano che il loro impero stava per andare in rovina proprio a causa di ciò che i discepoli di Cristo cominciavano ad operare nel mondo con la parola e con l'esempio.
Le vacanze scolastiche: un momento atteso e sempre accolto con esultanza dagli studenti. Tutti gli anni, però, per milioni di bambine e di adolescenti nel mondo diventa il momento del passaggio, inaspettato, violento, traumatico, alla vita adulta. L’Unicef denuncia che ogni anno circa tre milioni di bambine di età inferiore a 15 anni subiscono mutilazioni genitali femminili. Sono quasi tutte africane, ma l’istituzione è diffusa anche in alcuni paesi dell’Asia sud-occidentale, ad esempio in Yemen.
Nella Messa del 15 agosto a Castel Gandolfo Papa Francesco è tornato sul tema della lotta tra Maria e il demonio, invitando a non trascurare la dimensione «antagonista», di lotta con Satana e il male, della devozione mariana.
Mi sono sempre chiesto che cosa porti noi giornalisti in certe occasioni a dare così tanta importanza ai numeri. Da due giorni sull'Egitto continuiamo a dare i numeri, come se avesse qualche importanza adesso quante sono di preciso le vittime. E' ormai fin troppo chiaro che al Cairo - ma anche nel resto del Paese - si sono puntualmente materializzati tutti i fantasmi di cui anche su queste colonne parlavamo da settimane. Con l'esercito che - dopo settimane di stallo - ha scelto il bagno di sangue per reprimere le proteste dei Fratelli Musulmani; e gli islamisti che - fuori dal Cairo, dove sono più forti - immediatamente hanno scagliato come rappresaglia la propria ira contro le chiese e le case dei cristiani. Obiettivi annunciati che l'esercito egiziano si è per l'ennesima volta dimostrato incapace (o non così interessato) a proteggere.
Due giorni dopo l’esplosione di violenza di mercoledì, per le strade del Cairo la situazione pare tutt’altro che destinata a calmarsi: i Fratelli Musulmani hanno indetto per oggi – 16 agosto – il “venerdì dell’ira” e invitano tutti a riversarsi nelle vie della capitale egiziana dopo la preghiera in moschea. Intanto cresce anche la conta degli edifici cristiani devastati dalla Fratellanza nel resto dell’Egitto. Testimonianze che arrivano dal Paese citano almeno 30 chiese (copte, cattoliche, ortodosse e protestanti) date alle fiamme, ma il vescovo Angaelos, egiziano che guida la Chiesa copta nel Regno Unito, parla addirittura di 52 edifici di culto attaccati in 24 ore. Presi di mira anche case, scuole, monasteri e negozi gestiti dai cristiani, da Suez a Minya, da Sohag ad Assiut.
Negli Stati Uniti sono stati abortiti più di 54 milioni di bambini dal 1974 ad oggi. Il che significa che ne vengono uccisi 3.300 al giorno. 137 ogni ora. Ci sono cliniche private specializzate in aborti che possono contare un giro di affari miliardario. Nel 2013 la realtà nascosta all’interno di queste strutture è emersa in tutta la sua atrocità con il processo al medico abortista Kermit Gosnell, che ha ucciso con metodi raccapriccianti centinaia di bambini, fra cui alcuni nati vivi, infrangendo le leggi. Sono poi emersi altri casi, documentati da video e testimonianze, a conferma del fatto che quanto avveniva nella clinica di Gosnell è la normalità.
“Uno può decidere di andare a farsi una vacanza in un albergo a Dubai in una camera luxury che comprende campo da tennis in erba, piscina olimpionica con trampolino, pista da go kart, tutto quanto in camera, ovviamente vista mare, al costo di 12.000 euro a notte, extra esclusi, e nessuno ti dice niente”. Invece, se vai al Meeting di Rimini, tutti ti chiedono “perché?”. Persino “mia madre me lo ha chiesto”. Scrive così oggi su Avvenire Giacomo Poretti, il celebre comico del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, spiegando la sua partecipazione alla kermesse riminese, cui parteciperà per presentare il suo libro Alto come un vaso di gerani .
In un messaggio, il patriarca Ibrahim Isaac ha esortato a "confidare nell'onnipotenza dell'amore di Dio". Ha poi invocato la concordia e la riconciliazione per il Paese e chiesto la guarigione dei feriti.
Nel cenacolo, i dodici apostoli e gli altri discepoli perseveravano lieti aspettando l'adempimento della pro­messa del Signore, confermata dalla grande Regina del cie­lo lì presente, di mandare lo Spirito consolatore che avreb­be insegnato e chiarificato loro quanto avevano ascoltato dal Maestro. Saldamente uniti nella carità, in quei giorni nessuno ebbe pensieri, sentimenti o gesti in contrasto con gli altri: erano tutti un cuor solo ed un'anima sola nel giu­dicare e nell'operare. Tra questi nuovi figli della Chiesa non si manifestò un minimo principio o segno di discordia, neppure quando ebbe luogo l'elezione di san Mattia. In oc­casioni simili la diversità dei pareri può muovere la vo­lontà in modo da creare dissapori anche tra persone in grande armonia, perché ciascuno è intento a seguire il pro­prio punto di vista e non ad accogliere l'opinione altrui. In quella santa riunione invece non si infiltrò divisione, poi­ché i presenti furono corroborati dalla preghiera, dal di­giuno e dall'attesa concorde della visita dello Spirito San­to, il quale non dimora nei cuori in conflitto. Per cono­scere quanto la comunione che li animava fosse forte e po­tente, tale non solo da renderli idonei a ricevere il Para­clito, ma anche da vincere e mettere in fuga i demoni, av­verto che questi ultimi dall'inferno, dove stavano sprofon­dati fin dal momento della morte di Gesù, si sentirono col­piti da una nuova oppressione e furono presi da terrore per le virtù di coloro che erano nel cenacolo. Essi ignora­vano di che cosa si trattasse, ma comprendevano che era lì la fonte della forza sconosciuta che li abbatteva. Intui­vano che il loro impero stava per andare in rovina proprio a causa di ciò che i discepoli di Cristo cominciavano ad operare nel mondo con la parola e con l'esempio.
I Salesiani di tutto il mondo, in questo 16 agosto, celebrano il 198.mo anniversario della nascita di Don Bosco, fondatore della Congregazione (16 agosto 1815-31 gennaio 1888). Per l’occasione, alle ore 11.00, il Rettor Maggiore, don Pascual Chávez Villanueva, celebrerà una Santa Messa sul Piazzale della basilica Don Bosco al Colle Don Bosco, vicino Asti. Non solo: domani sarà celebrato anche il passaggio dal secondo al terzo anno del cammino di preparazione al bicentenario della nascita del Santo torinese ed avrà inizio quindi un anno dedicato alla riscoperta e approfondimento della sua spiritualità. Iniziato il 16 agosto 2011, il triennio di preparazione si pone l’obiettivo di divulgare la vita e l’opera del Santo e di testimoniare l’attualità del suo apostolato per la comunità credente di oggi.
Il governo britannico deve fare di più per affrontare e cercare di combattere lo “scandalo” della povertà: è quanto chiede, in una nota, la Caritas locale (Csan), invitando le istituzioni a guardare soprattutto al mondo del lavoro. Gli ultimi dati sulla disoccupazione nel Regno Unito sono positivi, perché dicono che tra l’aprile ed il giugno di quest’anno i senza-lavoro sono scesi di 4mila unità, ma la Caritas sottolinea che questo non basta.
L’ultima sul matrimonio? Viene dal Washington Post. Il 7 agosto Paul Rampell, avvocato di Palm Beach, ha scritto che secondo lui le coppie del XXI secolo dovrebbero firmare una carta con su scritto “wedlease”, leasing matrimoniale, invece di impegnarsi “finché morte non ci separi”.
Consiglio di nuovo a quelli che leggeranno questa Storia di non meravigliarsi delle vicende nascoste di Ma­ria santissima in essa contenute e di non ritenerle incre­dibili per il solo fatto che il mondo le abbia finora igno­rate. Anche se la Chiesa fino ad oggi non ha avuto notizie autentiche delle opere straordinarie da lei compiute dopo che suo Figlio fu salito al Padre, noi non possiamo nega­re che queste dovettero essere molte e grandiose, essendo ella maestra, custode e madre della legge evangelica che si stava diffondendo sotto la sua protezione. E se l'Altissimo la rinnovò per tale ministero e a suo favore manifestò la sua onnipotenza, allora nessun beneficio, seppur enorme, può essere negato a colei che fu unica e singolare tra le creature ove non sia in contrasto con le verità cattoliche. La Regina rimase tre giorni nelle altezze contem­plando Dio e poi tornò sulla terra il giorno corrisponden­te alla domenica dopo l'ascensione, chiamata "infra otta­va" della festa. Per altri tre giorni lo splendore con cui era venuta da lassù rifulse in lei, e poi a poco a poco si atte­nuò. Solo san Giovanni fu iniziato al mistero perché non sembrava opportuno svelarlo agli altri apostoli, non es­sendo essi ancora in grado di recepirlo; sebbene ella fosse con loro, la luce che irradiava venne celata dal Signore, giacché lo stesso Evangelista, a cui fu concesso di poterla guardare, cadde prostrato al suolo, nonostante fosse so­stenuto da una grazia speciale. Né d'altronde conveniva che fosse privata subito e in una volta sola degli effetti este­riori ed interiori ricevuti nell'empireo. Meglio se sua Mae­stà, nella sua infinita sapienza, li avesse temperati piano piano, fintanto che ella fosse tornata allo stato visibile più comune e avesse potuto conversare con gli Undici e con gli altri fedeli.
Prima della Messa a Castel Gandolfo, Papa Francesco, ha incontrato le Clarisse del Monastero di clausura di Albano, ad un mese dalla sua prima visita in questo istituto. L’incontro è durato circa tre quarti d’ora. Sergio Centofanti ha intervistato la Madre abbadessa, Maria Assunta Fuoco, e la Madre vicaria, suor Maria Concetta Sfregola.
Il 13 ottobre, Papa Francesco consacrerà il mondo al Cuore Immacolato di Maria,ai piedi della Statua della Madonna di Fatima. In risposta al desiderio del Santo Padre - si legge sul sito ufficiale del Santuario - l'Immagine di Nostra Signora del Rosario di Fatima, che si venera nella Cappellina delle Apparizioni, sarà a Roma il 12 e 13 ottobre in occasione della Giornata mariana promossa dal Pontificio Consiglio per la Promozione della nuova Evangelizzazione.
Correva l’anno 1854, il giorno era il 18 settembre. Il «Giornale di Roma», organo ufficiale dello Stato Pontificio, pubblicava l’annuncio di papa Pio IX che ogni fedele romano, durante quei giorni in cui regnava l’angoscia dovuta a un’epidemia di colera diffusasi in città, attendeva con concitazione. L’attesa si placò alla lettura della concessione da parte del Santo Padre di un’indulgenza di sette anni per chi avesse visitato la chiesa di San Rocco, e plenaria per chi l’avesse visitata per sette volte.
Secondo padre Ambrosio, studioso cristiano dell'islam mistico, la situazione politica turca è complessa e delicata, spesso erroneamente ricondotta alla contrapposizione tra laici e conservatori.
Maria è l’immagine della storia di salvezza che Dio ha preparato per ogni uomo, lo specchio fedele di quello che ci accade ogni giorno: in noi è già seminato ed è vivo il miracolo della vita eterna, ma le nostre forze non hanno ancora potuto darlo alla luce. Intuiamo d’essere fatti per qualcosa che non si corrompa, che non resti impigliato nei ricordi e nei rimpianti.Ma, come per Elisabetta,abbiamo bisogno d'una visita che ci “colmi di Spirito Santo”,perché il miracolo di Grazia “sussulti nel grembo”, e lo prepari a nascere.Abbiamo bisogno di Maria.
L'atto è collegato allo sgombero dei sit-in islamisti da parte della polizia. Al momento non vi sono dati su eventuali morti o feriti. P. Rafic Greiche, portavoce della Chiesa cattolica egiziana, parla di almeno sette chiese cattoliche attaccate e altre 15 fra copte ortodosse e protestanti.
Francesco celebra la messa a Castel Gandolfo. L'Assunzione, "cantico di pazienza e di vittoria, di lotta e di gioia". La lotta quotidiana della Chiesa e di ogni cristiano contro "le forze del male". "Maria ci accompagna, lotta con noi, sostiene i cristiani nel combattimento contro le forze del male".
