MaM
Messaggio del 2 ottobre 2015:Cari figli, sono qui in mezzo a voi per incoraggiarvi, riempirvi del mio amore e invitarvi nuovamente ad essere testimoni dell’amore di mio Figlio. Molti miei figli non hanno speranza, non hanno pace, non hanno amore. Essi cercano mio Figlio, ma non sanno come e dove trovarlo. Mio Figlio apre loro le braccia, ma voi aiutateli a giungere tra le sue braccia. Figli miei, per questo dovete pregare per l’amore. Dovete pregare moltissimo per avere quanto più amore possibile, perché l’amore vince la morte e fa sì che la vita continui. Apostoli del mio amore, figli miei: unitevi in preghiera con cuore vero e semplice, per quanto lontani siate gli uni dagli altri. Incoraggiatevi gli uni gli altri nella crescita spirituale, come vi sto incoraggiando io. Veglio su di voi e sono con voi ogni volta che pensate a me. Pregate anche per i vostri pastori, per coloro che hanno rinunciato a tutto per mio Figlio e per voi. Amateli e pregate per loro. Il Padre Celeste ascolta le vostre preghiere. Vi ringrazio.

Notizie dai giornali cattolici



GennaioFebbraioMarzoAprileMaggioGiugnoLuglioAgostoSettembreOttobreNovembreDicembre



La rappresentanza italiana all’Onu ha accolto raccomandazioni che invitano a rafforzare i diritti Lgbt. Accolte anche quelle sulle «misure necessarie per garantire un accesso effettivo all'aborto», insieme alle critiche verso l’obiezione di coscienza. Ovviamente nessuno si scandalizza se l’aborto provoca una quantità di morti al giorno molto maggiore di quella da Covid-19.
«La pandemia evidenzia la nostra precarietà e smaschera la menzogna dell'individualismo, che ha favorito la frattura dei legami con la famiglia, la tradizione e Dio». Il vescovo spagnolo Juan Antonio Reig Pla spiega alla Nuova BQ perché ha deciso di non sospendere le Messe col popolo: «La Santa Messa è il Cielo in terra e senza di essa l'uomo si perde». Il Coronavirus è «un colpo alla superbia del globalismo e della società tecnocratica», ma anche la Chiesa ora «deve tornare alle questioni decisive sulla salvezza umana».