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Messaggio del 4 giugno 2018:Cari figli, anche oggi desidero invitarvi in questo tempo a pregare particolarmente per i miei piani, per i miei piani che desidero realizzare con la mia venuta. In particolare, cari figli, vi esorto a pregare per la famiglia e per i giovani. Pregate, cari figli, e siate perseveranti nella preghiera! Intercedo per tutti voi presso mio Figlio. Grazie, cari figli, per aver anche oggi risposto alla mia chiamata.

Notizie dai giornali cattolici



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"Senza famigliari presenti, i malati ricoverati vivono relazioni assenti. Ci siamo noi". La Bussola incontra don Maurizio, il cappellano dell'ospedale di Cremona, nel cuore dell'emergenza da Coronavirus: "Ho la febbre, sto aspettando il tampone". Paura? "No, penso a quella nonna che mi aspetta in reparto e non sa che il marito è morto. Si muore soli: ho portato la benedizione a persone già defunte". "Però i medici sono eccezionali: sosteniamo anche loro". Pregare? "Senza sosta. Prego che Dio non ci abbandoni alla morte e alla desolazione".
Le Messe con popolo sospese dalla Cei per il coronavirus? Non così fece san Carlo Borromeo, patrono dei vescovi, di fronte alla terribile peste del 1576-77. Rimproverò le autorità civili perché non cercavano i soccorsi divini, visitò i malati, chiamò sacerdoti da fuori città per amministrare i Sacramenti, organizzò processioni pubbliche, Messe all’aperto. Fu segno di fede, speranza e carità, arrecando sollievo corporale e mettendo la salvezza delle anime al primo posto.