Dice l'Evangelista: Mi mostrò la città santa, Gerusa­lemme - la beatissima Vergine -, che scendeva dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio. Il suo splendore è simi­le a quello di una gemma preziosissima, come pietra di dia­spro cristallino. Fin dal primo istante in cui Maria ricevet­te l'esistenza, la sua anima, partecipando pienamente della divinità, fu ripiena e inondata di grazia come mai fu con­cesso ad alcuna altra creatura. Ella soltanto era l'aurora chiarissima che partecipava dello splendore del sole, Gesù Cristo, uomo e vero Dio che da lei sarebbe nato. Questa meravigliosa luminosità andò crescendo sempre più, finché raggiunse l'apice: la Madre fu assisa, alla destra del Figlio, sul trono della santissima Trinità, vestita con abiti vario­pinti e adorna di ogni genere di doni, virtù, meriti e glo­ria. Quando io la vidi in quello splendore inaccessibile, mi sembrò che non avesse altra lucentezza che quella del Si­gnore stesso, che dal suo essere immutabile, quale una fon­te, si riversava in lei come in un canale. Per mezzo dell'u­manità del suo Unigenito risultavano in loro una sola e me­desima luce, una sola e medesima chiarezza, in grado di­verso, ma identiche quanto alla sostanza, tali che non era­no presenti in nessun altro dei beati né in tutti sommati insieme. La Vergine per la sua varietà somigliava al dia­spro, per il valore dei suoi meriti era veramente preziosa, per la sua bellezza era paragonabile al cristallo puro, tra­sparente, penetrato dai raggi e munito dello stesso fulgore.
Non c’è pace per la Chiesa cattolica in Slovenia. Dopo la destituzione nel 2012 dell’allora arcivescovo di Lubiana, Mons. Alojz Uran, a causa di una sua presunta paternità, e i sospetti della medesima natura sul cardinale sloveno Franc Rodé, caduti dopo un esame del DNA negativo, pochi giorni fa è toccato al successore di Uran, mons. Anton Stres, e all’arcivescovo di Maribor, mons. Marjan Turnšek, dare le dimissioni per evitare provvedimenti più severi da parte della Santa Sede. Queste dimissioni rappresentano l’ennesimo strascico del gravissimo scandalo finanziario che ha coinvolto la piccola Arcidiocesi di Maribor (situata nel nord-est della Slovenia al confine con la Croazia e l’Ungheria, circa 350.000 fedeli) in bancarotta con un buco di circa 800 milioni di Euro.
Lo scorso gennaio, quando Cameron spingeva l’acceleratore per l’approvazione della legge sul matrimonio gay, l’ex Arcivescovo di Canterbury barone Lord Carey of Clifton, denunciò il rischio per la Chiesa d’Inghilterra di vedersi costretta a celebrare le nozze di coppie dello stesso sesso. Per avvalorare le perplessità di ordine giuridico, lo stesso Arcivescovo inviò al governo un corposo parere legale dell’autorevole avvocato Aidan O’Neill QC. La replica del governo fu che il disegno di legge avrebbe previsto una disposizione di salvaguardia per tutelare la libertà di credo religioso, esentando espressamente le Chiese dall’obbligo di celebrare i matrimoni omosessuali. Con questa disposizione non si sarebbero corsi rischi di azioni legali. Parola dello stesso Cameron.
Pubblichiamo la quarta puntata di “Miserere”, la serie realizzata da Franco Molon e dedicata ai cristiani perseguitati. Dopo i racconti di Megapura, di Homs, di Asomatos e del Regno Unito, ecco una storia ambientata a Seekaew, provincia di Savannakhet, Laos.
L’arcivescovo di Bombay e consigliere di Papa Francesco racconta di Mary Wagner, detenuta per essere entrata nelle cliniche abortive di Toronto per parlare con le donne: «Avesse salvato una sola una vita, ne sarebbe valsa la pena»
"Siamo a Casere, un paesino nell’alta valle Aurina, e non ero mai stato a Messa in un’ospizio, seduto in mezzo a tante persone anziane in condizioni di salute piuttosto precarie. Ognuno di loro era lì per motivi diversi: chi non aveva figli o non era più in grado di stare da solo in casa e non poteva vivere con i propri cari. Chi invece godeva di una pensione talmente bassa da non potersi permettere una badante. Tutti avevano lo sguardo e l’espressione particolarmente seria, sembrava stessero aspettando il giorno e l’ora in cui Nostro Signore li avrebbe chiamati. Nessuna prospettiva, nessun progetto, nessuna ambizione o preoccupazione sulle prossime vacanze o su quale sarà il prossimo partito che vincerà le elezioni."
Sarà stato pure un toscanaccio di quelli burberi e lamentosi, ma Gino Bartali, il grande campione italiano di ciclismo, non ha esitato nemmeno un secondo a rischiare la proprio vita pur di salvare quella di centinaia di ebrei durante gli anni tragici della Shoah. Addirittura, negli anni 1943-44, nel corso degli allenamenti in Toscana, Umbria e Emilia Romagna, Bartali nascondeva nella canna della bicicletta documenti falsi per aiutare i perseguitati a fuggire dall’orrore nazista. Secondo le ricostruzioni storiche, i documenti venivano stampati ad Assisi, nella tipografia di Luigi e Trento Brizi, per poi essere trasportati di nascosto dal ciclista, nelle sue regolari staffette, insieme alle foto per le carte d'identità.
Per gli storici è una delle diciotto più importanti battaglie nella storia del mondo. Per l’Europa cristiana è la battaglia la cui importanza è paragonabile soltanto alle vittorie contro i musulmani a Lepanto (1571) e a Vienna (1583) che salvarono il nostro continente dall’invasione musulmana. Stiamo parlando della battaglia di Varsavia nella guerra tra la Polonia e la Russia bolscevica nell’anno 1920, il cui 73° anniversario si celebra il 15 agosto. Tenendo conto della superiorità numerica dell’esercito russo, forte della sua invincibilità, la vittoria dei polacchi sull’Armata Rossa sembrava impossibile perciò è passata alla storia come “il miracolo della Vistola” (un termine molto caro a Giovanni Paolo II).
Molti organi di informazione [1] hanno dato notevole risonanza ad una notizia divulgata dal “Sunday Times” [2] nei giorni scorsi. La notizia riferisce di una innovativa indagine diagnostica che, mediante le analisi effettate da un laser su alcune cellule, può quantificare lo stato di salute, prevedere malattie gravi e addirittura la data della morte, tanto che l’indagine è stata chiamata “death test”, ovvero il “test della morte”.
Il Papa invita i calciatori delle nazionali di Italia ed Argentina a vivere la professione con lo spirito degli "amateur", perché il calcio costruisce il bene comune a partire dai valori "della gratuità, del cameratismo e della bellezza",
All'eccelsa dignità di figlio della Vergine che il no­stro Salvatore aveva conferito dalla croce a Giovanni, pre­scelto in maniera singolare come oggetto del suo divino af­fetto, era conseguente che questi fosse segretario degli inef­fabili segreti di lei, nascosti agli altri fedeli. Quindi, gliene furono rivelati molti di quelli precedenti e fu reso quasi te­stimone oculare di ciò che accadde nel giorno dell'ascen­sione, poiché a questa santa aquila fu concesso di vedere salire Gesù con luce sette volte maggiore e la luna Maria, splendente come il Sole per la sua somiglianza con lui, co­me dichiara Isaia. Il fortunatissimo Evangelista la con­templò innalzarsi e stare alla destra dell'Unigenito. Allo stesso modo la osservò discendere, con enorme meraviglia perché conobbe come tornasse trasformata dall'incompa­rabile gloria che aveva ricevuto nell'empireo con rinnova­ti influssi di Dio e la partecipazione dei suoi attributi. Il Signore aveva già promesso agli apostoli che non sarebbe partito per il cielo senza avere stabilito con sua Madre che ella restasse per consolarli e istruirli. Il discepolo predilet­to, però, per la felicità e lo stupore di fissarla accanto a Cristo, se ne dimenticò per qualche istante e addirittura temette o sospettò che sarebbe rimasta in tale stato beato; perciò, in mezzo alla gioia che sentiva, soffrì deliqui di amore che lo afflissero molto, fino a quando non si rammentò delle parole del suo Maestro e non scorse che ella veniva sulla terra.
Carissimi,
ecco le parole di Ivan sull'apparizione da lui avuta stasera, 12 Agosto 2013, alla Croce blu alle ore 22:00:
«Vorrei descrivervi l'incontro di stasera insieme alla Madonna e dirvi ciò che è più importante. È sempre difficile descrivere a parole l'incontro con la Madonna ed è difficile trovare le parole giuste per poter dire tutto con esse. Perciò utilizzo queste parole che io ho per descrivervelo brevemente.
Anche stasera la Madonna è venuta a noi molto gioiosa e felice e all'inizio ci ha salutato tutti col suo materno saluto: "Sia lodato Gesù, cari figli miei!".
Poi ha steso le mani qui su tutti noi e ha pregato per un tempo prolungato. Poi ha pregato in particolare qui su voi malati presenti. Poi ci ha benedetto tutti con la sua benedizione materna ed ha anche benedetto tutto ciò che avete portato perché fosse benedetto. Poi la Madonna stasera ha continuato a pregare in particolare per un tempo prolungato per la pace nel mondo e per la pace nelle famiglie. Poi io ho raccomandato tutti voi, tutti i vostri bisogni, le vostre intenzioni, le vostre famiglie ed in particolare tutti voi malati presenti.
Poi la Madonna ha continuato a pregare particolarmente per la pace e poi se n'è andata in preghiera nel segno della luce e della croce col saluto: "Andate in pace cari figli miei!".
Ecco questo è ciò che è più importante dell'incontro di stasera. Stasera non c'è stato un messaggio particolare, la Madonna ha pregato per un tempo lungo particolarmente per la pace nelle famiglie e per la pace nel mondo».
E’ partita a fine luglio l’offensiva delle Nazioni Unite in tema di diritti delle persone Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transessuali). «Free & Equal» («Liberi e uguali») è una campagna pubblica che ha come scopo principale il contrasto di omofobia e transfobia. Alla base dell’impegno dell’Ufficio Onu per i diritti umani c’è l’ ideologia del gender: non a caso, nel documento di 64 pagine che costituisce il vademecum per la campagna, intitolato «Born free and equal», già nel sottotitolo di parla di identità di genere e orientamento sessuale. L’ambizione è quella di condurre una vera e propria campagna educativa prima ancora che politica, come ha affermato Navi Pillay, l’altro commissario Onu per i diritti umani. Ma, inevitabilmente, all’aspetto culturale si associano indicazioni di tipo legale: tra gli strumenti necessari per la lotta alla discriminazione, secondo quanto si afferma nel documento delle Nazioni Unite, ci sarebbe il riconoscimento da parte degli Stati delle coppie dello stesso sesso. La parola «matrimonio» non viene mai usata – ed anzi si sottolinea come il diritto internazionale nell’ambito dei diritti umani non renda obbligatorio varare leggi relative al matrimonio omosessuale – ma contemporaneamente si invita a riservare alle coppie dello stesso sesso il trattamento garantito alle coppie eterosessuali conviventi, attraverso una forma di riconoscimento legale.
Il 12 agosto è stato reso pubblico il messaggio, formalmente datato 6 agosto, che Papa Francesco ha trasmesso ai partecipanti alla Settimana Nazionale della Famiglia, organizzata dalla Commissione Episcopale Pastorale per la Vita e la Famiglia della Conferenza Episcopale Brasiliana e che si tiene dall'11 al 17 agosto con iniziative in tutte le diocesi brasiliane. Come sempre, è importante il contesto in cui si colloca il messaggio pontificio.
Bisogna davvero avere un senso dell’umorismo molto spiccato per concepire una lettera come quella scritta da 26 deputati del Partito Democratico e di Scelta Civica e pubblicata da Avvenire il 9 agosto con il titolo “Omofobia, il lavoro fatto e quel che resta da fare” (la lettera ancora campeggia nella Home page del quotidiano). E soprattutto bisogna contare molto sull’ignoranza di chi legge che, non avendo seguito i lavori parlamentari, è portato a prendere per buono ciò che così autorevolmente viene presentato.
Il quotidiano vaticano demolisce Inferno: pare tratto da un sito stile tripadvisor. Imprecisioni, assurdità, comici strafalcioni. E una certa simpatia per le tesi transumaniste e malthusiane già smentite dalla storia. Pronto per il cinema.
Comincerà nel 2015 la pratica per il processo di beatificazione della brasiliana Zilda Arns, una delle icone mondiali della difesa della vita, un medico che ha letteralmente salvato tantissime mamme e bambini. La notizia è stata data dalla Conferenza episcopale del Brasile con una nota inviata all’agenzia Fides l’8 di agosto. E secondo il vaticanista della Stampa, Giacomo Galeazzi, sarebbe già giunto anche il consenso da parte di papa Francesco.
