«Occorre che la comunità internazionale riconosca il genocidio compiuto nei confronti dei cristiani e delle altre minoranze religiose dallo Stato Islamico: questo sarebbe un vero aiuto per noi, la comunità internazionale si muoverebbe di più per tutelare la libertà dei cristiani e anche per ristabilire la giustizia e la pace»: da Rimini leva un forte appello padre Rebwar Basa, sacerdote iracheno originario di Erbil, 38 anni, dell’ordine antoniano di S. Ormisda dei Caldei. Lo abbiamo incontrato al Meeting, dopo una delle sue visite guidate alla commovente mostra sulla persecuzione anticristiana, curata da Aiuto alla Chiesa che Soffre (padiglione C5).