MaM
Messaggio del 2 luglio 2007:Cari figli ! Nel grande amore di Dio oggi vengo a voi per condurvi sulla via dell'umiltà e della mitezza. Prima stazione su questa via, figli miei, è la confessione. Rinunciate al vostro orgoglio e inginocchiatevi davanti al mio Figlio. Comprendete, figli miei, che non avete niente e non potete niente. L'unica cosa vostra e quello che possedete è il peccato. Purificatevi e accettate la mitezza e l'umiltà. Mio Figlio avrebbe potuto vincere con la forza, ma ha scelto la mitezza, l'umiltà e l'amore. Seguite mio Figlio e datemi le vostre mani, affinché insieme saliamo sul monte e vinciamo. Vi ringrazio.

Notizie dai giornali cattolici



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Il Presidente della Corte suprema del Pakistan ha disposto che il caso di Asia Bibi, la donna cristiana condannata a morte per blasfemia, venga riesaminato nella seconda settimana di ottobre. La notizia è stata accolta con gioia e al tempo stesso ansia dalla minoranza cristiana: con gioia perché Asia Bibi è in carcere ormai da sette anni in attesa di conoscere la propria sorte, dal giugno del 2009 quando è stata denunciata e arrestata con l’accusa di aver offeso il Profeta Maometto; e con ansia perché la condanna a morte pronunciata nel 2010 è già stata confermata in secondo grado nel 2014 e potrebbe esserlo di nuovo, definitivamente.
Prevedere scientificamente un terremoto e mettere in salvo centinaia di persone per evitare tragedie come quella di Amatrice? E’ ancora un’utopia, ma la scienza sismica, dopo un notevole ritardo, sta procedendo nella strada giusta tanto che oggi la sfida è quella di affinare sempre di più la sinergia tra i tanti indicatori pre sisma che conosciamo. Parola di monaco benedettino. Il tragico sisma di mercoledì notte ha riportato all’attenzione mediatica l’annoso tema della previsione di un sisma accanto alla sacrosanta messa in sicurezza degli edifici. Ma il problema fondamentale è che ad oggi una previsione certa, come può essere per un temporale, non si può fare. Così questo argomento si lascia spesso perdere perché impraticabile e ci si concentra di più sull’aspetto della tenuta degli edifici che avvita l’Italia nel baratro della ricostruzione, vero banco di prova di amministrazioni e della politica. Ma prevedere un terremoto in linea teorica è possibile e la notizia, a sorpresa, arriva da un convento.
Filippine, riemerge lo strano e tragico caso di Rodrigo Duterte. Strano perché è un presidente dichiaratamente ostile alla gerarchia della Chiesa votato a gran maggioranza da una popolazione che è all’80% cattolica. Tragico, perché ha mantenuto le sue promesse: in sette settimane, secondo un rapporto della polizia, sono state uccise 1916 persone, accusate di spacciare droga, meno della metà delle quali per mano delle forze dell’ordine. E Duterte, fra un insulto e l’altro ai vescovi, promette di andare contro la Chiesa, anche promuovendo politiche di pianificazione familiare.