Intervista a Raffaella Zardoni, curatrice della mostra dedicata al misterioso velo ritrovato in Abruzzo, al centro di leggende, miracoli e ora di ipotesi storiche coraggiose. Anche Benedetto XVI volle vederlo
Sulle t-shirt fuxia di una sessantina di giovani provenienti da ogni parte d’Italia e persino dalla Spagna c’è scritto Soul Rescue (Salvezza delle anime). Il 13 agosto percorreranno dalle ore 17 chilometri della riviera termolese per offrire ai bagnanti un’insolita proposta: «Vuoi farti bello dentro? Se vuoi c’è la possibilità di vivere una bella confessione». La proposta ha dell’incredibile, ma questi giovani credenti, molti appena tornati dall’incontro con Papa Francesco a Rio, non sono nuovi in imprese di questo tipo.
Dopo le fortunate esperienze passate, la Comunità Pastorale Riccione Mare, in collaborazione con la Comunità Nuovi Orizzonti e le Sentinelle del Mattino di Pasqua, torna a riproporre per le spiagge di Riccione la missione di evangelizzazione “Chi Ha Sete Venga a Me”.
Padre Paolo Dall'Oglio è stato ucciso. Questa la triste notizia che appariva, stamane, sul sito arabo "Zaman Alwasl". Tuttavia, padre Ciro Benedettini, vicedirettore della Sala Stampa vaticana, ha affermato a riguardo: "Nessuna conferma. Stiamo ancora valutando le informazioni”. La Santa Sede, ha aggiunto, monitora la situazione tramite i canali della Nunziatura di Damasco e della Curia generalizia dei Gesuiti.
In una realtà influenzata dall’epoca sovietica, dove il 40% della popolazione si dichiara atea, le persone “in modo naturale” cercano Dio. Il racconto di sr. Sandra Garay, argentina, che conferma “il nuovo inizio” del cammino pastorale. L’Anno della Fede “fonte di rinnovata speranza”.
Se a un qualsiasi cittadino padovano o anche ad un quisque de populo mediamente appassionato di viaggi, cultura, storia, attualità, si chiedesse per che cosa è principalmente conosciuta Padova, le risposte potrebbero essere ben variegate ma la maggior parte, indicativamente, porterebbero ad emergere alcuni caratteristici elementi: la prestigiosa e antica Università (“padovani gran dottori”), la giottesca Cappella degli Scrovegni, il Prato della Valle (una delle più grandi piazze d’Europa), la Basilica di Sant’Antonio di Padova (per tutti “il Santo”), e l’immancabile aperitivo “spritz”.
Ho terminato la seconda parte di questa Storia lasciando la nostra grande Regina nel cenacolo e al tempo stesso alla destra del suo unigenito e Dio immenso. Era presente in entrambi i luoghi per il miracolo di cui ho parlato, concessole dal braccio onnipotente, dato che sua Maestà, per rendere più mirabile la propria ascensione, la condusse con sé allo scopo di darle il possesso degli ineffabili premi che ella aveva guadagnato fino ad allora e di assegnarle la sede che, per essi e per gli altri che si sarebbe ancora procurata, teneva preparata per lei da sempre. Ho detto anche che le fu fatto decidere liberamente se tornare a consolare e rinsaldare i primi credenti oppure rimanere in quello stato felicissimo senza privarsi di quanto le era stato elargito. La volontà delle tre Persone divine, benché sotto questa condizione, era incline per il loro affetto verso di lei a tenerla in tale abisso di gloria e a non rimandarla fra gli esuli discendenti di Eva. Da una parte sembra che ciò fosse richiesto dalla giustizia, poiché 1'umanità era già stata riscattata con la passione di Gesù ed ella aveva cooperato con ogni pienezza e perfezione. La morte non aveva più alcun diritto su di lei, non solo per come ne aveva provato i dolori al momento di quella del Redentore, ma anche perché non era mai stata debitrice né ad essa, né al demonio, né al peccato, per cui la legge stabilita per la posterità di Adamo non la riguardava. Il sommo sovrano desiderava che non decedesse quaggiù colei che non aveva commesso niente per meritarlo, e passasse con un altro transito dalla condizione di viatrice e mortale a quella di beata e immortale; del resto, poteva trasferirla facilmente dall'una all'altra anche lì.
Durante questa esperienza, un giorno, mentre pigramente sedevo in casa, mi furono rivolte queste parole: «Chi ti parla è san Bartolomeo, che fu scuoiato», e lodava molto se stesso e me e diceva che quel giorno era la sua festa. Egli mi riempì l’anima di tristezza e divagazione, e uscii dalla preghiera e non potei più raccogliermi. Poi mi accorsi che aveva mentito, perché quel giorno non era la festa sua, ma di santa Chiara. La tristezza e la divagazione durarono dieci giorni, fino all’ottava di santa Maria di agosto, quando andai ad Assisi.
E’ ormai la mania dei media: attribuire a papa Francesco idee opposte a quelle di Benedetto XVI, soprattutto sui temi più cari al mainstream giornalistico, cioè gay, donne, Chiesa, ambiente, capitalismo, povertà. Lo si è visto dopo la famosa conferenza stampa sull’aereo. Il salotto radical-chic è così convinto che Francesco stia rovesciando l’insegnamento del predecessore che ieri perfino uno che non sa nulla di cristianesimo – come Claudio Sabelli Fioretti – su un magazine di “Repubblica” lo rappresentava come “uno straordinario folle che potrà finalmente mettere in crisi la Chiesa”. Visto l’andazzo, al di qua e al di là dell’Atlantico, Pat Archbold nel suo blog, sul sito americano del “National Catholic Register”, si è divertito a farsi beffe del pigro conformismo liberal, secondo cui Francesco dice il contrario di Ratzinger.
Sul tavolo del governatore della California c’è una proposta di legge per permettere agli alunni delle scuole pubbliche dello stato di usare indifferentemente il bagno delle femmine o quello dei maschi, a seconda di ciò che i ragazzini stessi ritengano più corrispondente alla propria “identità di genere”. Stesso discorso per le attività sportive che, secondo il “bill” californiano, dovrebbero poter essere scelte dagli alunni indipendentemente dalle proprie caratteristiche anatomiche. Così i maschietti, se lo vorranno, potranno fare le ragazze pon pon, e sarà tutta concorrenza in meno per le femminucce che vorranno conquistarsi spazio nella squadra di football.
Il Forum Associazioni familiari e le Famiglie numerose: la nuova imposta colpirà i nuclei più larghi e più poveri. È così a Bari e in molte altre città italiane
La famiglia di Kenneth Bae, noto anche come Pae Jun-ho, sostiene che egli sia ricoverato in un ospedale nei pressi della capitale nordcoreana. Condannato a 15 anni di lager, non sarebbe più in grado di lavorare: “Ha 45 anni, il diabete e una malformazione cardiaca. Siamo preoccupatissimi”.
Giunse l'ora felicissima in cui il Figlio, che nell'incarnazione si era allontanato dal cielo, doveva tornarvi per virtù propria e sedersi alla destra dell'eterno Padre, come gli toccava di diritto in quanto suo erede, generato della sua stessa sostanza e uguale a lui nella natura e nella gloria infinita. Si innalzò tanto perché prima era disceso quaggiù, come dice l'Apostolo. Aveva adempiuto pienamente quello che era stato scritto del suo avvento nel mondo, della sua vita e morte e della redenzione, e come Signore di tutto era penetrato fino al centro della terra. Pose il sigillo ai suoi misteri con questo della sua ascensione, nel quale promise lo Spirito, che non sarebbe venuto se prima egli non fosse salito all'empireo, da dove insieme con il Padre lo avrebbe inviato alla sua Chiesa. Per celebrare quel giorno tanto festoso e sublime, designò come testimoni speciali le centoventi persone alle quali aveva parlato nel cenacolo: Maria beatissima, gli Undici, i settantadue discepoli, Maria di Màgdala, Marta e Lazzaro, fratello di entrambe, le altre Marie e alcuni fedeli, uomini e donne, fino al compimento del suddetto numero.
Era la prima volta che mi capitava di assistere ad una “lezione magistrale”, senza che alcuno sviluppasse, dinnanzi all’usuale numerosa platea, l’ordinaria forbita comunicazione. Il contesto non era l’aula di una qualsiasi università, ma di una ben organizzata parrocchia nell’hinterland di Lamezia Terme. I tanti convenuti, come succede da trent’anni ogni mercoledì, stimolati da Mons. Costantino Di Bruno, teologo e assistente centrale del Movimento Apostolico, ci soffermavamo a turno a riflettere sul rapporto stretto e unico che un credente ha di solito con la Vergine Maria.
È un caldo mezzogiorno di mercoledì 7 agosto. Il cellulare di Michele Ferri, 40 anni, fratello di Andrea, il titolare di alcuni impianti di benzina ucciso due mesi fa da un dipendente e un suo complice, inizia a vibrare. Sul display un anonimo “Sconosciuto”. L’uomo, incuriosito, risponde: “Pronto?”. “Ciao Michele, sono Papa Francesco” si sente dall’altro capo del telefono.
Può la vita essere straordinaria anche se racchiusa nella normalità di una famiglia milanese come tante altre, composta da una casalinga che sogna un’esistenza borghese e il “principe azzurro”, ma finisce per sposare un consulente aziendale, da cui avrà tre figli? Per Marcella Manghi Catania sì. È la storia raccontata nel suo “Qualcosa di diverso” (edizioni Ares, 200 pagine, 13,90 euro).
Paul Bhatti, ex ministro dell’Armonia nazionale e degli Affari delle minoranze e medico, è il fratello maggiore di Shahbaz Bhatti, il politico e ministro cattolico pakistano ucciso dagli estremisti islamici nel marzo del 2011 a Islamabad per la sua azione in difesa delle minoranze religiose. Paul, che è stato invitato a rendere la sua testimonianza alla Giornata dei Movimenti il 19 maggio scorso a Roma, sarà ospite per la seconda volta del Meeting per l’Amicizia fra i popoli alla fine di agosto. Qui anticipa i temi che tratterà nel corso dell’appuntamento riminese.
750 anni fa di questi giorni si verificava a Bolsena, in provincia di Viterbo, un grande prodigio che viene ricordato con il nome di “miracolo eucaristico di Bolsena”. Un sacerdote, mentre celebrava la Messa, ebbe dei dubbi sulla reale presenza di Cristo nell’Ostia Consacrata e in quel momento l’Ostia cominciò a versare sangue, confermando prodigiosamente la presenza reale di Cristo nel pane eucaristico.
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, si è detto «profondamente preoccupato» per la situazione di instabilità in Egitto e ha lanciato un appello ai leader «per evitare azioni e parole che possono essere interpretate come provocazioni». Intanto, è allarme anche per la comunità cristiana, il 10 per cento della popolazione, verso la quale si moltiplicano gli episodi di discriminazione. Michele Raviart ne ha parlato con Marta Petrosillo, portavoce di Aiuto alla Chiesa che soffre: «La comunità cristiana in Egitto oggi è davvero molto preoccupata perché temeva – e purtroppo gli episodi lo confermano – di divenire il “capro espiatorio” del nervosismo e del desiderio di vendetta dei Fratelli Musulmani. Nei giorni delle proteste in Egitto tantissimi cristiani hanno detto: “Abbiamo paura perché adesso non sappiamo cosa potrà succederci”».
All’Angelus, il pontefice commenta le parole di Luca: Gesù cammina con i suoi discepoli verso la sua Pasqua, e nel cammino li educa parlando di quello che porta nel cuore. “Questo Vangelo vuole dirci che il cristiano è uno che porta dentro di sé un desiderio grande, profondo: quello di incontrarsi con il suo Signore insieme ai fratelli, ai compagni di strada”. Dopo la preghiera, un saluto ai musulmani che festeggiano la fine del Ramadan.
In tutto il corso di questa Storia l'abbondanza e la grandezza degli arcani mi hanno resa povera di termini. Ciò che perviene all'intelletto nella luce superna è molto, ciò che si può giungere a spiegare è poco; a causa di questa sproporzione, ho sempre sentito forte violenza, perché l'intelligenza è feconda e l'espressione sterile, per cui il parto delle parole non corrisponde alla pienezza del concetto. Resto sempre diffidente verso i vocaboli che scelgo e scarsamente soddisfatta di quello che dico, perché tutto è meno, e io non posso supplire a questa mancanza né riempire il vuoto che rimane tra il parlare e l'intendere. Ora mi trovo appunto in questa condizione nel dover esporre quanto mi è stato palesato dei profondi misteri che per la purissima Madre ebbero luogo nei quaranta giorni che precedettero l'ascensione del suo Figlio e nostro redentore. Lo stato in cui il potere celeste la pose dopo la passione e la risurrezione fu nuovo e più elevato, gli atti furono più sublimi, le grazie adeguate alla sua eminentissima perfezione e alla nascosta volontà di colui che le elargiva, perché questa era la regola con la quale le misurava. Se dovessi scrivere tutto quello che mi è stato manifestato, sarebbe necessario prolungare molto la narrazione e moltiplicare il numero dei libri; tuttavia, da ciò che affermerò si potrà intuire qualcosa di segreti così divini per l'esaltazione di questa eccelsa Signora.
