«Ora che posso solo sognare ad occhi aperti e col cuore che batte capisco che la vita non è con i piedi per terra che ti obbligano a pensare solo a quello che vedi perché in questo modo ti perdi il bello della vita con la “V” maiuscola, pertanto ringrazio il Signore che mi ha regalato questa SLA…vina» sono le ultime parole scritte da padre Modesto Paris – morto nella notte tra il 30 e il 31 maggio nell’ospedale “Villa Scassi” a Genova – ai suoi ragazzi, ai giovani del movimento Rangers da lui fondato nel 1984 al Santuario della Madonnetta a Genova, agli amici di una vita intera fatta di gioia ma anche di sofferenza.
Commento di padre Livio Fanzaga al Messaggio del 2 luglio 2017
In queste ore drammatiche, assistiamo, dolenti ed impotenti, agli sviluppi ultimi e agli esiziali contorni che sta assumendo la vicenda del piccolo Charlie Gard, il neonato inglese di 10 mesi affetto da Sindrome dell’encefalomiopatia mitocondriale ad esordio infantile, il quale, sulla base di distinte statuizioni giudiziarie emesse da tre differenti Corti inglesi, di diverso grado, e da ultimo dalla stessa Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, dovrebbe essere accompagnato alla morte per mezzo del distacco dalla macchina che ne assicura la ventilazione meccanica e della contestuale interruzione dell’alimentazione e dell’idratazione artificiali, non prima di avergli procurato uno stato di sedazione profonda.
Sappiamo che la pornografia è un grande male per il corpo e per l’anima dei nostri figli e dei nostri allievi, ma come difenderli da questa piaga sociale tanto diffusa nelle scuole e nella società? Come parlare loro del pericolo della pornografia?
Il professor Thomas Lickona lo racconta in uno studio che ha presentato al congresso Character, Education and Digital Lifestyles, promosso da Interaxion Group presso la Pontificia Università della Santa Croce di Roma. Lickona è psicologo dell’età evolutiva e professore emerito dell’Università dello Stato di New York a Cortland, e fondatore e direttore del Center for the 4th and 5th Rs – Respect and Responsibility (www.cortland.edu/character). Lo studio si intitola “Lottare contro la pornografia”.
Secondo il professor Lickona, “è bene avere un piano d’azione e di prevenzione in famiglia per rendere consapevoli i nostri figli dei pericoli della pornografia. Tutto dipende dalla loro età. Con i bambini più piccoli dovremmo cercare in primo luogo di proteggere la loro innocenza, evitando che vedano immagini pornografiche. Per questo serve fondamentalmente prevenzione. Per gli adolescenti, invece, il discorso è diverso”.
Nel 1630 un frate francescano portoghese trovò, nel Nuovo Mondo, degli indigeni che avevano delle croci fatte con i rami. Gli indigeni spiegarono al religioso che una “Signora vestita d’azzurro” aveva detto loro come farle e aveva parlato loro di Dio. Alonso de Benavides ne restò stupito, perché era la prima volta che questi indiani erano entrati in contatto con la fede e con un evangelizzatore.
Indagò sull’accaduto, chiese ai nativi di descrivergli questa “Signora vestita d’azzurro” e dopo molte ricerche riuscì a trovare questa donna. Si chiamava Suor María de Jesús e si trovava nel monastero di Agreda, in Spagna. La cosa curiosa è che questa donna era a 15.000 chilometri di distanza e non aveva mai lasciato il convento. Come era possibile tutto ciò?
Oggi condividiamo una notizia triste dal punto di vista umano, ma radiosa dal punto di vista della fede vissuta nell’eternità e nell’abbraccio di Dio Padre.
Suor Cecilia, del Carmelo di Santa Fe, in Argentina, soffriva di un tumore al polmone. Quello che ha più colpito quanti la circondavano è stato il tenero sorriso con il quale ha chiuso gli occhi a questo mondo, simile a quello di un’innamorata che aspetta un incontro a lungo atteso, come si può vedere dalle fotografie.
Il Carmelo di Santa Fe ha comunicato la morte di suor Cecilia con un testo breve ma profondo inviato ai membri dell’Ordine e a tutti i suoi amici....
Elisabeth Arrighi Leseur (16 ottobre 1866-3 maggio 1914), nata Paulina Elisabeth Arrighi, è stata una mistica francese più nota per il suo diario spirituale e per la conversione del marito, Félix Leseur (1861-1950), medico e noto leader del movimento anticlericale e ateista francese. La causa per la beatificazione di Elisabeth Leseur è stata avviata nel 1934.
Elisabeth nacque a Parigi in una facoltosa famiglia di origine corsa. Da bambina aveva avuto l’epatite, che tornò nel corso della sua vita con attacchi di gravità variabile.
Nel 1887 conobbe il medico Félix Leseur, anch’egli proveniente da una ricca famiglia cattolica. Poco prima del loro matrimonio, il 31 luglio 1889, Elisabeth scoprì che Félix aveva smesso di essere un cattolico praticante. Il dottor Félix Leseur divenne noto come materialista e collaboratore di giornali anticlericali a Parigi.
Mons. Camillo Ballin parla di numerose famiglie cattoliche che hanno lasciato l’emirato nelle ultime settimane. Una “crisi sociale” in atto, che ha portato molte persone (anche cristiane) “a perdere il lavoro”. I timori e le incertezze per il futuro e il rischio di un “Paese bloccato”. I sauditi estendono di 48 ore l’ultimatum per accettare la lista di richieste.
Rilasciato a un bimbo canadese un libretto sanitario in cui il genere viene indicato con la "U" di "unknow" ("sconosciuto"). La madre del piccolo: "Da grande deciderà cosa vuole essere"
Le agenzie dell’Onu non perdono occasione per tentare di imporre l'aborto a livello internazionale, scavalcando gli Stati. Il Consiglio economico e sociale include contraccettivi e abortivi nel kit destinato alle aree di crisi e ha incontrato la decisa opposizione solo dell'osservatore presso il Palazzo di vetro del Vaticano. Ma sotto accusa è anche un database che monitora l'attività degli Stati sugli aborti.
L'Arcivescovo di Philadelfia interviene sull'enciclica oggi più nel mirino di un certo mondo cattolico che vuole sdogananamenti su vita e famiglia: "Resta una potente contro-testimonianza alla diffusa distorsione della sessualità nella nostra epoca. Come altre comunità cristiane, e persino molti cattolici, sono crollati nella loro difesa dell’integrità sessuale, Humanae vitae è rimasta a testimonianza della verità.
"In queste ore drammatiche, assistiamo, dolenti ed impotenti, agli sviluppi ultimi e agli esiziali contorni che sta assumendo la vicenda del piccolo Charlie Gard". Il bambino inglese, 10 mesi di età, per la sua grave malattia dovrebbe essere accompagnato alla morte, proprio in queste ore, sulla base della sentenza poi confermata dalla Cedu. Elio Sgreccia, già presidente della Pontificia Accademia per la Vita, smonta le tesi a favore della morte.