Brutta pagina bolognese. A due giorni dall'Immacolata squadristi universitari rossi e lgbt promuovo una festa blasfema. Protesta solo la Lega. Tace il Comune, tace l'Università e tace il Pd. L'evento viene annullato. E per ultima interviene la Diocesi che si limita a parlare di "provocazione". Nel 2007, per un episodio simile, il vescovo Caffarra scese in città con una processione riparatrice. Oggi, col nuovo corso inaugurato da Zuppi, acclamato dalla Sinistra al ragù come una star, ci si accontenta di invocare la libertà di pensiero nel rispetto di tutti. Ma il problema non è questo, bensì il grave sacrilegio commesso. È questa la Bologna libera?