Secondo uno studio del Centro studi e ricerche socio-economiche della Link Campus University di Roma, in Italia i suicidi legati alla crisi economica dal 2012 a oggi sono 165, di cui 76 nel solo primo semestre del 2013. Più alto il numero dei suicidi tra gli imprenditori che tra i disoccupati. L’età media pare abbassarsi, tra i 35 e i 44 anni, anche se la percentuale più alta riguarda le fasce 44-54 e 55-64. Geograficamente parlando, la zona di maggiore incidenza è il Nord-Est, Veneto in testa. Sì, il mitico Nord-Est italiano che era tra le regioni più ricche d’Europa, se non la più ricca ed economicamente vivace.
In Polonia c'è un piccolo paese sconosciuto al mondo, ma che i polacchi conoscono molto bene. Si chiama Manieczki, e tutti i polacchi, almeno quelli sopra una certa età, lo conoscono bene per averlo visto in televisione migliaia di volte durante il regime comunista. Ogni volta che la televisione di stato parlava degli splendidi successi ottenuti dal piano agricolo quinquennale, ogni volta che cantava le lodi del sistema dei ko?choz (cooperative agricole collettivistiche), le immagini trasmesse erano quelle di Manieczki.
Il 9 agosto diversi organi di stampa italiani hanno dato notizia della lettera che, a nome di Papa Francesco, il cardinale Bertone ha inviato all'organizzazione cattolica statunitense dei Cavalieri di Colombo, riunita dal 6 all'8 agosto a San Antonio, in Texas, per il suo 131° convegno nazionale. La nostra stampa ha sottolineato le espressioni molto chiare della lettera in tema di vita e di famiglia, ma non le ha sempre collocate nel contesto specifico.
Poteva mancare al Cairo la “marcia del milione” nel venerdì che è pure il secondo giorno dell'Eid, la festa che chiude il mese di Ramadan? Ovviamente no. E così anche ieri in Egitto è andata in scena l'ennesima protesta dei sostenitori del deposto presidente Mohammed Morsi, accampati nelle due piazze di Rabaa e di Nahda. Nuova replica di un copione che va avanti ormai da sei settimane.
Il prossimo 13 ottobre, in una cerimonia presieduta dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le cause dei santi e rappresentante di papa Francesco per questa occasione, saranno beatificati a Tarragona 522 martiri della guerra civile spagnola, fra i quali figurano molti religiosi ma anche diversi laici, persone comuni che diedero la vita per non dover rinnegare la propria fede. Si tratta, per la Conferenza episcopale spagnola, di uno degli eventi principali dell’Anno della fede. Nei giorni scorsi monsignor Vicente Cárcel Ortí, storico e autore di diversi libri sui cattolici spagnoli perseguitati dai repubblicani negli anni Trenta, ha spiegato in un’intervista a tempi.it l’importanza di questo evento per la Chiesa. Questo articolo è il terzo della serie dedicata ai martiri laici che saranno beatificati a ottobre (leggi anche le storie di José María Poyatos Ruiz, di Sebastián Llorens Telarroja e di Lucrecia García Solanas).
Comincerà tra una settimana la XXXIV edizione del Meeting di Rimini, che quest’anno si svolgerà dal 18 al 24 agosto. Pubblichiamo l’editoriale di Luigi Amicone per lo speciale di Tempi dedicato alla manifestazione.
“Alcune persone pensano che il Santo Padre dovrebbe parlare di più di aborto” ha detto il Cardinale Seán O'Malley intervenendo alla 131.ma convention dei Cavalieri di Colombo, a San Antonio, in Texas, dedicata al tema "Siate Protettori dei doni di Dio”. Secondo l’Arcivescovo di Boston, Papa Francesco parla di amore e di misericordia per far capire alla gente l'insegnamento della Chiesa in materia di aborto.
Il Santo Padre si è intrattenuto con gli operai della falegnameria e della Centrale elettrica vaticana, i fabbri e il Laboratorio idraulico chiedendo ad ognuno di cosa si occupasse
Un gruppo di agenti di pubblica sicurezza ha fermato p. Song Wanjun, del clero di Xiwanzi, mentre guidava la sua macchina alle 4 di mattina. Al momento è sconosciuto il luogo della sua detenzione. La provincia settentrionale, una delle roccaforti cattoliche della Cina, ancora nel mirino delle autorità.
Il nostro Redentore risorto, dopo aver visitato e riempito di gloria la sua Madre purissima, decise, come pastore colmo di affetto, di riunire le pecorelle del suo ovile, che lo scandalo della passione aveva messo in scompiglio e disperso. Lo scortavano sempre i santi padri e tutti coloro che aveva portato fuori dal limbo e dal purgatorio, anche se non si manifestavano. Solo la nostra Signora li scorse e parlò con essi nel tempo che passò sino all'ascensione. Cristo, quando non appariva ad altri, stava sempre nel cenacolo con lei, che in quei quaranta giorni non si allontanò mai da lì, dove godeva della sua vista e del coro dei profeti e dei beati, che attorniavano sempre il Re e la Regina. Egli, per presentarsi agli apostoli, cominciò dalle donne, non perché queste fossero più deboli, ma anzi perché erano più forti nella fede e nell'attesa della sua risurrezione, e proprio per questo meritarono di essere le prime a ricevere il favore di contemplarlo.
Una Chiesa in stato di missione permanente: è quello che ha chiesto Papa Francesco ai vescovi del Celam, il Consiglio episcopale latinoamericano, nell’ultimo giorno del suo viaggio a Rio de Janeiro. In quell’occasione, il Papa ha elencato una serie di tentazioni che possono far fallire la missione della Chiesa. Parole riecheggiate più volte nei discorsi di Papa Francesco in questi primi 5 mesi di pontificato e che interpellano le Chiese di tutti i continenti.
“L’amore di Dio ci dischiude sempre nuovi orizzonti. Papa Francesco lo ha ripetuto tanto alla Gmg, dandoci nuova linfa per il nostro lavoro e la nostra vita”. Sono parole di Chiara Amirante, la fondatrice della Comunità "Nuovi Orizzonti", da oltre 20 anni al fianco dei giovani in tutti gli ambiti del disagio sociale.
Semplice, vero, intenso: è il libro, edito da Porziuncola intitolato “Siamo nati e non moriremo mai più. Storia di Chiara Corbella Petrillo” scritto a quattro mani da Simone Troisi e Cristiana Paccini. E’ una pubblicazione nella quale si racconta la vita di una ragazza romana scomparsa a 28 anni dopo aver scelto di non curare un tumore per dare alla luce il figlio. Una vicenda che ha commosso il mondo.
Contro il modello di coppia promosso dal Time scende in campo durissimamente Kate Spicer, giornalista del Daily Mail con un aborto alle spalle e tanti rimorsi
Lucrecia García Solanas, vittima della persecuzione anticattolica durante la guerra civile in Spagna, morì con 9 monache catalane sequestrate e torturate dai repubblicani
Regina Lynch, responsabile internazionale della sezione progetti della Fondazione, descrive la drammatica condizione dei cristiani nigeriani al termine di un viaggio compiuto nel paese africano
Il 10 agosto si festeggia a Roma San Lorenzo, il terzo patrono della Città Eterna, dopo i Santi Pietro e Paolo. Lorenzo fu martirizzato nel 258 tre giorni dopo il pontefice Sisto II, di cui era arcidiacono. La persecuzione è conosciuta come quella di Valeriano. Sant’Ambrogio, alla fine del IV secolo, nell’opera De officiis ministrorum raccontò il dialogo tra Lorenzo e Sisto II che, condotto al luogo del martirio, parlò dell’imminente morte del suo arcidiacono e il motivo della sua condanna. Valeriano chiese all’arcidiacono di consegnargli i beni della Chiesa, Lorenzo distribuì questi beni ai poveri, dopodiché li presentò all’imperatore come vero tesoro della Chiesa. La tradizione vuole che Lorenzo fu martirizzato sulla graticola, anche se non si esclude che il supplizio fu successivo alla decapitazione.
È “piccolo” il “gregge” del Signore, ma è inviato a salvare il mondo. È “piccolo”, ma non importa: non sono le statistiche che ne decidono qualità e importanza. A Gedeone pronto a combattere contro i Madianiti, il Signore disse che la gente che era con lui era troppo numerosa”; non voleva che Israele si vantasse dicendo “La mia mano mi ha salvato”. Ne bastarono trecento e i Madianiti furono sconfitti.
L'Unione delle Comunità e Organizzazioni Islamiche in Italia (UCOII) esprime gratitudine al Pontefice per il messaggio inviato per la fine del Ramádan e della festa dell'Id al-Fitr.
L'anima santissima di Cristo si trattenne nel limbo dalle tre e mezzo pomeridiane del venerdì sino a dopo le tre del mattino della domenica seguente. A tale ora egli tornò al sepolcro, accompagnato come principe vittorioso dagli stessi angeli che aveva portato con sé e da coloro che aveva riscattato da quelle carceri sotterranee, come spoglie della sua conquista e come pegno del suo magnifico trionfo, abbandonando prostrati e castigati i suoi ribelli nemici. Là c'erano molti altri spiriti celesti, che custodivano la tomba onorando le sacre membra unite alla divinità. Alcuni di essi, per comando della loro Regina, avevano recuperato il sangue sparso, i brandelli di carne saltati per le ferite, i capelli strappati dal sublime capo e il resto che apparteneva all'ornamento e alla totale integrità della sua umanità beatissima; di tutto ciò si prese cura la Madre della prudenza. Conservavano queste reliquie, esultando ciascuno per la parte che gli era toccato in sorte di raccogliere. Prima di ogni altra cosa, fu mostrato ai padri il corpo del loro Salvatore, piagato, lacerato e sfigurato, come lo aveva ridotto la crudeltà dei giudei. Tutti costoro lo adorarono, riconoscendolo anche da morto, e proclamarono di nuovo che veramente il Verbo fatto uomo si era caricato dei nostri dolori e aveva estinto il nostro debito, pagando con sovrabbondanza alla giustizia dell'eterno Padre quello che noi meritavamo, essendo egli irreprensibile e senza colpa. I nostri progenitori Adamo ed Eva compresero la strage compiuta dalla loro disobbedienza, il penoso rimedio che essa aveva avuto e l'immensa bontà e misericordia di Gesù. I patriarchi e i profeti videro adempiuti i loro oracoli e le speranze delle promesse superne. Sentendo nella gloria delle loro anime l'effetto della copiosa redenzione, lodarono ancora l'Onnipotente e il Santo dei santi, che l'aveva operata con una disposizione tanto meravigliosa della sua sapienza.
Parli male dei gay in rete? Finirai dentro per associazione a delinquere. Quando passerà la proposta di legge Scalfarotto questa ipotesi potrebbe diventare realtà. A confermarcelo è una sentenza della Cassazione depositata il 31 luglio scorso che ha condannato per associazione a delinquere un gestore di un blog perché diffondeva idee razziste.
Il settimanale americano racconta amanti «felici» che «per avere tutto» rifiutano i figli. La psicologa: «Sono coppie strumentali a un benessere individualista. Per questo censurano fatica e sofferenza»
Studente e agricoltore, fu ucciso dai repubblicani insieme a padre Jaime Puig Mirosa durante le persecuzioni anticattoliche nel 1936. I due misero in salvo l’immagine della Madonna del santuario di Blanes
I gay, i poveri, le donne, l’ambiente, il capitalismo… Un simpatico giochino per verificare quanto in effetti Bergoglio la pensi al contrario rispetto a Ratzinger. Astenersi lettori privi di senso dell’ironia
Ferrero lancia sul mercato britannico l’ovetto che indica le soprese maschili e femminili. Indignati i genitori anti-”genere” di “Let toys be toys”
Chiara Caneiro, friulana, al quinto mese di gravidanza; Katiuscia Spada, poliziotta umbra che ha avuto una bimba solo dieci mesi fa; Diana Bacosi, madre di un bimbo di 4 anni. Sono le vincitrici, ieri, della medaglia d’oro ai campionati europei di tiro al volo in corso a Suhl, in Germania.
Un anno fa, il Ministero dell'Educazione turco aveva respinto la stessa richiesta della Chiesa siro-ortodossa perché la comunità non figurava tra le minoranze riconosciute nel paese
Monsignor Peter John Haworth Doyle ha incaricato un chierico per indagare sulle virtù eroiche dello scrittore britannico.
