Con la lettera del Papa alla PAV muta il registro dottrinale sui temi morali: la persona umana vivente corredata di una propria dignità non rappresenta più il paradigma morale di riferimento per discernere il bene dal male, ma è sostituita dall’esistenza, una congerie di fatti e condizioni come l’immigrazione o la fratellanza universale. Povertà e ambiente ritenute più importanti di aborto ed eutanasia perché la giustizia sociale ha maggior peso della giustizia naturale.