«T’hanno staccato da tutti i muri, povero Gesù mio». La frase di Renato Zero, detta durante il programma Amici di Maria De Filippi, su Canale 5, da giorni sta facendo il giro del web. Nel corso di un’intervista la conduttrice ha tirato fuori da un baule oggetti appartenenti al suo ospite e decisivi per la sua vita, tra cui un rosario con un grande crocifisso, ed è stato a questo punto che il cantante ha pronuciato la frase in apertura. Per poi aggiungere: «Questa non è soltanto un’icona. A me m’ha dato tanto Gesù, soprattutto Gesù più che Dio, perché Gesù era un uomo, era vulnerabile. Dio è molto in alto, molto irraggiungibile, ma Lui è venuto, pensate, fino a qui. Ricordatelo ogni tanto come faccio io nelle mie canzoni».
Uno dei paesi più ricchi del Sud America è in ginocchio. Le opposizioni contestano il presidente Maduro, accusandolo di golpe
La veridicità del filmato è da confermare. Se fosse autentico, significherebbe che è vivo il prete rapito il 4 marzo 2016 durante l’assalto al convento ad Aden
Monteduro (ACS-Italia): «È la più importante opera di ricostruzione a beneficio di una comunità cristiana dalla caduta del Muro di Berlino»
Pochi giorni fa lo sbocco finale dal lungo tunnel dell’orrore nel quale Nadia ha dovuto arrancare per tanto tempo: l’incontro col Papa. Nadia Murad Basee Taha ha solo ventidue anni, ma ha già visto l’inferno. La ragazza è una irachena di fede yazida, e la sua gente pratica da sempre una religione che è uno strano mix di islam, cristianesimo e paganesimo. Ma se per i cristiani si tratta tutt’al più di una antica stravaganza, per i musulmani osservanti è imperdonabile. Gli yazidi non sono Gente del Libro, meritevoli della «protezione» dell’islam (ottenibile dietro pagamento della prevista tassa yzjia), sono pagani e basta, perciò, per i fanatici, meritano la morte.
In occasione del centenario delle apparizioni della Madonna di Fatima, il vescovo della diocesi di Reggio Emilia ha proclamato un solenne atto ci consacrazione al Cuore Immacolato di Maria. Si tratta di un'iniziativa unica nel suo genere, e per certi versi coraggiosa vista la ritrosia con la quale un'ampia parte di certa intellighentia cattolica ha liquidato in questi ultimi decenni la devozione mariana. Il vescovo Massimo Camisasca ci pensava da tempo: vivere il 13 maggio non come un semplice anniversario sul calendario, ma come un rispondere ad una richiesta che la Vergine aveva espresso a Cova da Iria per il mondo intero e la Russia in particolare.