Francesco ha poi incontrato un gruppo di giovani della diocesi di Brescia giunti in pellegrinaggio a Roma per commemorare il 35.mo anniversario della morte di Montini
La pienezza di sapienza che illuminava l'intelletto di Maria beatissima non lasciava spazio ad alcuna mancanza ed ella, in mezzo ai suoi dolori, continuava a porre attenzione ad ogni azione che l'occasione richiedeva. Con questa superna provvidenza non trascurava niente, operando ciò che era più santo e perfetto in tutto. Dopo la sepoltura di Cristo, nostro bene, si ritirò, come si è detto, nel cenacolo; nel luogo dove era stata celebrata la Pasqua parlò con Giovanni, con le Mafie e con le altre che lo avevano seguito dalla Galilea, ringraziandoli con semplicità e nel pianto per la perseveranza con la quale sino a quel momento l'avevano accompagnata con pietà ed affetto nel corso della passione del suo adorato Gesù, in nome del quale promise loro il premio. Al tempo stesso, si offrì alle pie discepole come ancella e amica. Tutte le si mostrarono riconoscenti per questo grande favore e le baciarono la mano chiedendo la benedizione; la supplicarono poi di distendersi un po' e di mangiare qualcosa, ma ella rifiutò: «Mio riposo e mio ristoro deve essere il vedere risorto il mio Signore. Voi, o carissime, soddisfate le vostre necessità come è giusto, mentre io me ne sto con lui in disparte».
Quest’anno anche la piccola Charlotte diventerà una Brownie, però farà la nuova Promessa. Quella che dice di essere fedeli non a Dio ma a se stessi
Prosa scorrevole, argomento di comprovato interesse (da qualcosa come duemila anni), qualche tesi non nuova ma ardita e una buona dose di pubblicità gratuita offerta da una polemica diventata virale su internet. La storia dell’improvviso e folgorante successo di vendita negli Stati Uniti del libro Zealot: The Life and Times of Jesus of Nazareth riunisce in sé tutti gli stilemi del perfetto best seller dell’era 2.0 della cultura.
Il prossimo 13 ottobre, in una cerimonia presieduta dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le cause dei santi e rappresentante di papa Francesco per questa occasione, saranno beatificati a Tarragona 522 martiri della guerra civile spagnola, fra i quali figurano molti religiosi ma anche diversi laici, persone comuni che diedero la vita per non dover rinnegare la propria fede. Si tratta, per la Conferenza episcopale spagnola, di uno degli eventi principali dell’Anno della fede. Nei giorni scorsi monsignor Vicente Cárcel Ortí, storico e autore di diversi libri sui cattolici spagnoli perseguitati dai repubblicani negli anni Trenta, ha spiegato in un’intervista a tempi.it l’importanza di questo evento per la Chiesa. Con questo articolo comincia una serie dedicata alle storie dei martiri laici che saranno beatificati a ottobre.
Pubblichiamo la lettera inviata alla veglia organizzata dalla Manif Pour Tous Italia lunedì 5 agosto a Roma contro la legge sull’omofobia. Il testo, scritto da Eliseo Del Deserto, omosessuale dichiarato, è stato letto nel corso della manifestazione.
L'immagine più bella dell'incontro del Cammino Neocatecumenale a Rio de Janeiro è Kiko Argüello che canta Una gran señal davanti a circa 45.000 persone che agitano le bandiere di tutto il mondo. Un fotogramma suggestivo che sembrava realizzare la profezia di Isaia (Is. 66, 18 ss.): "Io verrò a radunare tutti i popoli e tutte le lingue, essi verranno e vedranno la mia gloria”. Dei tre milioni di pellegrini venuti nella metropoli carioca per la Giornata mondiale della gioventù circa centomila appartenevano al Cammino Neocatecumenale. “La vostra presenza - ha detto Kiko - è stato un segno per tutto il mondo che la Chiesa è viva e i giovani, con Cristo, sono una parola di speranza davanti a tutti i conflitti economici e sociali".
Più di mille firme per l’iniziativa europea “Uno di Noi” e tante altre che verranno sia online che per mezzo del modulo cartaceo. E' questo il primo risultato del Mladifest di Medjugorje. L’iniziativa dei cittadini europei “Uno di noi” che chiede di riconoscere la persona fin dal concepimento, di vietare i finanziamenti della UE alle organizzazioni che promuovono l’aborto nel mondo e le ricerche mediche violanti la dignità dei nascituri, è stata presentata da Padre Danko.
Dalla sua miracolosa fondazione sino ai nostri giorni, la Chiesa comunica un intenso messaggio di unità della natura umana e divina della Vergine Maria e di Nostro Signore Gesù Cristo.
Intervista con padre Raffaele De Muro, direttore della cattedra Kolbiana al Seraphicum di Roma e Assistente Internazionale della Milizia dell'Immacolata.
Nel Messaggio per la Giornata missionaria mondiale, Francesco ricorda che per fare missione “bisogna uscire dai propri confini" e raggiungere i non cristiani. Una dimensione che non esula dalla Chiesa, che "non è proselitismo o violenza ma che porta il dono più importante, la fede”. Un pensiero per quei cristiani che, in varie parti del mondo, “hanno difficoltà a professare la fede e vedere riconosciuto il diritto a viverla dignitosamente. Non pochi rischiano la vita per Cristo".
6 agosto 1978, giorno della festa della Trasfigurazione del Signore. Son passati ben 35 anni, ma forse invecchiando, i ricordi diventano più vividi e forti. Stavo in vacanza a Castelletta di Fabriano, paese di origine della mia famiglia. Lì, attraverso la televisione, appresi che il Papa, Paolo VI, era morto. Mi dispiacque, anche perché pur sapendolo malconcio, la notizia giunse inattesa. Era, per me, il Papa; gli altri non li avevo conosciuti se non per sentito dire, e solo di Giovanni XXIII avevo un vago ricordo, quando passò, sulla la via Tiburtina, per andare a San Basilio. ...
Carissimi, ecco le parole di Ivan sull'apparizione da lui avuta stasera, 5 Agosto 2013, sul Podbrdo alle ore 23:00:
«Anche stasera, come ogni giorno dopo l'incontro con la Madonna,vorrei avvicinare anche a voi l'incontro di stasera, descrivervelo, anche se è molto difficile descrivere l'incontro con Lei: è difficile trovare le parole giuste e descrivere la bellezza della Madonna, descrivere l'incontro con Lei, quel sentimento, quell'esperienza. Ciò che è sempre la cosa più difficile è descrivere in particolare l'amore della Madre, quanto la Madre ci ama, quanto desidera aiutarci, la sua perseveranza nel guidare tutti noi verso Suo Figlio. Perciò, con queste parole che io ho, desidero dirvi ciò che è più importante dell'incontro di stasera.
Anche stasera la Madonna è venuta a noi molto molto gioiosa e felice, ha salutato tutti noi col suo materno saluto: "Sia lodato Gesù, cari figli miei!". Poi ha steso le mani qui su tutti noi ed ha pregato per un tempo prolungato nella sua lingua aramaica. Ha pregato particolarmente qui su voi malati presenti e su voi sacerdoti. Poi la Madonna ha detto:

"Cari figli, anche oggi, in questa mia grande gioia, guardando tutti voi con cuore aperto e con cuore gioioso, vi invito tutti a pregare responsabilmente per la pace. Pregate, cari figli, affinché la pace regni nel mondo, affinché la pace regni nel cuore degli uomini, nel cuore dei miei figli. Perciò siate i miei portatori di pace in questo mondo inquieto; siate il mio segno vivo, un segno di pace là dove vi incontrate con gli uomini, nella vostra parrocchia. Siate il mio segno, siate la mia luce, il mio specchio per gli altri. Sappiate, cari figli, che sono sempre con voi, che prego per tutti voi e che intercedo per tutti voi presso Gesù, presso mio Figlio. Perciò perseverate nella preghiera. Grazie per aver detto sì anche oggi alla mia chiamata".

Poi la Madonna ci ha benedetto tutti con la sua benedizione materna ed ha benedetto anche tutto quello che avete portato perché fosse benedetto. Ho anche raccomandato tutti voi, tutti i vostri bisogni, le vostre intenzioni, le vostre famiglie. In particolare tutti gli ammalati e tutti coloro che si sono raccomandati in modo particolare nella preghiera. La Madre intercede per tutti noi dinanzi a suo Figlio. Poi la Madonna ha continuato a pregare su tutti noi in questa sua grande gioia ed in questa preghiera se n'è andata, se n'è andata nel segno della luce e della croce col saluto: "Andate in pace, cari figli miei!".
Ecco questo è ciò che è più importante di questo incontro di stasera, di un incontro pieno di gioia. Grazie!».
Il quarto Vangelo narra che presso la croce stavano Maria, la madre di Gesù, Maria di Cleofa e Maria di Màgdala. Sebbene ciò venga riferito prima che si racconti della morte del nostro Salvatore, si deve comprendere che l'invitta Regina vi restò anche dopo, sempre in piedi accanto al duro legno, adorando su di esso l'Unigenito già spirato e la divinità che era ancora unita al suo corpo. Ella rimaneva salda tra le onde impetuose di afflizione che penetravano fino nell'intimo del suo castissimo petto, e con la sua eminente scienza meditava i misteri della redenzione e l'armonia con la quale la sapienza superna li ordinava. La sua maggiore sofferenza era la sleale ingratitudine che con tanto danno sarebbe stata mostrata verso un beneficio così raro e meritevole di infinita riconoscenza. Era allo stesso tempo preoccupata di come dare sepoltura al sacro corpo di suo Figlio e di chi lo avrebbe deposto dalla croce, verso la quale teneva sempre alzati i suoi occhi. Con questo inquietante pensiero parlò così agli angeli che l'assistevano: «Ministri dell'Altissimo e miei amici nella tribolazione, sapete bene che non vi è alcun dolore pari al mio. Ditemi, dunque: in che modo tirerò giù il diletto dell'anima mia? Come e dove troverò un sepolcro degno di lui? In quanto sua madre, questo spetta a me. Ditemi che cosa io debba fare ed aiutatemi con la vostra diligenza».
Si è appena conclusa la XXXIII Marcia Francescana che ha visto protagonisti migliaia di giovani marcianti provenienti da ogni regione d’Italia, camminare per centinaia di chilometri con il desiderio di arrivare ad Assisi il 2 agosto, varcare la soglia della Porziuncola, cuore spirituale della Basilica di Santa Maria degli Angeli, e ricevere l’indulgenza del Perdono: un tesoro che San Francesco chiese una notte dell’anno 1216 al Signore Gesù Cristo e a Sua Madre Maria, mentre era immerso nella preghiera e nella contemplazione nella chiesetta della Porziuncola.
Ultimamente si parla molto di matrimonio. Sembra che sia un diritto di tutti e, allo stesso tempo, si ha l’impressione che si sappia sempre meno che cosa sia esso veramente. Sono tanti i matrimoni che si rompono e ancor più il numero delle persone che non riescono a prendere la decisione di sposarsi. La Parola di Dio parla molto anche del matrimonio nel contesto sella rivelazione dell’amore di Dio verso la famiglia umana. Gesù insegna che il matrimonio è qualcosa di santo, un gesto per il quale un uomo e una donna diventano una cosa sola, per tutta la vita (Mt. 19). E Lui sempre accoglieva e benediceva i bambini, frutto naturale del matrimonio. Dio si mostra allora come colui che ama e benedice le famiglie, infatti, ha voluto che l’uomo venisse al mondo per mezzo delle famiglie e Lui stesso si è fatto uomo in mezzo a una famiglia umana. Dio che è grande e onnipotente si è fatto bambino in Gesù, vivendo per trent’anni "sottomesso" ai suoi genitori.
Il 14 agosto, vigilia dell’Assunzione di Maria Santissima in cielo, ricorrono 72 anni dalla morte di Padre Massimiliano Kolbe, frate francescano conventuale polacco. Morì ad Auschwitz, il famigerato campo di sterminio costruito dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale nei pressi della cittadina polacca di Oswiecim, a 51 chilometri da Cracovia. Padre Kolbe aveva 47 anni. Era stato arrestato dai nazisti il 28 maggio e immatricolato nel Lager con il numero 16670. Morì compiendo un grandissimo atto di amore: si offrì di prendere il posto di un padre di famiglia, destinato al bunker della fame.
In materia di rivendicazioni omosessuali l’esperienza di altri Paesi è una lezione da tenere sempre presente in Italia. Le leggi sull’omofobia servono a preparare il terreno per il riconoscimento legale delle unioni omosessuale: chi protesterà a voce troppo alta sarà arrestato come omofobo. Una volta riconosciute le unioni civili, dopo qualche anno – è successo da poco in Gran Bretagna – si cambierà loro nome in «matrimonio»: la notizia finirà in quinta pagina, perché ormai l’opinione pubblica si sarà abituata a considerare le unioni civili fra gay, per cui esistono in municipio cerimonie identiche alle nozze, come veri e propri «matrimoni», comunque li chiami la legge. A un certo punto si aggiungerà anche la possibilità per coppie dello stesso sesso di adottare bambini.
