È in corso, a Medjugorje, il Ventisettesimo Incontro Internazionale di Preghiera dei Giovani, sul tema: “Siate misericordiosi!”. L’apertura ufficiale del Festival si è svolta lunedì 1° agosto, presso l’Altare esterno. Il Rosario delle ore 18:00 è stato guidato da fra Karlo Lovri?, mentre la Santa Messa delle ore 19:00 è stata presieduta dal Dott. fra Miljenko Šteko, Provinciale della Provincia Francescana erzegovinese, e concelebrata da trecentoventi sacerdoti.
Il cielo plumbeo minacciava diluvio, ma né la pioggia né il fango avrebbero mai fatto desistere i giovani del Cammino Neocatecumenale dal rimanere nel Campus Misericordiae di Cracovia, dove ieri pomeriggio si è svolto il consueto incontro vocazionale dopo la Gmg. A maggior ragione quando l’iniziatore Kiko Argüello, dal palco, ha gridato: “Carmen dal cielo sta intercedendo perché non piova!”.
Il nome della co-iniziatrice, scomparsa lo scorso 19 luglio a 85 anni, è stato il più citato durante il grande incontro che ha visto la partecipazione di oltre 150mila ragazzi e ragazze da 120 nazioni (300 anche da Cina e Medio Oriente), reduci dal pellegrinaggio in Polonia al seguito del Papa. Non poteva essere altrimenti: Carmen è sempre stata una delle colonne degli appuntamenti giovanili, specie con i suoi incoraggiamenti alle donne a dare la vita per Cristo come spose e madri, come suore o missionarie.
È andata bene questa Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia? “Ma certo!”. Non ha dubbi il cardinale Stanislaw Dziwisz sulla buona riuscita dell’evento mondiale che, dal 26 al 31 luglio, ha portato quasi due milioni di giovani di tutto il mondo nella terra di Giovanni Paolo II.
Proprio pensando a Papa Wojtyla, che per oltre 20 anni servì come segretario particolare, l’arcivescovo di Cracovia confida a ZENIT: “Giovanni Paolo II sarebbe certamente soddisfatto di questa Gmg”. Che qualcuno ha definito anche la ‘Gmg dei due Papi’, visto il forte richiamo del Pontefice polacco. “La più bella iniziativa pastorale di San Giovanni Paolo II è stata proprio la Giornata Mondiale della Gioventù”, afferma Dziwisz, ovvero “queste giornate trascorse dai giovani di ogni paese, a peregrinare nella fede, a predicare e ascoltare il Vangelo e gioire insieme”.
L’arcivescovo emerito di Cracovia, malato da tempo, si è spento a 89 anni. Il Papa gli aveva fatto visita lo scorso 28 luglio in ospedale
La Chiesa è sempre perseguitata, e lo sappiamo. Viene costantemente perseguitata in tutto il mondo. Negli ultimi mesi, le ondate di questa persecuzione si sono avvicinate sempre più al nostro mondo occidentale per la prima volta in centinaia di anni. In Occidente non siamo abituati al concetto di martirio. Ci spaventa.
Con il martirio di padre Jacques Hamel, tuttavia, questo concetto sta diventando più reale. Stiamo iniziando a sperimentare qualcosa della realtà che per molti Paesi è purtroppo fin troppo familiare. I media hanno iniziato a chiedere alle nostre chiese cattoliche come intendiamo rendere più sicure le nostre chiese. Cosa faremo per assicurare che nessuno possa entrare per commettere violenza?
La soluzione più rapida e semplice sarebbe ritirarci con le nostre paure dietro la sicurezza delle barricate sia mentali che fisiche, ma sappiamo che non è quello che il cristiano è chiamato a fare. Tenendo a mente tutto questo, ho ricordato ancora una volta il testamento di padre Christian de Chergé, monaco e superiore dei martiri dell’Atlante rapiti e uccisi durante la Guerra Civile algerina nel 1996. Il loro assassinio venne rivendicato da un gruppo fondamentalista islamico (il film Uomini di Dio racconta la loro storia).
