MaM
Messaggio del 12 aprile 1985:Figli cari! Voi avete spesso pregato che io non vi abbandoni. Ma questa sera voglio io, a mia volta, pregare voi di non abbandonare me. Particolarmente in questi giorni Satana tenta di disperdervi tutti. Per questo pregate molto in questo tempo. Io sono felice con voi. Siate anche voi felici con me.

Notizie dai giornali cattolici



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Maria Madre della Chiesa assunta in Cielo. Di Don Gabriele Amorth (Radio Maria).
Leggere la preghiera iniziale e recitare poi 30 Ave Maria per ogni giorno della Novena; si diranno in tutto 270 Ave Maria in memoria dei giorni che Maria Santissima rimase nel seno di sua madre Sant'Anna. Questa devozione è stata insegnata dalla Vergine stessa a Santa Geltrude.
Faustina Kowalska, la donna che ha ricevuta la grazia di essere destinataria ed apostola del messaggio dell’amore infinito di Dio per ogni sua creatura
Oguzhan Aydin era stato condannato a 18 anni e 10 mesi di reclusione. La sua libertà sarebbe dovuta alla necessità di far posto ai presunti responsabili del fallito golpe del 15 luglio
Rievangelizzare i cristiani che hanno smarrito il legame con la propria fede. È l’obiettivo del quattordicesimo Simposio Intercristiano in corso dal 28 al 30 agosto a Salonicco, in Grecia. Ai partecipanti, riferisce la Radio Vaticana, papa Francesco ha inviato un messaggio attraverso il cardinale Kurt Koch, capo del dicastero vaticano per l’unità dei cristiani.
Grande protettore dell’infanzia, san Giovanni Bosco diceva ai ragazzi e ai suoi confratelli: “Non esiste nulla che il demonio tema di più di queste due cose: una comunione ben fatta e le visite frequenti al Santissimo Sacramento: Volete che il Signore ci doni tante grazie? Visitatelo spesso. Volete che il Signore ce ne dia poche? Visitatelo poche volte“. Le sue ultime raccomandazioni ai suoi figli e alle sue figlie spirituali furono: “Diffondete la devozione a Gesù sacramentato e a Maria ausiliatrice e vedrete quali saranno i miracoli. Aiutate molto i ragazzi poveri, i malati, gli anziani e la gente che più ha bisogno, e otterrete enormi benedizioni e aiuti da Dio. Vi aspetto tutti in Paradiso“.
Domenica 4 settembre, a Roma, sarà canonizzata madre Teresa, fondatrice della congregazione delle Missionarie della Carità, nata a Skopje, in Albania, il 27 agosto 1910 e morta a Calcutta, in India, il 5 settembre 1997. La sua vita racconta di una dedizione operosa, paziente e tenace ai poveri: uomini, donne, bambini che sono stati curati, protetti, riscattati dalla miseria, dalla solitudine, dagli avvilimenti, dalle umiliazioni e restituiti a una vita buona, nel nome di Gesù. Madre Teresa sapeva che nelle molte forme della custodia, dell’accudimento, della dedizione affidabile si accende qualcosa di immenso che trasmette il calore della presenza di Dio. Sapeva che le cose dell’amore rammendano il mondo, lo migliorano, lo abbelliscono rendendolo una casa in cui è bello per tutti abitare. Nell’imminenza della canonizzazione abbiamo rivolto alcune domande al cardinale Angelo Comastri, vicario generale di Sua Santità per la città del Vaticano e arciprete della basilica di san Pietro, che fu legato a madre Teresa da grande amicizia, e che di recente ha pubblicato il volume “Ho conosciuto una santa” (Edizioni San Paolo).
Per p. Frederick D’Souza la suora che sarà canonizzata il prossimo 4 settembre, ha trasformato l’esperienza della Chiesa. La diaconia non è solo servizio, ma è sacrificio e dono do sé.