MaM
Messaggio del 27 marzo 1984:Nel gruppo qualcuno si è abbandonato a Dio e si lascia guidare. Cercate tutti di fare in modo che si compia in voi la volontà di Dio.

Notizie dai giornali cattolici



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Quest’anno ricorre il 100° anniversario delle apparizioni di Fatima. Il messaggio di Fatima sulla “conversione dei peccatori” arriva provvidenzialmente un anno dopo l’Anno della Misericordia. Vorrei sottolineare in questa sede l’importanza fondamentale dell’altro grande messaggio di Fatima: recitare ogni giorno il Rosario. La mia famiglia recita il Rosario quotidianamente da quando mia figlia Cecilia aveva nove anni. Ero editore del National Catholic Register quando ha detto: “Papà, a lavoro continui a dire quanto sia importante recitare il Rosario, e allora perché non lo diciamo mai?” Ops. Lo abbiamo recitato da allora e ne siamo estremamente grati. Ecco quattro motivi per cui dovreste farlo anche voi.
“L’Europa ha più paura della fede che dell’ateismo”: ecco l’affondo in questa intervista a La Fede Quotidiana di Monsignor Luigi Negri, arcivescovo emerito di Ferrara- Comacchio.
“Il martirio è una qualifica universale della Chiesa ieri e oggi. Ogni anno almeno centomila cristiani vengono uccisi in odium fidei, undici ogni ora, uno ogni cinque minuti”. Lo ha ricordato ieri pomeriggio il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, intervenendo, presso l’Università Gregoriana di Roma, alla presentazione del volume “Testimoni della fede. Esperienze personali e collettive dei cattolici in Europa centro-orientale sotto il regime comunista” (Gabrielli Editori) curato da don Jan Mikrut.
Molti campioni del linguaggio politically correct, anche all’interno dei vertici del mondo cattolico, ripetono lo slogan che non esiste un terrorismo islamico e che non si può accostare il termine “terrorismo” all’islam. Ma tutte le principali sigle terroristiche sono islamiche e vogliono l'instaurazione della sharia. Tutti i paesi più a rischio terrorismo sono a loro volta islamici.
Sono passati solo nove mesi dall’approvazione della Legge Cirinnà e, in barba a tutti i "paletti", la totale equiparazione tra Unioni Civili e Matrimonio è già avvenuta. Lo dimostrano le sentenze degli ultimi giorni: utero in affitto e adozione tout court per le coppie gay. C’è da stupirsi? Niente affatto. E’ accaduto esattamente lo stesso per aborto, divorzio e fecondazione assistita. La morale è semplice: sui principi non negoziabili non si può accettare alcun compromesso politico. Eppure la Cei e i parlamentari cattolici non vogliono capirlo e sul "fine vita" stanno ripetendo lo stesso errore.