Steven Ertelt – presidente del “Colorado Citizens for Life” e membro del consiglio direttivo del “National Right to Life Committee” (“Comitato nazionale per il diritto alla vita”) -, ha pubblicato sulla piattaforma prolife LifeNews.com, di cui è fondatore ed editore, l’articolo “La Regola D’oro può aiutarci a riconoscere la dignità del bambino non nato”[1], che qui di seguito riportiamo rielaborandolo un po’.
La “regola d’oro” è quel principio della legge morale naturale, cioè universalmente riconosciuto, che dice “non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te”, valido anche nella sua accezione positiva “fai agli altri quello che vuoi sia fatto a te”. La “regola d’oro” è un pezzo di saggezza morale espressa in numerose tradizioni etiche e religiose che risalgono sin dall’antichità. Essa è presente in tutte le religioni; Confucio, per esempio, ha detto: “Ciò che non vuoi sia fatto a te, non farlo agli altri”; Gesù ha insegnato: “Ama il prossimo tuo come te stesso”.
«Cristo sì, Chiesa no. Poi: Dio sì, Cristo no. Finalmente il grido empio: Dio è morto; anzi: Dio non è mai stato. Ed ecco il tentativo di edificare la struttura del mondo sopra fondamenti che Noi non esitiamo ad additare come principali responsabili della minaccia che incombe sulla umanità: un’economia senza Dio, un diritto senza Dio, una politica senza Dio». Nel discorso Nel Contemplare, rivolto agli uomini di Azione Cattolica d’Italia il 12 ottobre 1952, il Servo di Dio Papa Pio XII (1876-1958) denuncia con formula sintetica ed efficace l’itinerario storico della Rivoluzione anticristiana.
Un certo numero di genitori californiani si sono davvero arrabbiati e stanno prendendo in considerazione l’azione legale nei confronti di un insegnante di scuola materna che ha organizzato una “cerimonia di transizione” di sesso in classe per un bambino di cinque anni. Senza informare i genitori in anticipo.
La Rocklin Academy Schools ha ribadito che non era necessario il consenso informato dei genitori perché il tgransegenderismo – e il cambiamento di sesso – non rientra nell’educazione sessuale, l’educazione all’identità di genere non è educazione sessuale.
Sant’Alfonso Maria dei Liguori utilizza un bell’esempio per farci capire come il demonio cerchi in tutti i modi di allontanarci dalla Madonna.
L’esempio è questo:
Come Oloferne per conquistare la città di Betulia ordinò che si rompessero gli acquedotti (Giuditta 7,6-13), così il demonio cerca con ogni mezzo di far perdere alle anime la devozione verso Maria, perché, chiuso questo canale di grazie, gli riesce poi facilmente d’impadronirsi di esse.
Chi per "buonismo" non chiama l'odio nichilista con il suo nome ne diventa complice, come il sindaco di Barcellona. Se vogliamo difendere la vita e l'Europa dobbiamo guardare in faccia la realtà: ecco elencate le verità di cui ci vergognamo da quando Dio è stato cancellato dall'orzzonte (anche cristiano).
Sarebbe un errore leggere il messaggio del Papa per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2018 pensando che sia rivolto all’Italia e all’Europa. Il messaggio è destinato a tutti i fedeli, anzi a tutto il mondo. E sono molti i Paesi africani e asiatici che si devono sentire accusati dalle parole del Papa. Ma si può anche auspicare che nei prossimi mesi la Santa Sede trovi il modo di aggiungere il diritto di ogni persona a vivere in dignità nel proprio paese insieme alla sua famiglia.