Più di 400 i manifestanti presenti ieri a Roma, in Piazza di Pietra, a due passi da Montecitorio. Nonostante il periodo estivo, hanno partecipato molte famiglie, bambini, ragazzi e ragazze di ogni età. L’obiettivo della manifestazione (qui accanto una foto twittata ieri sera da @ManifPourTousIt) era quello di informare i cittadini sulla proposta di legge Scalfarotto-Leone “contro l’omofobia e la transfobia” discussa in contemporanea alla Camera dei Deputati; una vera e propria “legge bavaglio” che, se approvata, impedirebbe nei fatti ad associazioni e liberi cittadini di opporsi in modo civile e argomentato a provvedimenti riguardanti il matrimonio omosessuale e l’adozione di figli da parte di coppie dello stesso sesso. Chi sostenesse l’unicità della famiglia quale unione naturale tra un uomo e una donna potrebbe essere accusato di omofobia ed essere punito con la reclusione.
A Barrie Drewitt-Barlow, 44 anni, e al suo compagno Tony, 49, non resta che sfidare in tribunale la Chiesa d’Inghilterra che si rifiuta di sancire il loro matrimonio. Dopo la legalizzazione delle nozze gay in Inghilterra e Galles, per questa coppia di Danubry, nell’Essex, unita in civil partnership da ormai sette anni, con cinque figli ottenuti da madri surrogate, è questo l’«unico modo per andare avanti», come riporta il Telegraph.
Intervista a monsignor Cárcel Ortí che ci racconta le storie dei cattolici spagnoli uccisi nella guerra civile a causa della loro fede. «Allora il nemico aveva il fucile in mano, oggi è la mentalità mondana»
I venerabili arcani contenuti nel presente capitolo corrispondono a molti altri da me già trattati in questa Storia. Uno di essi riguarda il fatto che Lucifero e i suoi ministri, nel corso della vita di Gesù e davanti ai suoi miracoli, non poterono mai giungere ad avere la sicurezza assoluta che egli fosse vero Dio e salvatore del mondo, e quindi neppure a comprendere la dignità di Maria beatissima. Provvidamente la sapienza superna aveva disposto così, affinché l'incarnazione e la redenzione si compissero in maniera più conveniente. Satana, dunque, pur sapendo che l'Altissimo si sarebbe fatto uno di noi, ne ignorava le modalità e le circostanze e, poiché se ne formava un'opinione nella sua superbia, prese un grande abbaglio: ora affermava che Cristo era Dio, per i suoi prodigi; ora lo negava, vedendolo povero, umiliato, afflitto e affaticato. Confuso tra queste varie ipotesi, rimaneva nel dubbio e continuava a fare indagini; questo durò fino all'ora del Gòlgota, quando, venendo a scoprire i misteri di lui, fu allo stesso tempo disingannato e sconfitto, per la passione e morte che aveva procurato alla sua umanità santissima.
Timori per nuovi scontri. La Fraternità decisa a continuare i sit-in nonostante i divieti dell'esercito e del ministero degli interni. Il gen. Al-Sisi dialoga con i salafiti. Usa, Ue, Emirati, Qatar in visita al Cairo. Al Qaeda accusa i cristiani di collusione con il "colpo di Stato". Assalti a chiese e fedeli.
Per diffondere l’augurio di papa Francesco per la festa di “Id al-Fitr”, p. Giuseppe Moretti – superiore della missio sui iuris in Afghanistan – ha letto il Messaggio a messa e ha inviato il testo a un quotidiano locale. Nessuno l’ha ripubblicato, ma resta la speranza di far comprendere ai musulmani “la vicinanza e il rispetto della Chiesa per le loro ricorrenze”.
Sheikh Abubakar Shekau, capo della setta islamista Boko Haram, sarebbe stato ferito in una sparatoria e deposto dai membri del suo stesso movimento. Lo riporta il quotidiano nigeriano “The Vanguard”, secondo il quale il nuovo leader, Abu Zamira Mohammed, è il principale negoziatore della setta con il governo federale per raggiungere un’intesa che ponga fine alle violenze nel nord del Paese.
All’indirizzo www.krakow2016.com i giovani di tutto il mondo possono già trovare il sito web dedicato alla prossima edizione della Giornata Mondiale della Gioventù, che si terrà a Cracovia nel 2016. Sul sito di internet i giovani troveranno tutte le informazioni utili sulla città di Giovanni Paolo II. La pagina web della GMG Cracovia 2016 è disponibile in sei lingue: polacco, inglese, spagnolo, francese, italiano e tedesco.
Se la realtà è più ricca di ogni pensiero umano, sarà anche sorgente di ispirazione per ogni discorso o fatto artistico. Tutta l’arte e l’ispirazione dantesche nascono da questa acuta capacità di osservazione dell’umano sentire, delle passioni, delle gioie e delle sofferenze. Davvero a Dante si addicono le parole dell’antico latino Terenzio: «Sono uomo, nulla di ciò che è umano reputo a me estraneo». Non c’è aspetto che venga bandito, non c’è debolezza che non meriti ospitalità nella sua produzione quale espressione di quest’essere miserabile, ma, nel contempo, grandioso che è l’uomo. Dante è ben conscio che qualsiasi espressione artistica, anche quella che riguarda il mondo soprannaturale, per eccellenza il luogo non rappresentabile, debba rifarsi al reale.
A fine luglio è passata in giudicato una sentenza del Tribunale di Rovereto che ha concesso al sig. Luca, cinquantenne di Arco in provincia di Trento, qualcosa di inedito: d’ora in poi nei suoi documenti avrà nome Lucia nonostante non abbia subito nessuna operazione chirurgica al fine di cambiare i propri caratteri sessuali. La notizia sta nel fatto che per la prima volta in Italia la rettificazione del sesso è avvenuta senza che il transessuale si sia sottoposto ad alcun intervento chirurgico, nemmeno un impianto del seno.
Lunedì, 22 luglio. Alle quattro del pomeriggio entro in una rivendita di elettrodomestici. I televisori gareggiano a chi spara l’immagine più nitida, rappresentando boschi, spiagge e perfino nevi (assai improbabili per il Brasile). Ce n’è qualcuno che, in diretta, mostra le immagini di un aereo Alitalia che sta atterrando. A bordo c’è il Papa. Allora mi siedo sulla poltroncina ad aspettare. Si ferma, stendono il tappeto rosso, Dilma Rousseff si muove e intorno a lei un nutrito seguito. Mi guardo attorno, sono il solo davanti a quelle prime immagini. Ecco il Papa con il suo camminare normalissimo al fianco della presidente del Brasile. E poi il viaggio dall’aeroporto alla cattedrale a bordo di un’utilitaria. E l’auto che rimane bloccata dall’entusiasmo dei fedeli. Si avvicina uno dei commessi: «Come può permettersi di causare tutto quell’intasamento?».
Una ventina di anni fa, a Bassano del Grappa, durante una conversazione a tavola, l’allora cardinale Ratzinger si lasciò andare a una battuta umoristica che però contiene molta verità: “per me” disse “una conferma della divinità della fede viene dal fatto che essa sopravvive a qualche milione di omelie ogni domenica”. Chiunque frequenti abitualmente la messa sa che è drammaticamente vero. Non certo perché si pretenda che i preti siano tutti dei grandi oratori alla Bossuet. Né perché vi sia una povertà culturale del ceto ecclesiastico. Anzi. Capita di sentire omelie di dottissimi teologi che hanno un effetto devastante sulla fede degli ascoltatori, mentre – magari – poche parole commosse balbettate da un anziano sacerdote di campagna toccano davvero il cuore.
Il nostro Salvatore, vero e nuovo Isacco, Figlio dell'eterno Padre, giunse al monte del sacrificio, lo stesso sul quale, in passato, avrebbe dovuto essere immolato Isacco, figlio del patriarca Abramo e figura di Cristo. Il durissimo comando, che era stato un tempo sospeso su Isacco, veniva ora eseguito sull'innocentissimo Agnello. Il Calvario era un luogo immondo e disprezzato, destinato al castigo dei malfattori, dei condannati, dai cadaveri dei quali riceveva cattivo odore e in conseguenza di ciò maggiore ignominia. Il nostro amatissimo Gesù vi arrivò affaticato, trasformato dalle piaghe e dal dolore, insanguinato, ferito e sfigurato. La forza della divinità, che deificava la sua santissima umanità per mezzo dell'unione ipostatica, l'assistette non tanto per alleviare i suoi tormenti, ma piuttosto per essergli di aiuto e conforto durante gli stessi, cosicché il suo infinito amore fosse completamente appagato e la sua vita conservata fino a che non fosse giunto il momento di consegnarla liberamente alla morte sulla croce. Raggiunse la sommità del Calvario anche l'afflitta Madre, con il cuore colmo di amarezza. Era fisicamente molto vicina al suo diletto, ma spiritualmente fuori di sé per il dolore: tutta si trasformava in lui e nella sofferenza che egli stava vivendo. Accanto a lei stavano Giovanni e le tre Marie; ella, infatti, aveva domandato e ottenuto dall'Altissimo il favore di ritrovarsi presente e vicina al Signore ai piedi della croce con questa sola e santa compagnia.
Come ho detto, i miracoli eucaristici sono numerosi. Tra i più celebri vi è quello di Lanciano, città dell’Abruzzo, in Italia, accaduto nel secolo VIII. E’ il meno documentato da un punto di vista storico, ma è un autentico grattacapo per gli scienziati che se ne sono interessati. Il fatto è simile a quello accaduto a Bolsena. Un monaco basiliano celebra la Messa pieno di dubbi sulla possibilità che il pane dell’Ostia diventi vero corpo di Cristo, e mentre pronuncia la formula della consacrazione l’Ostia diventa carne e il vino sangue vero.
750 anni fa di questi giorni si verificava a Bolsena, in provincia di Viterbo, un grande prodigio che viene ricordato con il nome di “miracolo eucaristico di Bolsena”. Un sacerdote, mentre celebrava la Messa, ebbe dei dubbi sulla reale presenza di Cristo nell’Ostia Consacrata e in quel momento l’Ostia cominciò a versare sangue, confermando prodigiosamente la presenza reale di Cristo nel pane eucaristico.
Il Vangelo di questa prima domenica di agosto vuole farci riflettere sulla nostra relazione con le ricchezze di questo mondo. Proprio in questo contesto si inserisce la domanda posta da un uomo a Gesù su come dividere l’eredità. “Uno della folla gli disse: «Maestro, dì a mio fratello che divida con me l'eredità». (Lc 12,13). La domanda rende chiaro il contesto nel quale ci troviamo: il litigio di due fratelli che hanno divergenze su come spartire l’eredità. Non viene indicato il tempo da quando questi due fratelli discutevano. L’unica notizia certa sembra essere che i due non avessero trovato un accordo, e per questo coinvolgono un mediatore, un maestro che potesse dirimere la questione facendo riferimento alla legge. “Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?». (Lc 12,14).
La prossima edizione della GMG si terrà nella città del beato Giovanni Paolo II. Lo ha annunciato Papa Francesco prima della preghiera dell'Angelus nel corso della Messa di chiusura della GMG Rio 2013. Dopo Czestochowa nel 1991, la Polonia ospiterà dunque per la seconda volta il mega-raduno mondiale dei giovani cattolici.
Pubblichiamo la meditazione preparata da monsignor Enrico dal Covolo, Rettore Magnifico della Pontificia Università Lateranense, per la puntata di oggi, domenica 4 agosto 2013, del programma quotidiano di informazione religiosa "Ascolta si fa sera" di Rai Radio 1.
Angelus nel ricordo della Gmg. Le Giornate Mondiali della Gioventù non sono "fuochi d'artificio", momenti di entusiasmo fini a se stessi; sono tappe di un lungo cammino. "Ricordiamo sempre: i giovani non seguono il Papa, seguono Gesù Cristo, portando la sua Croce. E il Papa li guida e li accompagna in questo cammino di fede e di speranza".
«Sono una giovane mamma in piena salute, infermiera di formazione, 29 anni, e affitto i miei seni agli omosessuali per allattare i loro neonati». È la proposta comparsa su e-loue, sito francese che permette ai privati di affittare temporaneamente qualsiasi cosa, dalla bicicletta alla casa ai computer. Ma nessuno aveva mai proposto di affittare il proprio seno.
