Le recenti parole del visitatore apostolico a Medjugorje monsignor Hoser sulla eventuale presenza di infiltrazioni della camorra hanno determinato sorpresa e sconcerto. Abbiamo interpellato il noto giornalista Paolo Brosio, grande devoto della Gospa e soprattutto cavallo di razza del giornalismo giudiziario, avendo seguito per Mediaset Mani Pulite.
Immigrazione, islam, pastorale e dottrina. Con chiarezza, Monsignor Athanasius Schneider, vescovo ausiliare di Astana in Kazakstan, risponde alle nostre domande ed afferma che l’ invasione islamica “non è un rischio, ma ormai avanza a pieno ritmo” ed esiste “un piano orchestrato dai poteri internazionali per cambiare la identità cristiana e nazionale dei popoli europei”
Jules Rimet, l’avvocato cattolico francese a cui tutti siamo eternamente grati perché si è inventato la Coppa del mondo, lo ha sempre detto: lasciate fuori la politica dai Mondiali. Non era facile difendere questa posizione dopo la Prima Guerra mondiale, quando l’Inghilterra respinse la sua idea per non dover giocare contro i suoi ex nemici. È stato ancora più difficile perorare la causa nel 1934, quando Benito Mussolini sfruttò la competizione per alimentare la propaganda fascista. Non parliamo del 1938, quando i giocatori tedeschi esibivano il saluto nazista prima di scendere in campo. Ma Rimet ha tenuto duro, non ha mai escluso nessuno dalla competizione per motivi politici, si è giocato il premio Nobel e ha insistito: i Mondiali c’entrano con il calcio e lo sport. E basta.
La Cgil protesta contro l'organizzazione del Gay Pride: manca la richiesta dell'utero in affitto. Reagisce subito Arcilesbica, con una lettera aperta in cui denuncia la pratica dell'utero in affitto come una nuova forma di sfruttamento della donna. Un interessante j'accuse alla sinistra, non solo alla Cgil, ma a Monica Cirinnà e Laura Boldrini.
Un prete celebra in mare coi fedeli sul bagnasciuga. E' l'ulitma deriva di un clero che per ripondere ai propri capricci riduce l'Eucarestia a happening sempre più cool. Una deriva che parte dalla mancanza di fede nel santo sacrificio. E che le gerarchie ecclesiastiche non sembrano intenzionate ad affrontare, impegnate a leccarsi le ferite per le chiese dismesse.
Il nonno fu ucciso durante il conflitto serbo e lui con i genitori dovette conoscere l'esperienza dei profughi croati. Stasera, durante la finale mondiale con la Francia, Luka Modric giocherà la partita più importante della sua vita. Storia di un campione gracile che ha conosciuto l'umiliazione e il dolore della guerra senza mai smettere un attimo di confidare in Dio. Al quale oggi, comunque vada stasera, si affida perché sempre grato.