#semidisperanza 25 gennaio 2019 - Intervista ad Annalisa Colzi, Esercito di Maria.
Domenica mattina è stata devastata la parrocchia di Guadalupe, nella città di San Francisco (Zulia): «Hanno minacciato una suora con una granata. Picchiati donne e anziani. Una bambina è finita all’ospedale»
Intervista a Paul Bhatti: «È stato fondamentale il sacrificio di mio fratello Shahbaz e del governatore Taseer. Ringrazio anche i coraggiosi giudici musulmani, il governo e Tempi»
Chissà se l’Europa ora protesterà con lo Stato di NY, dove è stata abolita la pena di morte per i reati (giustamente), ma è stata introdotta (abominevolmente) la pena di morte per i bambini.
Padre John Hogan ha evitato di dare la Comunione a Robert Troy, esponente del Fianna Fáil che ha votato per l’abrogazione dell’Ottavo emendamento, la norma costituzionale che proteggeva i nascituri. Intanto, mentre i fedeli e qualche vescovo chiedono la scomunica di Andrew Cuomo, prosegue il silenzio dei vertici del Vaticano sulla legge dello Stato di New York che consente l’aborto fino alla nascita.
Il concetto di salute così come adottato dall'Oms nella sua carta fondativa del 1948 (salute definita come stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplice assenza di malattia) suona bellissimo, ma in realtà è l’origine di una serie infinita di abusi. Permette l’abuso più mostruoso e fondamentale, permette di violare la prima regola della medicina: non nuocere.
I giudici della Corte Suprema, riuniti in udienza il 29 gennaio, hanno respinto l’istanza di revisione della sentenza che lo scorso ottobre ha assolto Asia Bibi dall’accusa di blasfemia. Finalmente Asia Bibi è libera di rivedere i suoi famigliari dopo nove anni e mezzo di carcere. Le proteste e le violenze dei fondamentalisti islamici non mancheranno. Già accusano il governo di Imran Kahn di essere "al soldo" dell'Occidente. La sentenza giunge coerentemente in un periodo di apertura alla minoranza cristiana: è stato festeggiato Natale ed è stato assolto un altro cristiano "blasfemo", la cui famiglia è stata però distrutta negli ultimi anni. Qualcosa si muove, insomma. Ma nel frattempo Asia Bibi deve allontanarsi dal Pakistan, in un luogo sicuro in cui ottenere rifugio e vivere in pace, assieme ai suoi famigliari.