L’ideologia di genere è già legge in Italia. Il tribunale di Rovereto ha concesso a un transessuale cinquantenne di Arco di essere riconosciuto “donna” all’anagrafe anche se non ha effettuato il cambio di sesso. LUCA È LUCIA. La sentenza depositata il 3 maggio e passata in giudicato a fine luglio stabilisce dunque che Luca – ora Lucia – è una donna anche per lo Stato italiano, nonostante anatomicamente sia un uomo a tutti gli effetti. Luca/Lucia non ha fatto nessun intervento chirurgico, neanche l’impianto del seno, ma obbligarla sarebbe «una violazione dei suoi diritti fondamentali e lesivo della sua salute».
Appuntamento in piazza Pietra dalle ore 19 alle 21. Sarà una manifestazione per la libertà di espressionea contro la proposta di legge sull’omofobia e la transfobia
È un sacrificio inevitabile, nel senso che «una madre non riesce a farne a meno». Così Victoria Webster, 35 anni, di Birmingham, oggi racconta di quando, incinta, scoprì di avere un tumore e decise di non curarsi per non pregiudicare la vita del figlio. L’altro giorno il Daily Mail ha raccontato la sua storia, assieme a quella di Vicky Roberts e di Jo Powell. Tre vicende accomunate dall’happy end e, soprattutto, dalla consapevolezza materna, come ha dichiarato Jo, che, «dal momento in cui concepisci un figlio, la prima responsabilità di una donna è di dare tutto per la sua crescita».
Il celebre e controverso scultore georgiano Zurab Tsereteli sta preparando una statua di Gesù che, una volta terminata, potrebbe diventare la più alta d'Europa. La scultura di bronzo è stata fusa a San Pietroburgo ed è alta 33 metri, tanti quanti gli anni di Cristo. Anche le misure del piedistallo sono da record: 50 metri di altezza. In tutto, quindi, l'opera avrà un'altezza di 83 metri, come ha raccontato lo stesso artista.
On August 2nd 1981, the Virgin Mary let the villagers touch her, and announced why she had come. On August 2nd 1987, she began appearing to visionary Mirjana Dragicevic-Soldo again. The date also saw a major sun miracle. Now Mirjana says it all points ahead to more August 2nd events.
Vergine degli Angeli, che da tanti secoli hai posto il tuo trono di misericordia alla Porziuncola, ascolta la preghiera dei tuoi figli che fiduciosi ricorrono a te. Da quella valle, così gioconda agli occhi di Francesco, hai sempre mostrato di vigilare e proteggere la nostra patria al centro del cattolicesimo e di richiamare tutti gli uomini all’amore. I tuoi occhi, colmi di tenerezza, ci assicurano una continua materna assistenza e promettono aiuto divino a quanti si prostrano ai piedi del tuo trono, o da lontano si rivolgono a te chiamandoti in loro soccorso. Tu sei veramente la dolce regina e la nostra speranza, Madonna degli Angeli, ottienici per la preghiera di S. Francesco il perdono delle nostre colpe, aiuta la nostra volontà a tenerci lontano dal peccato e dall’indifferenza, per essere degni di chiamarti sempre Madre. Benedici le nostre case, il nostro lavoro, il nostro riposo; dandoci quella pace serena, che si gusta fra quelle mura vetuste, dove l’odio, la colpa, il pianto, per il ritrovato amore, si trasformano in canto di letizia, come il canto dei tuoi angeli. Aiuta chi non ha sostegno e chi non ha pane, coloro che si trovano in pericolo o in tentazione, nella tristezza e nello scoraggiamento, in malattia o in punto di morte. Benedicici come tuoi figli prediletti e con noi ti preghiamo di benedire, con uno stesso gesto materno, gli innocenti e i colpevoli, i fedeli e gli smarriti, i credenti e i dubbiosi. Benedici l’intera umanità affinché gli uomini, riconoscendosi figli di Dio e figli tuoi, ritrovino nell’amore la vera pace e il vero bene. Amen
Pilato, conoscendo l'ostinazione dei giudei sdegnati verso il Nazareno e desiderando rilasciarlo perché lo sapeva innocente, credette che una flagellazione severa avrebbe placato sia il furore del popolo, sia l'invidia dei sommi sacerdoti e degli scribi; essi così avrebbero cessato di perseguitare Gesù e di cercarne la morte. Inoltre, se per caso l'imputato fosse stato reo di qualche mancanza nelle cerimonie e nei riti giudaici, con ciò sarebbe stato punito a sufficienza. Pilato pensò questo perché, informatosi nel corso del processo, gli fu detto che il Signore era accusato di non osservare il sabato e le altre tradizioni; in realtà, si trattava di una calunnia stolta e priva di fondamento, come è riferito dai santi evangelisti. In proposito, però, il governatore romano parlava pur sempre da ignorante: nel Maestro della santità infatti non poteva esserci posto per alcun difetto riguardo alla legge, che egli non era venuto ad abolire ma a compiere e a perfezionare; d'altra parte, se anche l'accusa fosse stata vera, non avrebbe dovuto punirlo con una pena tanto sproporzionata - dato che la legge stessa prevedeva altri mezzi di purificazione da tutte le trasgressioni che gli stessi accusatori di Cristo commettevano frequentemente -, né lo avrebbe dovuto fare con una simile crudeltà e col castigo dei flagelli. Il giudice s'ingannò molto ritenendo che i giudei avessero un po' di umanità e di compassione naturale. Il loro accanimento non era da uomini, i quali di solito, vedendo il nemico prostrato, si commuovono e si placano perché hanno un cuore di carne e l'amore per il proprio simile è istintivo e suscita una certa pietà. Quei perfidi erano come trasformati in demoni, i quali s'infuriano maggiormente contro chi è più umiliato ed afflitto e quando lo vedono abbandonato dicono: «Perseguitiamolo adesso, perché non ha chi lo difenda e lo liberi dalle nostre mani».
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Martedì scorso, 30 luglio, durante una conferenza stampa, l’arcivescovo di Rio de Janeiro, monsignor Orani João Tempesta e il presidente del Comitato Organizzatore Locale della Giornata Mondiale della Gioventù di Rio 2013 hanno valutato l'evento e presentato i risultati, che hanno "superato le aspettative". Ecco i numeri, che sono stati pubblicati sul sito ufficiale di Rio 2013. Alla Messa di chiusura hanno partecipato ben 3,7 milioni di pellegrini, cioè una cifra sei volte superiore al numero di partecipanti al primo grande atto della GMG di Rio, la messa di apertura (600.000). L'impatto economico è stato significativo. Secondo i dati del Ministero del Turismo, i visitatori hanno speso 1,8 miliardi di reais (R$).
«I Boko Haram sono un prodotto della corruzione nel nostro paese. Per combatterli è assolutamente necessario porre un freno a questa piaga dilagante e assicurare un futuro ai nostri giovani». Così dichiara ad Aiuto alla Chiesa che Soffre monsignor Oliver Dashe Doeme, vescovo di Maiduguri, nel Nord della Nigeria.
Per la festa di ‘Id al-Fitr’, che chiude il mese sacro dell’islam, è Francesco a firmare il tradizionale messaggio inviato alle comunità musulmane di tutto il mondo: “Ho voluto farlo io come espressione di stima e amicizia per tutti i musulmani, specialmente coloro che sono capi religiosi”. Le due religioni educhino al rispetto verso l’altro: “Uno speciale rispetto è dovuto ai capi religiosi e ai luoghi di culto. Quanto dolore arrecano gli attacchi all’uno o all’altro di questi!”
...Per esempio la Madonna ci ha detto che il 5 di agosto era il suo compleanno e noi abbiamo deciso di ordinare una torta. Era il 1984 e la Madonna compiva 2000 anni, così abbiamo pensato di fare una torta bella grande. Nel gruppo di preghiera che si trovava in canonica eravamo 68, più il gruppo che si trovava sulla collina, in totale eravamo un centinaio. Abbiamo deciso di metterci tutti insieme per fare questa grande torta. Non so come abbiamo fatto a portarla tutta intera, fin sulla collina della croce! Abbiamo messo le candeline e c’erano tante rose di zucchero. La Madonna poi è apparsa e abbiamo cantato “tanti auguri a Te”. Poi alla fine ad Ivan è venuto spontaneo di offrire una rosa di zucchero alla Madonna. Lei l’ha presa, ha accettato i nostri auguri e ha pregato su di noi. Noi eravamo al settimo cielo. Eravamo però perplessi per quella rosa di zucchero e il giorno dopo alle cinque di mattina siamo andati sulla collina per cercare la rosa, pensando che la Madonna l’avesse buttata, ma non l’abbiamo più trovata. Così la nostra gioia era tanta, perché una rosa di zucchero la Madonna l’ha portata in cielo. ...
Ora che la Giornata Mondiale della Gioventù in Brasile è conclusa, molti dei pellegrini che hanno vissuto questo evento, si guardano alle spalle e riflettono sugli indimenticabili momenti trascorsi. Per un’intera settimana, Rio de Janeiro si è riempita di pellegrini, giunti da tutto il mondo nella metropoli sudamericana per incontrare papa Francesco, assieme a milioni di altri giovani che ne condividono la fede. La celebrazione è culminata con la messa conclusiva di domenica scorsa sulla spiaggia di Copacabana, cui hanno presenziato circa 3 milioni di persone. Come è consuetudine, il Papa ha annunciato la sede della prossima GMG durante l’Angelus: Cracovia, in Polonia. “Tutti sembrano essere molto felici del fatto che la GMG torni nella terra del suo fondatore, Giovanni Paolo II”, ha dichiarato a ZENIT, Deacon Pedro Guevara-Mann, produttore di Salt and Light. Deacon Guevara-Mann, che ha appena concluso la sua permanenza a Rio, coprendo l’intera settimana dei festeggiamenti, ha detto che la GMG del 2016 sarà altrettanto significativa, poiché coinciderà con il 30° anniversario della prima GMG ufficiale, tenutasi nel 1986.
Tanta risonanza mass mediatica ha avuto una frase, o meglio uno spezzone di essa, che papa Francesco ha affermato nella conferenza stampa durante il volo di ritorno dal viaggio a Rio de Janeiro, domenica 28 luglio 2013. Il testo nella sua integrità è: «Poi, Lei parlava della lobby gay. Mah! Si scrive tanto della lobby gay. Io ancora non ho trovato chi mi dia la carta d’identità in Vaticano con “gay”. Dicono che ce ne sono. Credo che quando uno si trova con una persona così, deve distinguere il fatto di essere una persona gay, dal fatto di fare una lobby, perché le lobby, tutte non sono buone. Quello è cattivo. Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, ma chi sono io per giudicarla? Il Catechismo della Chiesa Cattolica spiega in modo tanto bello questo, ma dice - aspetta un po’, come si dice… - e dice: “non si devono emarginare queste persone per questo, devono essere integrate in società”. Il problema non è avere questa tendenza, no, dobbiamo essere fratelli, perché questo è uno, ma se c’è un altro, un altro. Il problema è fare lobby di questa tendenza: lobby di avari, lobby di politici, lobby dei massoni, tante lobby. Questo è il problema più grave per me. E La ringrazio tanto per aver fatto questa domanda. Grazie tante!». Quindi papa Francesco rinvia al Catechismo della Chiesa Cattolica, che, citando la dichiarazione della Congregazione per la Dottrina della Fede – dal significativo titolo Persona humana – afferma...
Nel discorso offerto ai vescovi del Brasile, il papa argentino tratteggia alcuni elementi fondamentali per la riforma della Chiesa in questo momento di “cambiamento di epoca”: la compagnia all’uomo “nella notte”; la famiglia, il valore della donna, l’unità nella diversità. E soprattutto imparare dal gesto di Dio nell’Aparecida. Non solo per il Brasile, ma per il mondo.
È tutto un ribollire di blog. Quella che in Francia chiamano la «tradisfera», la galassia dei blog tradizionalisti, non fa che parlare del caso dei Francescani dell'Immacolata, la benemerita congregazione fondata in Italia da padre Stefano Maria Manelli, così ricca di vocazioni - conta oltre trecento frati - e di buone opere. Con un decreto dell'11 luglio 2013 la Congregazione per i religiosi ha nominato per i Francescani dell'Immacolata un commissario apostolico, il cappuccino Fidenzio Volpi, di fatto esautorando il fondatore, precisando altresì che «il Santo Padre Francesco ha disposto che ogni religioso della Congregazione dei Frati Francescani dell'Immacolata è tenuto a celebrare la liturgia secondo il rito ordinario e che, eventualmente, l'uso della forma straordinaria (Vetus Ordo) dovrà essere esplicitamente autorizzata dalle competenti autorità per ogni religioso e/o comunità che ne farà richiesta».
Succede spesso, all’interno dei patri confini. Soprattutto quando un tema “scandaloso” tocca o riguarda direttamente ambienti vicini alla cultura dominante, al “mainstream”: scoppia uno scandalo, se ne fa qualche titolo eclatante (quando va bene), poi tutto tace. Così sta avvenendo a proposito della squallida vicenda che vede coinvolti ex dirigenti del partito dei Grünen (i Verdi tedeschi), dichiaratisi negli anni Ottanta apertamente a favore della pedofilia, o rivelatati addirittura praticanti essi stessi.
