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Messaggio del 25 dicembre 1998: Cari figli! In questa gioia natalizia desidero benedirvi con la mia benedizione. In maniera particolare, figlioli, vi dò la benedizione del piccolo Gesù. Che lui vi riempia con la sua pace. Oggi, figlioli, non avete pace, ma aspirate ad essa. Per questo con mio figlio Gesù in questo giorno vi invito: pregate, pregate, pregate, perchè senza preghiera non avete nè gioia, nè pace, nè futuro. Aspirate alla pace e cercatela, Dio è la vera pace. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Notizie dai giornali cattolici



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Alla tenera età di 9 anni Don Bosco ha il suo primo sogno. In esso Gesù e la Vergine gli preannunziano, sebbene in forma velata, la sua futura missione. Gli parve di essere vicino a casa sua, in mezzo a una moltitudine di ragazzi che si divertivano in un grande cortile. Alcuni ridevano, altri giocavano, non pochi bestemmiavano. Al sentire le bestemmie, si slanciò in mezzo a loro, usando pugni e parole per farli tacere. Ed ecco apparirgli un Uomo venerando, nobilmente vestito, con una faccia così luminosa che Giovannino non riusciva a rimirarla. Lo chiamò per nome e gli ordinò di mettersi a capo di quei ragazzi aggiungendo: — Non con le percosse, ma con la mansuetudine e la carità dovrai guadagnare questi tuoi amici. Fa dunque loro subito un’istruzione sulla bruttezza del peccato e sulla preziosità della virtù.....
Ogni tanto compaiono articoli che lasciano letteralmente scioccati. Quello del Corriere della Sera del novembre scorso è uno di questi, si tratta dell’intervista al dott. Massimo Segato, vice primario di Ginecologia all’ospedale di Valdagno (Vi). L’oggetto delle domande è l’aborto e l’obiezione di coscienza, ma sono le parole del ginecologo abortista a lasciare esterrefatti. Da radicale, socialista e ateo (ma rispettoso), il dott. Segato inizia con il ricordo di un’interruzione di gravidanza non riuscita: «Avevo aspirato qualcosa che non era l’embrione, avevo sbagliato. Una mattina ritrovai quella donna, aveva appena partorito. Mi fermò e mi disse: si ricorda di me dottore? Lo vede questo? Questo è il suo errore». «La madre sorrideva», ricorda il ginecologo, che al tempo procurava 300 aborti all’anno. «Fu lì che ho avuto la mia prima crisi di coscienza». E ripete: «L’errore più bello della mia vita. Il bambino cresceva intelligente e vivace. Un giorno la signora arrivò anche a ringraziarmi del mio errore. Cioè, ringraziò il Cielo. Quando nacque invece voleva denunciarmi».
Da cinquant’anni il salesiano don Silvio Mantelli gira il mondo esibendosi in giochi di prestigio: con i suoi spettacoli raccoglie fondi per i bambini bisognosi, portando loro allegria e buonumore
Il genere è ormai diventato il minimo comun denominatore delle politiche di questa legislatura. Non poteva mancare quindi una speciale menzione alla questione del genere nel testo sul contrasto al cyberbullismo. Le associazioni Lgbt (e non quelle di tante altre minoranze) siederanno al tavolo tecnico.
Con la reintroduzione del disimpegno Usa dal finanziare le lobby dell'aborto, verranno meno i giganteschi fondi di pianificazione per l'Africa. E le Ong piangono miseria, accusando Trump di mettere a rischio l'aborto sicuro delle donne. Ma nessuno le ha mai interpellate. Per non morire serve non tanto abortire in sicurezza, ma essere assistite da personale competente durante la gravidanza e il parto, abolire le mutilazioni genitali femminili e i matrimoni infantili che rendono la maternità un rischio.
A che servono le apparizioni? Fatima è tra le risposte maggiori, per un mondo che sempre più dimentica il significato vero della vita sulla terra e la sua continuazione nell’eternità. Fatima è un messaggio duro, politicamente scorretto e proprio per questo è evangelico, nella sua rivelazione della verità e nel suo rifiuto di ipocrisie, eufemismi, rimozioni. A cento anni dall’avviso inquietante e consolante giunto dal Portogallo. Parla Messori, nel nuovo libro di Vincenzo Sansonetti.