MaM
Messaggio del 16 giugno 1983:Sono venuta per dire al mondo: Dio esiste! Dio è verità! Solo in Dio c’è la felicità e la pienezza della vita! Io mi sono presentata qui come Regina della pace per dire a tutti che la pace è necessaria per la salvezza del mondo. Solo in Dio si trova la vera gioia dalla quale deriva la vera pace. Perciò chiedo la conversione.

Notizie dai giornali cattolici



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Vangelo Mt 13,1-23: Il seminatore uscì a seminare.
Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia. Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti». Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?». Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono. Così si compie per loro la profezia di Isaìa che dice: “Udrete, sì, ma non comprenderete, guarderete, sì, ma non vedrete. Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile, sono diventati duri di orecchi e hanno chiuso gli occhi, perché non vedano con gli occhi, non ascoltino con gli orecchi e non comprendano con il cuore e non si convertano e io li guarisca!”. Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono! Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l’accoglie subito con gioia, ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto. Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno».
Il 25 giugno 2017, nella Diocesi di Rodez, in Francia, si è svolta l’ordinazione di un Prete Cattolico, seguendo un amalgama di liturgia “Sacra e Profana”, Rito cattolico e rituale indù.
È uscito l’importante ultimo libro del Cardinale Robert Farah, attuale Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti: si intitola “La forza del silenzio. Contro la dittatura del rumore” e presenta tra l’altro una illustre postfazione del Papa Emerito, Benedetto XVI. In una lunga intervista rilasciata al Foglio nell’edizione cartacea in edicola l’11 luglio, il cardinale racconta al giornalista Matteo Matzuzzi da un lato lo svolgimento e i punti chiave di questo nuovo saggio, e dall’altro tutta la sua ricerca spasmodica di un “antidoto” per un occidente che si sta velocemente condannando alla “eutanasia dei suoi valori fondanti”, come ripete Sarah nel corso dell’intervista a Il Foglio. «Il nostro mondo non comprende più Dio perché parla continuamente […] Si è escluso Dio dalla vita dell’uomo e della società, l’uomo è diventato centro e fine di tutto e si è perso ciò che è evidente, la legge naturale che è profondamente legata alla morale e alla vita di fede», spiega Sarah nel presentare il suo testo ricco di spunti sui problemi legati alla quotidianità dell’Europa e della stessa Chiesa.
Padre Gabriele Amorth - di cui a settembre ricorre il primo anniversario della morte - ripeteva spesso: «Il demonio può vincere delle battaglie. Anche importanti. Ma mai la guerra». E di Amorth, padre Paolo Carlin - appartenente all’Ordine dei Frati Minori Cappuccini - ha preso il posto in prima linea nella lotta contro il demonio, è infatti portavoce ufficiale dell’Associazione Internazionale Esorcisti. La lunga esperienza maturata nell’ambito del discernimento delle situazioni di ossessione e possessione diabolica è messa ora a disposizione dei lettori in De cura obsessis, un vero e proprio manuale teorico-pratico da studiare e consultare per non rischiare di prendere con faciloneria un tema di cui molti parlano ma di cui pochi conoscono le vere implicazioni.
Il fatto. Alle 11,40 del 27 febbraio 2017 il Dj Fabio, colpito da tetraplegia e cecità a seguito di un grave incidente, moriva in una clinica svizzera per suicidio assistito. “Al mio rientro in Italia, nella giornata di domani, andrò ad autodenunciarmi, dando conto dei miei atti e assumendomene tutte le responsabilità“, aveva detto il radicale Marco Cappato che lo aveva accompagnato in quell’ultimo viaggio.
La Svezia è fuori controllo, quasi persa, e ad ammetterlo è Dan Eliasson, il capo della polizia, che in tv descrive una situazione da guerra civile, con intere aree del paese sfuggite all’autorità dello Stato, e conclude con un disperato appello ai cittadini: «Aiutateci, aiutateci!». «Ad essere fuori controllo è lui», reagisce rabbiosa la stampa progressista, ma c’è la conferma di Anders Thornberg, capo dei servizi segreti (Säpo), che alza addirittura l’allarme parlando di terroristi e spiegando che «dai 200 monitorati nel 2010 si è passati a qualche migliaio», capaci di colpire in Svezia e altrove, soprattutto le decine di foreign fighter di ritorno dalla Siria.
In un volume edito da Vita e Pensiero, un'analisi scientifica di tutti gli studi sull'omogenitorialità (condotta da Elena Canzi) mette in evidenza i tanti punti critici per i bambini che crescono in questo tipo di ambiente: problemi identitari e relazionali, nonché situazioni di rischio legate alla maggiore instabilità della coppia. E la ricercatrice denuncia l'utilizzo ideologico della psicologia per giustificare la rivoluzione antropologica.