Nelle pagine del libro “La Stella e la Mezzaluna” si ritrova la traiettoria storica che punta oggi all’estinzione delle minoranze religiose nel Vicino Oriente
Intervista a Shaan Taseer, figlio di Salman, il governatore musulmano del Punjab ucciso dagli estremisti nel 2011 per avere difeso pubblicamente la donna: «Il caso di Asia Bibi riguarda la coscienza dell’intero paese»
Ascolto, dialogo, accompagnamento, discernimento. Al Sinodo risuonano le solite parole d'ordine, ma i resoconti e le interviste di coloro che guidano l'assemblea ci danno l'immagine di una Chiesa più preoccupata del consenso del mondo, e dei giovani, che non di una proposta di significato pieno della vita.
La lunghissima vicenda di Asia Bibi si conclude qui, 9 anni dopo il suo arresto, con un verdetto della Corte Suprema. Che però non è stato comunicato, per motivi di sicurezza. Gli integralisti islamici pakistani sarebbero pronti ad assassinare subito questa donna cristiana, provata da quasi un decennio di isolamento in carcere, condannata a morte per "blasfemia" in primo grado nel 2010. E sarebbero pronti a scatenare violenze contro i giudici e la comunità cristiana. Per questo la Corte Suprema ha deciso, ma non si pronuncia. Avvocati e attivisti sono ottimisti. Nel caso sia stata assolta, un paese sicuro deve garantirle asilo politico.
“Le dichiarazioni di alti esponenti del Pd nazionale riguardo il caso Padovani sono incompatibili non soltanto con il buon senso, ma con l’alfabetismo. Basta infatti scorrere la mozione del consiglio comunale di Verona per capire come l’impegno richiesto al sindaco ed alla giunta sia perfettamente conforme al dettato della 194 che loro asseriscono, in modo mistificatorio, di voler difendere.
Infatti alcuni articoli della legge, a partire dal primo, che esprimono la promozione di iniziative per evitare l’aborto, vengono volutamente oscurati e disapplicati”.