MaM
Messaggio del 10 agosto 2012:Cari figli, sono venuta a voi e mi sono presentata come Regina della Pace perché mi manda mio Figlio. Desidero, cari figli, aiutarvi. Aiutarvi affinché venga la pace. Ma ho detto così tante volte ed ho ripetuto a tutti voi, miei figli: io ho bisogno di voi, cari figli! Io con voi posso realizzare la pace. Perciò anche oggi vi invito: pregate per la pace! Pregate per la pace nel mondo, pregate per la pace nelle famiglie. Riportate la preghiera nelle vostre famiglie e mettete Dio al primo posto nelle vostre famiglie. La Madre prega insieme con voi ed intercede per tutti voi presso suo Figlio. Pregate, pregate e perseverate nella preghiera. Grazie per aver anche oggi risposto alla mia chiamata.

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Nelle pagine del libro “La Stella e la Mezzaluna” si ritrova la traiettoria storica che punta oggi all’estinzione delle minoranze religiose nel Vicino Oriente
Intervista a Shaan Taseer, figlio di Salman, il governatore musulmano del Punjab ucciso dagli estremisti nel 2011 per avere difeso pubblicamente la donna: «Il caso di Asia Bibi riguarda la coscienza dell’intero paese»
Ascolto, dialogo, accompagnamento, discernimento. Al Sinodo risuonano le solite parole d'ordine, ma i resoconti e le interviste di coloro che guidano l'assemblea ci danno l'immagine di una Chiesa più preoccupata del consenso del mondo, e dei giovani, che non di una proposta di significato pieno della vita.
La lunghissima vicenda di Asia Bibi si conclude qui, 9 anni dopo il suo arresto, con un verdetto della Corte Suprema. Che però non è stato comunicato, per motivi di sicurezza. Gli integralisti islamici pakistani sarebbero pronti ad assassinare subito questa donna cristiana, provata da quasi un decennio di isolamento in carcere, condannata a morte per "blasfemia" in primo grado nel 2010. E sarebbero pronti a scatenare violenze contro i giudici e la comunità cristiana. Per questo la Corte Suprema ha deciso, ma non si pronuncia. Avvocati e attivisti sono ottimisti. Nel caso sia stata assolta, un paese sicuro deve garantirle asilo politico.
“Le dichiarazioni di alti esponenti del Pd nazionale riguardo il caso Padovani sono incompatibili non soltanto con il buon senso, ma con l’alfabetismo. Basta infatti scorrere la mozione del consiglio comunale di Verona per capire come l’impegno richiesto al sindaco ed alla giunta sia perfettamente conforme al dettato della 194 che loro asseriscono, in modo mistificatorio, di voler difendere. Infatti alcuni articoli della legge, a partire dal primo, che esprimono la promozione di iniziative per evitare l’aborto, vengono volutamente oscurati e disapplicati”.