Commento al Vangelo Gv 1, 29-34: Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo.
In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele». Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».
"La cultura occidentale si è organizzata come se Dio non esistesse. Siamo noi ad averlo ucciso. L'uomo non sa più né chi sia né dove vada". Il testo completo sull'ultimo numero di Vita e Pensiero
“Cristo crocifisso mi ha spinto a servirlo nella mia missione”. Lo afferma ad AsiaNews suor Prabhati Sual Singh, 22 anni, originaria dello Stato indiano dell’Orissa, martoriato dai pogrom del 2008, che ha preso i voti insieme ad altre sei consorelle. “La mia vita – aggiunge – appartiene a Gesù. Io faccio parte della sua missione. La sua missione è la mia visione”.
Sono due tasti dolenti, ma nella provincia del Sindh non c’è nessun allarme: si segue il normale iter di legge
A Modena una esperienza di evangelizzazione unica nel suo genere. In campo il vescovo e centinaia di giovani
Molte persone, trovandosi in situazioni strane, si domandano se si può con certezza capire quando alcuni mali vengono dall’occulto o quando invece dipendono da una normale malattia. A volte questo problema diventa ossessionante.
Quali sono i sintomi di un maleficio, di un’azione diabolica? In “Cosa fare con i diavoli” (Ancora editrice), Raul Salvucci elenca dodici possibili segni che si manifestano in una persona che ha subito una fattura,
Aleteia vi guida in un viaggio per conoscere i cristiani perseguitati del Medio Oriente, un percorso che ci porterà in Libano, Siria e Iraq. In Siria vedremo Mhardeh, un piccolo villaggio cristiano sepolto sotto i colpi dell’artiglieria di Al-Nosra; Homs, dov’è iniziata la guerra civile siriana, e Palmira, la perla del deserto siriano conquistata dallo Stato Islamico. In Iraq scoprirete la testimonianza dei rifugiati cristiani a Baghdad ed Erbil, la città fantasma di Qaraqosh, Al-Qosh, risparmiata per miracolo, e Mangesh, al confine con il Kurdistan. Scoprirete queste storie eccezionali seguendo le orme dei cristiani martirizzati immersi in una guerra senza fine.
Tra i cristiani siriaci, i vescovi indossavano solo la croce pettorale. Poi iniziarono a indossare un medaglione che rappresentava un’icona, appeso a una catena d’oro o d’argento portata al collo, nello stile bizantino. In Oriente, i vescovi e gli arcivescovi possono scegliere di indossare l’una o l’altra, o anche entrambe se si tratta di una celebrazione speciale. Solo il patriarca ne porta tre: un’icona su ogni lato della croce di Cristo. Monsignor Nicodemus Daoud Sharaf, arcivescovo siro-ortodosso di Mosul, del Kurdistan e di Kirkuk, ha lasciato le insegne della sua consacrazione episcopale a Mosul, caduta nelle mani dello Stato Islamico. Non ha notizie da Mosul. Nutre una forte nostalgia per la sua città, la sua terra e tutta la sua storia passata, ma non gli manca quanto gli ultimi abitanti che sono rimasti lì…
Dopo aver ricevuto una reliquia di Marietta, il pontefice ha scritto al rettore del santuario di Nettuno. Ecco cosa gli ha detto
Sabato il rito di apertura con il cardinale La religiosa fu dichiarata nel 2009 «Giusta tra le nazioni»: furono una ventina le persone a cui, rischiando la vita, evitò la deportazione
Il Papa ripete spesso che non esiste peccato che il Signore non possa perdonare. Però bisogna prepararsi bene al sacramento della Confessione. Ecco cosa fare e cosa no.
A Tilburg in Olanda, una scena di un film porno è stata girata nel confessionale di una chiesa, Saint Joseph, più nota ai residenti della città con il nome di Heuvelse. L’azione è stata compiuta da una nota attrice pornografica olandese, di cui non pubblichiamo il nome per non farle pubblicità, che è anche la proprietaria della casa di produzione dei filmati.
Quando le immagini dell’atto sessuale compiuto nel confessionale della chiesa cattolica hanno cominciato a girare, la casa di produzione ha ricevuto numerose e-mail di protesta, che hanno obbligato l’attrice a presentare le sue scuse. Quanto sincere, ciascuno può giudicare.
Le immagini hanno tappezzato i muri di Paesi Baschi e Navarra, per “dare visibilità” alla questione transgender infantile. Dietro la campagna, lo zampino dell’alta finanza
Otto morti in due attentati, provocati da kamikaze probabilmente legati ai jihadisti di Boko Haram. Oltre 20.000 persone sono stati uccisi dai fondamentalisti in 7 anni
All’origine ci sono ragioni di sicurezza: troppo spesso infatti i malviventi lo usano per nascondere il volto durante le azioni criminose.
Secondo il rapporto di Porte aperte, il numero di vittime (1.207) è diminuito rispetto al 2015 ma la persecuzione è aumentata. Il primo fattore di pericolo è «l’oppressione islamica». Crescono gli attacchi in Asia
Da un anno e mezzo mancano i candidati. La Commissione ha riconosciuto che spesso «i requisiti procedurali della legge non vengono rispettati»
Grattata la coltre della retorica, cosa rimane dei suoi due mandati? Parla Massimo Gaggi: «Lo stato d’animo dell’americano medio è di depressione come in Europa»
L’audizione in Parlamento della “zarina dell’integrazione” del governo di Londra non è stata all’insegna dell’uguaglianza. «Ho un problema con il “conservatorismo religioso”»
Oltre alle tesi pubblicate su l’Osservatore Romano, per cui la Madonna non dovrebbe prendere lo spazio che nemmeno Cristo le ha dato, si moltiplicano le idee che la rifiutano come modello. Ma per il vescovo Negri "il moltiplicarsi di queste tesi parateologiche" sono il ritorno dell'eresia gnostica. «La Madonna è il metodo con cui Dio si presenta a noi e con cui noi possiamo andare a Lui».
Le lobby gay danno il via alla gogna mediatica lanciando una petizione per chiedere all'ordine dei giornalisti la radiazione della nostra cronista. La colpa? Aver pubblicato un'indagine sul dramma della vita trans. Il vecchio vizio estremista del "manifesto" per chiudere la bocca.