Il Papa riceve un gruppo di svantaggiati venuti da Lione a Roma, guidati dal card. Barbarin, nel pellegrinaggio promosso dalla organizzazione Amici di Padre Jospeh Wresinski
Il frate cappuccino padre Servus Gieben, il massimo esperto di iconografia francescana, in uno dei suoi ultimi interventi pubblici richiamò l’importanza di verificare sempre la fondatezza delle notizie andando a consultare le fonti primarie. Ora riguardo all’indulgenza della Porziuncola – meglio conosciuta come Perdono di Assisi – tali fonti risultano essere fondamentalmente testi agiografici o documenti da essi originati, inseriti nel più grande filone delle narrazioni inerenti il Santo d’Assisi.
Uno studio testimonia che in Italia languono misure strutturali. Ma resta forte la rete di solidarietà familiare e alto è il desiderio di genitorialità dei giovani, che merita attenzione politica
La religiosa era in viaggio in auto insieme ad altre due sorelle, rimaste illese. Non è chiaro se si sia trattato di un nuovo episodio anti-cristiano dopo l’omicidio di padre Mousa
È il simbolo della purezza difesa al costo della vita dopo un tentativo di stupro. Morì a 12 anni, fu beatificata nel 1947 e proclamata santa nel 1950 da papa Pio XII durante quell’Anno Santo. Il suo assassino, Alessandro Serenelli, fu condannato a 30 anni di prigione. Si pentì e si convertì solo dopo aver sognato Maria che gli diceva avrebbe raggiunto il Paradiso. Quando fu scarcerato dopo 27 anni chiese perdono alla madre della ragazza.
Il servo di Dio Mons. Francesco Albertini, per meglio promuovere la devozione al Prezzo della nostra redenzione, fondò la Confraternita del Prez.mo Sangue. Mentre ne scriveva gli Statuti, nel convento delle Paolotte in Roma, si udirono urla e strepiti in tutto il monastero. Alle consorelle spaventate, suor Maria Agnese del Verbo Incarnato disse: «Non temete: è il demonio che si arrabbia, perché il nostro confessore sta facendo cosa che gli dispiace assai». L'uomo di Dio stava scrivendo la «Coroncina del Prez. Sangue». Il maligno suscitò in lui tanti scrupoli che stava per distruggerla quando la stessa santa suora, ispirata da Dio, vedendolo esclamò: «Oh! che bel regalo ci portate, padre!». «Quale?» disse meravigliato l'Albertini, che a nessuno aveva confidato di aver scritto quelle preghiere. «La Coroncina del Prez.mo Sangue», rispose la suora. «Non la distruggete, perché sarà diffusa in tutto il mondo e farà molto bene alle anime». E fu così. Anche i più ostinati peccatori non resistevano quando durante le sante Missioni, si svolgeva la commoventissima funzione delle «Sette Effusioni». L'Albertini fu eletto Vescovo di Terracina, dove morì santamente.
I cancelli delle scuole primarie hanno chiuso da un pezzo, nel frattempo al ministero dell’Istruzione sono giorni di grande lavoro per la messa a punto delle linee guida del comma 16 della legge sulla ‘Buona Scuola’ che introducono l’educazione alla parità tra i sessi e la lotta alla violenza di genere e contro tutte le discriminazioni.
Si scrive Gay Pride, si legge attacco alla fede. Ci sarebbe da riflettere, e magari domandarsi seriamente chi deve chiedere scusa a chi, nel passare in rassegna la carrellata di bestialità blasfeme e irrisioni al sentimento della fede, con le quali i gay pride si sono presentati nelle piazze di mezzo mondo. Dal Perù alla Spagna, dalla Colombia all’Italia, nelle ultime due settimane sono andati in scena più o meno dappertutto.
Con un unico comune denominatore: l’attacco alla Chiesa e alla fede cattolica: prostitute travestite da Madonne benedicenti, Madonne sacre che si baciano, cartelli osceni contro la Chiesa, persino un Sacro cuore arcobaleno. Il tutto in un aperto ed ostentato livore verso il sentimento religioso che da solo dovrebbe spiegare sufficientemente che se l’orgoglio di essere omosessuali si traduce nella bestemmia, c’è molto da riflettere da parte della comunità Lgbt su quelli che sono i capisaldi della convivenza.