Il Parlamento ha approvato con la maggioranza dei 2/3 il Nono Emendamento alla Costituzione, secondo cui l’Ungheria protegge l’educazione cristiana e «il diritto dei bambini a un’identità corrispondente al loro sesso alla nascita». «La madre è una donna, il padre è un uomo». Si ribadisce così la legge naturale, opposta all’ideologia Lgbt. E l’Ue continua ad attaccare il Governo Orban.