In merito alle elezioni ormai prossime, questa Redazione ha dato ampio spazio a diversi candidati pro-life e pro-family, presenti in diversi partiti. Oltre a questo, si è ritenuto di pubblicare anche alcuni contributi inviatici dai nostri Lettori, come quello della signora Lucia D’Anna. Oggi Mario Adinolfi, a capo del Popolo della Famiglia, le risponde.
Di padre Amorth sono note le parole di un’intervista rilasciata nel 2014: «Io sono contrario a questi Vescovi e sacerdoti che non credono a Medjugorje, perché io ragiono così…la Chiesa si pronuncia solo quando i fatti sono finiti. Però Medjugorje dura da 33 anni. Abbiamo una legge della Chiesa, che è la più importante per farci distinguere i fatti straordinari dai fatti che non lo sono: dai frutti si conosce la pianta. Ora, sono 33 anni che Medjugorje dà dei frutti squisiti». Ma nel libro, appena uscito, “Un esercito contro il male” (Rizzoli), uno degli esorcisti più famosi del mondo entra dentro le parole che la Madonna ripete a Medjugorje, quelle che secondo lui erano «una massiccia opera di catechesi per avvicinare gli uomini a Dio». E lo fa per guidare i fedeli in tempi di confusione spirituale anche all’interno della Chiesa.
Quasi 4000 Km, 8 giorni, 11 tappe. Il più grande merito del Bus arancione di Generazione famiglia-CitizenGo Italia è quello di ricordarci quale atto rivoluzionario e sconvolgente sia oggi dire la verità. Lungo il cammino polizia in antisommossa, multe e censure di molte amministrazioni comunali.
Dopo una condanna pesantissima per pedofilia e sette anni scontati in carcere, per don Luciano Massaferro arriva la piena riabilitazione dalla giustizia ecclesiastica. Merito del coraggio mostrato dall'arcivescovo di Genova Bagnasco che ha fatto svolgere un processo rigoroso dal quale è uscito assolto. Parlano l'amico vescovo e il suo legale, Ronco, che sottolineano la fede con la quale ha affrontato una tragedia personale e gli errori compiuti dalla giustizia italiana: "Le cose non andarono come stabilì il giudice civile".
La vignetta dissacrante di Staino che ricalca la macchietta stantia di un Gesù che flirta con la Maddalena. Succede su Avvenire, il quotidiano dei vescovi. Ma il peccato più grave è nel fatto che non fa nemmeno ridere.
La battaglia di Ghouta Est, con le sue stragi di civili, è al centro dell'agenda internazionale umanitaria. Parrebbe un massacro compiuto dal regime contro un popolo disarmato. Ma non è così. A Damasco, i civili e soprattutto i cristiani soffrono sotto i bombardamenti dei jihadisti... di Ghouta. Bombe e razzi di cui non parla nessuno. Perché prevalgono, anche qui, gli interessi delle monarchie sunnite che appoggiano i ribelli.