In questi giorni, soprattutto nella rete informatica, si dibatte e si discute sulla prossima legge contro l'omofobia. Quello che colpisce è l'assoluta contraddittorietà della posizione di molti cattolici: condividono la premessa fondamentale dell'attivismo gay, ma non vogliono accettarne le conseguenze.
«Mi sono ritrovato sbattuto in prima pagina sulla Nuova Ferrara, attaccato proprio come il mio vescovo, Luigi Negri. E ho capito che dolore poteva aver provato». A parlare così a tempi.it è don Stefano Piccinelli che lo scorso 23 di luglio aveva appeso in una bacheca dell’ospedale di Cona, in provincia di Ferrara, l’appello contro la legge sull’omofobia lanciato dai “Giuristi per la vita” attraverso La Nuova Bussola Quotidiana, a cui hanno aderito anche Tempi.it e CulturaCattolica.it.
Il Pontefice fa salire sul palco di Copacabana una bambina gravemente disabile. Per l’abortista Gramaglia è solo sentimento, ma per il filosofo Esposito «non c’è amore senza verità»
Clara Iatosti insieme a Paolo Beccegato, Responsabile Area Internazionale della Caritas, e Maurizio Di Schino in collegamento telefonico, parlano dell'enigma che avvolge la sparizione del padre gesuita Paolo Dall'Oglio.
Una delle accuse che i giudei e i loro capi presentarono a Pilato contro Gesù salvatore nostro fu che egli aveva predicato, incominciando a fomentare il popolo fin dalla Galilea. Per questo il governatore gli domandò se fosse galileo. Una volta informato che era nato e cresciuto in quella provincia, gli parve di avere un qualche motivo per dichiarare non di sua competenza la causa di Cristo nostro bene - che egli trovava senza colpa -, liberandosi dal fastidio di coloro che insistevano perché lo condannasse a morte. Erode in quei giorni si trovava a Gerusalemme per celebrare la Pasqua. Costui era figlio dell'altro Erode che aveva ordinato la strage degli innocenti perseguitando Gesù appena nato e che, avendo sposato una donna giudea, era passato al giudaismo e divenuto un proselito israelita. Per questa ragione, anche suo figlio Erode Antipa osservava la legge di Mosè ed era venuto a Gerusalemme dalla Galilea, di cui era tetrarca. Fra Pilato ed Erode non intercorrevano buoni rapporti, perché entrambi avevano autorità sulle principali province della Palestina e poco tempo prima il governatore, sollecito nell'affermare il dominio dell'impero romano, aveva fatto decapitare alcuni galilei mentre offrivano, sacrifici, mescolando il loro sangue con quello dei sacrifici stessi. Il re se ne era sdegnato, per cui Pilato, volendogli opportunamente dare qualche soddisfazione, decise di mandargli il Signore in quanto suo suddito, affinché lo esaminasse e giudicasse; in realtà egli sperava che Erode lo avrebbe lasciato libero, riconoscendolo innocente e denunciato per invidia dai sommi sacerdoti e dagli scribi.
Da oltre mille anni, tutte le Chiese dell'Oriente vivono intensamente la solennità dell’Assunzione in cielo della Madre di Dio premettendoLe quindici giorni di austero digiuno, chiamati “piccola Quaresima della Vergine”, durante i quali in tutti i monasteri e in tutte le chiese si celebra, con grande partecipazione di popolo, l'Ufficio mariano della “Paraclisis”, antico ufficio di supplice implorazione alla Vergine, per i bisogni materiali e spirituali di ogni fedele. In questa preghiera, tutti ripetono l’invocazione “Santa Madre di Dio, salvaci!”. Anche quest’anno, come da 40 anni a questa parte, inizia oggi nella Basilica di Santa Maria in Via Lata in via del Corso a Roma (dalle ore 21.30 alle 22.30) la "Quindicina dell'Assunta", con salmi, preghiere e letture e con il canto in italiano degli inni paracletici bizantini una gioiosa preparazione alla Pasqua di gloria della Madre di Dio, per chiedere attraverso la Sua intercessione la pace della terra, l'unità delle Chiese, la benedizione divina sulle nostre famiglie e su ogni creatura umana. La Quindicina avrà il suo momento celebrativo culminante nella veglia dell'Assunta la sera del 14 agosto, nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, dalle ore 20.30 alle ore 22.30, con l'Ufficio delle letture e la Santa Messa della vigilia. (R.B.)
“Essere uomini radicati e fondati nella Chiesa: così ci vuole Gesù”: è uno dei passaggi forti dell’omelia che Papa Francesco ha pronunciato ieri nella Festa di Sant’Ignazio di Loyola nella Chiesa del Gesù a Roma. Una celebrazione di grande significato, essendo Papa Bergoglio il primo Pontefice della Compagnia di Gesù.
La Chiesa ricorda oggi Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, il vescovo napoletano che seppe penetrare così bene il cuore dei poveri del 1700. Per lui, compositore del celebre canto natalizio ‘Tu scendi dalle stelle’, l’Incarnazione del Verbo era il modello da seguire per una Chiesa che voglia essere la Sposa di un Dio vicino al suo popolo. E uno dei grandi temi affrontati da Papa Francesco nel suo viaggio apostolico a Rio de Janeiro è stato proprio quello di una Chiesa che vive in mezzo alla gente, una Chiesa materna e misericordiosa.
Nella grande "Settimana dei giovani", presenti solo mille fedeli da Libano, Siria, Iraq. Nessuna citazione del loro dramma alla Via Crucis. Il corrispondente libanese di AsiaNews azzarda qualche ipotesi: per papa Francesco è l'America latina "il continente della speranza"; le Chiese d'Oriente soffrono di sonnolenza. Oppure - più probabile - l'occidente è stanco di un Oriente senza soluzioni e abbandona la regione al suo destino.
Condizioni per l’acquisto dell’indulgenza plenaria
L'indulgenza Plenaria del Perdono di Assisi. Una notte dell'anno del Signore 1216 Francesco era immerso nella preghiera e nella contemplazione nella chiesetta della Porziuncola presso Assisi, quando improvvisamente dilagò nella chiesina una vivissima luce e Francesco vide sopra l'altare il Cristo e alla sua destra la sua Madre Santissima, circondati da una moltitudine di Angeli. Francesco adorò in silenzio con la faccia a terra il suo Signore! Gli chiesero allora che cosa desiderasse per la salvezza delle anime. La risposta di Francesco fu immediata: "Santissimo Padre, benché io sia misero peccatore ti prego che a tutti quanti pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, gli conceda ampio e generoso perdono, con una completa remtssione di tutte le colpe". "Quello che tu chiedi, o Frate Francesco, è grande - gli disse il Signore -, ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio Vicario in terra, da parte mia, questa indalgenza". E Francesco si presentò subito dal Pontefice Oriorio III che in quei giorni si trovava a Perugia e con candore gli raccontò la visione avuta. il Papa lo ascoltò con attenzione e dopo qualche difficoltà dette la sua approvazione. Poi disse: "Per quanti anni vuoi questa indilgenza?". Francesco scattando rispose: "Padre Santo, non domando anni ma anime". E felice si avviò verso la porta, ma il Pontefice lo richiamò: "Come non vuoi nessun documento?". E Francesco: "Santo Padre, a me basta la vostra parola! Se questa inlalgenza è opera di Dio, Egli penserà a manifestare l'opera sua: io non ho bisogno dl alcun documento, questa carta deve essere la Santissima Vergine Maria, Cristo d notaio e gli Angeli i testimoni". E qualche giorno più tardi insieme ai Vescovi dell'Umbria, al popolo convenuto alla Porziuncola, disse tra le lacrime: "Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso!".

Le condizioni per I'acquisto dell'indulgenza plenaria
Il 2 Agosto di ogni anno (dalle ore 12.00 del 1° Agosto alle 24.00 del 2 Agosto) oppure la domenica stabilita dal Vescovo si acquista l'indulgenza plenaria (In virtù dei meriti di Cristo sono rimesse le pene temporali che dovremmo scontare in Purgatorio) facendo: 1. Visita, entro il tempo prescritto, a una basilica minore, la chiesa cattedrale, o una chiesa parrochiale e recita del: Padre nostro Credo 2. Confessione sacramentale; 3. Comunione eucaristica; 4. Preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice. (almeno un Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre o altre preghiere a scelta); 5. Disposizione d'animo che escluda ogni affetto al peccato anche veniale.
Il cinque agosto prossimo si celebri il secondo millennio della mia nascita. Per quel giorno Dio mi permette di donarvi grazie particolari e di dare al mondo una speciale benedizione. Vi chiedo di prepararvi intensamente con tre giorni da dedicare esclusivamente a me. In quei giorni non lavorate. Prendete la vostra corona del rosario e pregate. Digiunate a pane e acqua. Nel corso di tutti questi secoli mi sono dedicata completamente a voi: è troppo se adesso vi chiedo di dedicare almeno tre giorni a me?
Il 31 luglio Papa Francesco ha celebrato la festa di sant'Ignazio di Loyola (1491-1556), fondatore del suo ordine, i Gesuiti, celebrando la Messa nella chiesa dedicata al santo a Roma. Ne ha approfittato per una vera lezione sulla trama essenziale degli «Esercizi spirituali» di sant'Ignazio.
In Italia sono le famiglie numerose le più diligenti e parsimoniose nella gestione del proprio borsellino. Lo si evince da una ricerca dell’Istat sui “Consumi delle famiglie” con la quale l’istituto statistico ha ricostruito la variazione delle spese dei nuclei familiari a seconda del numero dei componenti .
«C’è veramente grande dolore. Queste persone continuano a piazzare le bombe qui e là». Reagisce così John Onajekan, arcivescovo di Abuja, all’attentato che lunedì notte ha colpito Kano, provocando 24 morti. Nessuno ha rivendicato l’attacco, ma è probabile che si tratti dei terroristi islamici di Boko Haram, che hanno fatto esplodere una bomba vicino a un bar in un quartiere cristiano.
La gente si accalca, spinge, vuole vedere il vescovo ma, soprattutto, vuole vedere quell’anziana donna che ha spinto il prelato a venire fin lì. Di lei si riesce a scorgere solo la cuffia nera e il sorriso rugoso; è intimidita dalla ressa, le chiedono di parlare, cava dalla tasca un foglietto, per non confondersi: «Il mio nome è Emily Bartella. Sono nata ad Asomatos ottantasei anni fa. Sono cristiana maronita. Un tempo nel mio villaggio vivevano più di duecentocinquanta persone, tutte cristiane come me. Quando nel 1974 i turchi hanno invaso questa parte dell’isola di Cipro siamo stati tutti cacciati dalle nostre case e il paese è stato trasformato in un quartier generale dell’esercito. I soldati hanno alzato barricate di filo spinato, hanno messo un cartello con il divieto di ingresso, scritto in turco, e ci hanno spinti via».
Ha lasciato tutti con il fiato sospeso, finché non ha fatto un ampio respiro e poi ha cominciato a piangere. Non era per nulla scontato che Abigail Rose, la figlia della deputata repubblicana 34enne Jaime Herrera Beutler nata il 15 di luglio, sopravvivesse. UN CASO DISPERATO. Anzi, quando la donna durante la gravidanza aveva dichiarato pubblicamente che non c’era «soluzione medica» per il problema di sua figlia e aveva chiesto di «pregare per un miracolo», era ancora convinta che avrebbe partorito la piccola morta. Secondo la scienza infatti la bambina, affetta dalla sindrome di Potter, non sarebbe dovuta sopravvivere. La malattia riduce il liquido amniotico nel ventre materno schiacciando il bambino contro le pareti uterine, non permettendo lo sviluppo del corpo, dei polmoni e dei reni.
Articolo tratto dall’Osservatore Romano – Giovedì 25 luglio, durante il viaggio a Rio de Janeiro, il Papa ha rilasciato in spagnolo a Gerson Camarotti, di GloboNews, una lunga intervista, andata in onda domenica 28 nel corso del programma Fantástico dell’emittente brasiliana Rede Globo. Diamo qui di seguito quasi per intero, in una nostra traduzione italiana, il testo dell’intervista, pubblicata integralmente in portoghese sul sito dell’emittente (www.g1globo.com) e in italiano su quello del nostro giornale .
Celebrando la messa per la festa del fondatore della Compagnia di Gesù, papa Francesco sottolinea la necessità di essere “spostati”, al servizio di Cristo e della Chiesa: “Non ci possono essere cammini paralleli e isolati”. Per vivere questa “duplice centralità” bisogna “lasciarsi conquistare da Gesù” e chiedere al Signore “la grazia della vergogna”.