Devo confessare la stanchezza dopo una giornata di immense emozioni. Il ritrovarsi di mattina presto con gli amici del Popolo della Famiglia arrivati chissà come da tutta Italia in piazza San Pietro, il superamento degli infiniti controlli, l'accesso in piazza con i maggiordomi del Papa che ci sussurravano "siete una storia senza precedenti". La bellissima catechesi sul non uccidere, il saluto ufficiale alla delegazione, poi l'incontro che ho avuto con l'umanità stessa di Francesco, con il suo sorriso, con lo sguardo attento con cui ha scrutato la spilletta del PdF che gli donavo insieme con il libro in cui ho ricordato i 441 uccisi (in stragrande maggioranza cattolici e spesso impegnati in politica) dal terrorismo in Italia.
"L'Europa è minacciata da un disastro di disperazione. Finché l'uomo pagherà quella che Madre Teresa ha definito la guerra più sanguinosa contro gli esseri umani più indifesi, l'Europa non può realizzare la speranza alla quale siamo legati. Il risveglio della vera Europa e della buona speranza richiede una rinascita religiosa. Mettere tutta la nostra speranza nell'ingegno umano e nel potere è illusorio, è una sorta di “maledetta speranza”. Intervista al filoso Josef Seifert alla vigilia del Congresso Internazionale della Società Europea di Filosofia di Varsavia.