«La conquista di Roma annunciata due anni fa da al-Baghdadi sta già avvenendo passo dopo passo. Colpire una chiesa come è avvenuto in Francia è il terzo passo di una strategia precisa, che mira a instillarci la paura così da farci abiurare la nostra identità». A spiegarlo è Gian Micalessin, inviato di guerra de Il Giornale, dopo che due terroristi sono entrati nella sagrestia di una chiesa nel villaggio di Saint’Etienne-du-Rouvray, in Francia, sgozzando un anziano sacerdote che stava celebrando la messa. L’Isis ha rivendicato l’attacco affermando che i due terroristi erano soldati del Califfato.
Ciro, Giuseppe, Cristiano e Vincenzo producono ogni giorno nel carcere di Opera circa 7-8 mila ostie. I quattro detenuti prendono parte a un progetto chiamato “Il senso del pane”, nato grazie a un’idea di Arnoldo Mosca Mondadori, presidente della Fondazione Casa dello Spirito e della Arti. Sono serviti molti mesi per imparare l’arte antica di produrre ostie destinate a diventare eucaristia, ma dall’autunno dello scorso anno la produzione ha preso il via. A gennaio 2016 le ostie sono state benedette da papa Francesco e ad aprile sono stati gli stessi carcerati a portarle nelle mani del Papa in piazza San Pietro, che li ha benedetti, lasciando anche una dedica sul libro delle visite del carcere di Opera.
L’Arcivescovo di Smirne (Turchia), Mons. Germano Bernardini, fece un intervento al Secondo Sinodo di Vescovi d’Europa il 13 ottobre 1999. Il testo scritto fu consegnato alla segreteria del Sinodo sul problema dell’Islam. Ecco il testo integrale.
10. L'ira - seconda parte.
Tra ironia e sdegno, in questi giorni blog e pagine Facebook si rimbalzano commenti sull’incredibile passaggio dell’omelia pronunciata da monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della CEI, lo scorso 24 luglio ai giovani italiani arrivati a Cracovia per la Giornata Mondiale della Gioventù. In pratica monsignor Galantino ha deciso che Sodoma non è stata distrutta, grazie alla preghiera di intercessione di Abramo: «La sua preghiera di intercessione e la sua voglia di osare salvano Sodoma. La città è salva perché ci sono i giusti, anche se pochi; ma la città è salva soprattutto perché c’è Abramo uomo di preghiera, che non fa da accusatore implacabile, non parla contro ma parla a favore. Abramo, uomo di preghiera, non denuncia i misfatti, ma annuncia la possibilità di qualcosa di nuovo».
La parola tanto attesa da condannare, terrorismo, è comparsa nel pomeriggio nella chiesa di San Francesco di Cracovia dove si conservano le reliquie dei due martiri francescani Zbigniew Strzalkowski e Michal Tomaszek, uccisi dai guerriglieri di Sendero luminoso il 9 agosto 1991 a Pariacoto, in Perù, e beatificati il 5 dicembre 2015.
Dai media nazionali e internazionali apprendiamo dei fatti – in una certa misura indiscutibili nella loro fattualità – ma ascoltiamo anche un accavallarsi di opinioni, molte delle quali presentate a loro volta come fatti; si tratta però di fatti di secondo livello, ossia di notizie riguardanti le “reazioni” delle istituzioni (Chiesa cattolica, rappresentanti delle altre comunità religiose, parlamenti nazionali, capi di Stato e di governo) ai fatti di primo livello. Questa breve premessa massmediologica serve per ragionare da cattolici sull’evento tragico dell’irruzione di due terroristi islamici nella chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray, nei pressi di Rouen, e dell’assassinio brutale dell’abbé Jacques Hamel che stava celebrando la Santa Messa.