Vangelo Mt 17, 1-9: Il suo volto brillò come il sole.
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui..
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo».
All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.
Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».
Chi si reca in pellegrinaggio a Lourdes lo fa per immergersi nell’atmosfera soprannaturale di un luogo. La Grotta in cui la Madonna apparve a santa Bernadette nel 1858 e le piscine in cui i malati continuano ad essere immersi nell’acqua miracolosa, sono lembi di terra benedetta in una società ormai sconsacrata.
Chi va a Fatima, lo fa invece per trarre refrigerio spirituale non da un luogo, ma da un Messaggio celeste: il cosiddetto “segreto”, che la Madonna affidò a tre pastorelli cento anni fa,tra il maggio e l’ottobre del 1917. Lourdes guarisce soprattutto i corpi, Fatima offre una direzione spirituale alle anime disorientate. Il 13 maggio 1917, alla Cova de Iria, – un luogo sperduto, tutto sassi e ulivi, vicino al villaggio di Fatima in Portogallo – a tre bimbi che stavano badando alle loro pecore, Francesco e Giacinta Marto e la cuginetta Lucia dos Santos, apparve, secondo le loro parole, «una Signora, tutta vestita di bianco, più splendente del sole, che diffondeva una luce più chiara e intensa di un bicchiere di cristallo pieno di acqua pura, attraversato dai raggi del sole più ardente».
Questa Signora si rivelò come la Madre di Dio, incaricata di portare un messaggio agli uomini e dette appuntamento ai tre pastorelli per il 13 del mese successivo e così via, fino al 13 ottobre. L’ultima apparizione si concluse con un grandioso miracolo atmosferico, detto la “danza del sole”, visto fino a oltre 40 chilometri di distanza, da decine di migliaia di testimoni.
Esattamente vent’anni fa, sul quotidiano «Il Messaggero», un paio di articoli («Sesso, droga, violenze. Nel cuore di Roma», mercoledì 19 febbraio 1997, p. 31; e «“Così Satana mi rubò l’anima”», 20 febbraio 1997) rivela l’esistenza di un gruppo satanista operante da circa un ventennio intorno alla zona di San Giovanni in Laterano (Roma). Il primo articolo offre maggiori informazioni. Una donna, A.T., racconta che dal 1987 il marito E.I. è stato invischiato in quella setta satanica dedita a orge, ipnotismo, pedofilia, droga, ricatti, reclutamenti. Dal 1990 E.I. non parla d’altro che della «setta gnostica» che frequenta.
A.T. finge di assecondare il marito e riesce a procurarsi i nomi dei 32 membri, tra cui «ci sono avvocati, prostitute di alto bordo, professionisti, artigiani, sparsi tra il centro storico e i quartieri residenziali» di Roma.
Ci stavo riflettendo qualche giorno fa. In Italia non ci sono più uomini né donne. Ci sono solo ragazzi e ragazze. «Ciao, ragazze!», «Ci si vede, ragazzi!». Le parole uomo e donna sono scomparse, e non per effetto del gender.
Uomini e donne sono persone con una identità, un pensiero, hanno uno scopo nella vita, ne percepiscono la gravità. Per questo sono «seri». Si assumono le loro responsabilità, sanno che l'esistenza non è un gioco. Ragazzi e ragazze sono persone spensierate; perché i pensieri ce li hanno gli altri. Si divertono; anche se, non essendo impegnati in nulla, non ne avrebbero bisogno. Non hanno preoccupazioni né responsabilità; altri se ne occupano per loro. La loro è una vita leggera, al contrario di quella gravosa di uomini e donne.
Dal buco nero della malattia alla speranza della guarigione ritrovata anche grazie alla fede e a una visita a Medjugorje. È la storia di Paola Toeschi Battaglia, 45 anni, borgomanerese, attrice e moglie di Dodi Battaglia, chitarrista dei Pooh. Ha raccontato la sua «quasi conversione» in un libro appena uscito per le edizioni Piemme, «Più forte del male».
È un processo “nazionale” e non “diocesano”. Due gruppi: i martiri coreani uccisi fra il 1785 e il 1879 e quelli della Corea moderna, uccisi fra il 1901 e sotto la persecuzione comunista nel periodo della guerra di Corea (1950-1953). Nel primo gruppo vi è Giovanni Battista Yi Byeok, ucciso per la fede insieme a tutta la sua famiglia. Nel secondo oltre al vescovo di Pyongyang, forse morto in qualche campo di concentramento, vi è mons. Patrick James Byrne, missionario Maryknoll, deportato al Nord e morto di stenti. Mons. Lazzaro You: Per i nostri fedeli essi sono già santi.
Il diktat omosessualista abbatte un nuovo muro ed entra nelle case degli italiani con la fiction più amata: politico autorevole che è contro il matrimonio gay ed è per la famiglia tradizionale. Per Montalbano è stato un attimo trovare il volto dell'assassino della giovane prostituta uccisa nell'orgia assassina. Il tutto grazie a mamma Rai alla quale paghiamo il canone.
Sono ormai 259 le famiglie copte egiziane che hanno abbandonato la città di Al-Arish, capoluogo del governatorato del Sinai del nord, teatro nell’ultimo periodo di un’ondata di violenze perpetrate da jihadisti affiliati allo stato islamico (Is) che ha investito appunto — oltre a polizia e forze di sicurezza — la comunità cristiana locale. A riferirlo è il dipartimento per la solidarietà sociale del governatorato nella penisola dei Sinai, secondo cui le famiglie in fuga hanno trovato ospitalità in tredici diverse province del paese. Le centinaia di famiglie copte — ha riferito ad AsiaNews Monier Abul-Khair, direttore del dipartimento — sono state trasferite in luoghi sicuri al Cairo, Ismailia, Port Said, Dakahlia, Assiut, Minya, Qaliubiya, Sohag, Giza, Fayoum, Beni Suef, Sharqiya e Gharbiya.
Per la festa della donna, Magistratura democratica si inventa il «diritto d’aborto». Garantirlo è semplice: basta che gli obiettori facciano un altro lavoro
Se la retorica dipinge la femmina come vittima da liberare dandole più responsabilità e indipendenza, le tre storie di una moglie, una cantante e un'imprenditrice dimostrano l'opposto: per ottenere il rispetto e l'amore bisogna saper usare il potere già inscritto nel Dna del gentil sesso, capace di raggiungere ciò che vuole quanto più rinuncia al suo dominio. L'esempio più grande è la Madonna che, da vera maestra, insegna come diventare "irresistibili".