A Cracovia, a poche ore di distanza dalla veglia e dalla messa presiedute da Papa Francesco, il Campus Misericordiae ha accolto nuovamente l’entusiasmo dei giovani. Più di 150 mila ragazzi del Camminio Neocatecumenale da 120 nazioni si sono riuniti per l’incontro vocazionale che, come di consueto, segue le celebrazioni della GMG. Molti di loro intraprenderanno il percorso per il sacerdozio in uno dei 107 seminari Redentoris Mater del Cammino, mentre, tra le vocazioni femminili, tante sceglieranno l'impegno spirituale della clausura. Il cardinal Stanis?aw Dziwisz, arcivescovo di Cracovia, ha presieduto l’incontro, al quale è intervenuto Kiko Argüello. Presenti numerose autorità ecclesiastiche da tutto il mondo.
L’esperienza salvifica della preghiera che riempie il vuoto lasciato dalle cose materiali, la scoperta di avere un Padre che ama tutti al di là di ogni nostro limite e restituisce il centuplo a chi si abbandona fiducioso a Lui. È la gratitudine il sentimento prevalente nelle parole degli ospiti del “Padre misericordioso”, la comunità per combattere la dipendenza da droga, alcol e gioco d’azzardo, che si trova a Medjugorje all’interno del Villaggio della Madre, fondato a metà degli anni ’90 da padre Slavko Barbaric per dare accoglienza ai bambini abbandonati e orfani di guerra (in conseguenza del conflitto in Bosnia ed Erzegovina) e che gradualmente ha esteso la sua opera per aiutare famiglie in difficoltà, ragazze madri, anziani e disabili.
A 5 anni dall’ultimo insuccesso il Canada ci riprova. Con numeri più confortanti. Che fare se una donna incinta viene uccisa? Si riconosce il reato di duplice omicidio. Ciò che sarebbe naturale e sensato non lo è dal punto di vista della legge in molti Paesi, Italia compresa. In Canada se la donna incinta viene uccisa ci si limita a considerare, come accade altrove, la morte del bambino una semplice aggravante da infliggere al reo in caso di condanna.
Giovedì 4 agosto il cardinale Pietro Parolin sarà nell’isola di Pellestrina (Venezia) per i 300 anni dall’Apparizione della Madonna. Ci saranno anche il Patriarca di Venezia e il vescovo della nostra diocesi di Chioggia. Trecento anni fa, Maria toccò il braccio di un ragazzo di nome Natalino dicendogli di dire al parroco di far celebrare delle Messe per le anime del Purgatorio “se volemo avere vittoria”. Senza la vittoria della Repubblica veneta nei giorni seguenti il 4 agosto 1716, le nostre donne porterebbero il velo e noi tutti reciteremmo a memoria i versetti del Corano. Invece oggi abbiamo la grazia di portare in trionfo la Madre del Signore Gesù. Venerata nel santuario di marmo bianco che si specchia sulla laguna di Pellestrina, sùbito innalzato dalla Repubblica Veneta in segno di gratitudine, la bella immagine della Madonna nera dipinta da ignota mano, dal 18 luglio in poi, esce di casa e inizia il suo percorso di benedizione in tutte le chiese dell'isola. In laguna, centinaia di barche - dalle più piccole ai grandi barconi da pesca - fanno risuonare clakson e trombe. Questa la sua storia.
Entrare nella Porziuncola di Assisi il 2 di agosto non è una semplice esperienza, una visita qualsiasi. E' molto di più. Si tratta di poter accedere ad uno di quei benefici concessi dalla grazia divina che è faticoso comprendere in questi nostri tempi, ma che hanno un valore immenso: è l'indulgenza plenaria per il cosiddetto Perdono di Assisi. Non a caso in questo anno giubilare dedicato alla Misericordia anche Papa Francesco si recherà nella città umbra il 4 agosto.
Siamo in guerra o no, con gli jihadisti? A corrente alternata, i media internazionali usano la guerra come titolo per poi specificare, con gran confusione per i lettori, che non siamo in guerra con un terrorismo islamico. La stessa cancelliera Angela Merkel, dopo aver invitato a “non generalizzare” sul terrorismo, ha poi dichiarato che “siamo in guerra”.