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Messaggio del 25 marzo 2018:Cari figli! Vi invito a stare con me nella preghiera, in questo tempo di grazia, in cui le tenebre lottano contro la luce. Figlioli, pregate, confessatevi ed iniziate una vita nuova nella grazia. Decidetevi per Dio e Lui vi guiderà verso la santità e la croce sarà per voi segno di vittoria e di speranza. Siate fieri di essere battezzati e siate grati nel vostro cuore di far parte del piano di Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Notizie dai giornali cattolici



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Qualche giorno fa la Conferenza Episcopale tedesca ha fornito cifre che testimoniano di costante e preoccupante declino del cattolicesimo nella patria di Benedetto XVI. Nel 2015 l’hanno abbandonata 181.925 persone. Una strana storia sul discorso del Pontefice ai vescovi.
“Ringrazio il signore per la testimonianza di questa donna, animata da sincero amore alla Chiesa, che ha speso la sua vita nell’annuncio della Buona Novella in ogni ambiente, anche, quelli più renitenti, non dimenticando le persone più emarginate”. Con queste sentite parole Papa Francesco ha ricordato Carmen Hernández, co-iniziatrice del Cammino Neocatecumenale, scomparsa lo scorso 19 luglio ad 85 anni, in un messaggio di cordoglio inviato a Kiko Argüello. Il telegramma del Pontefice è giunto nel giorno in cui a Madrid, nella Cattedrale della Almudean, mons. Carlos Osoro Sierra ha celebrato i funerali della donna, insieme a numerosi altri vescovi e cardinali. “Ho appreso con emozione la notizia della morte della signorina Carmen Hernández, sopraggiunta al termine di una lunga esistenza segnata dal suo amore per Gesù e da un grande slancio missionario”, scrive il Pontefice.
La Turchia continua a restare nel caos dopo il tentato golpe avvenuto nella notte tra il 15 e il 16 luglio. Il Parlamento turco ha approvato oggi lo stato di emergenza che durerà tre mesi. Con lo stato d’emergenza, il Consiglio dei ministri, presieduto dal capo dello Stato, può “emettere decreti aventi forza di legge”, sottoposti lo stesso giorno all’approvazione del Parlamento.
Il pellegrinaggio del Pontefice il 4 agosto in occasione dell’ottavo centenario del Perdono d’Assisi. Tre i momenti principali della visita: la preghiera personale in Porziuncola, una meditazione proposta a tutti i presenti, ed infine un incontro con i Frati ospiti nell’Infermeria provinciale
Pochi giorni prima della strage perpetrata dall’ennesimo terrorista islamista a Nizza, un videogioco chiamato Pokemon Go è stato lanciato sul mercato mass mediatico dalla Nintendo ed è diventato un fenomeno internazionale. In Italia è uscito il 15 luglio 2016, il giorno dopo la strage di Nizza ..e scusate se sottolineo questa macabra coincidenza, ma per me non è casuale: ricordate il famoso detto degli antichi romani “Panem et circenses”, espressione con la quale Giovenale (Satire X, 81), ironicamente polemizzava sui metodi usati dagli Imperatori per domare le masse, ovvero “date i giochi alla plebe e sottometterete i loro cervelli ai diktat dell’impero, così i popolani vengono inebetiti dai giochetti e non si rendono conto dei veri mostri che li dominano”….Guarda caso, Pokemon Go consiste in una “caccia al mostro virtuale”…che poi tanto virtuale non è, come vedremo in seguito.
“Sono pronto a sfidare il carcere: ho sempre anteposto la mia coscienza a misure normative, soprattutto se assurde. Questa è una norma aberrante da ogni punto di vista”. “In questa aberrazione del diritto, i diritti dei minorenni eterosessuali non sono tutelati da nessuno. Mentre c’è una preoccupazione di sacralizzare in modo fascista gli interessi di qualcuno, non c’è invece alcun rispetto per i punti di vista degli altri. E’ una proposta di legge degna di un Gulag”. Due concetti sui quali Alessandro Meluzzi, psichiatra e criminologo, incardina un durissimo j’accuse sul ddl Cirinnà-Lo Giudice su omosessualità, bisessualità e transessualità. Nella conversazione con Intelligonews mette in guardia sui rischi non solo per i medici ma soprattutto per i pazienti.
Vangelo Lc 11, 1-13: Chiedete e vi sarà dato.
Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite: “Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione”».


Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”; e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono. Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».
Oggi inizia la Novena a San Leopoldo Mandic.
Un filmato diffuso nelle ultime ore dimostrerebbe che padre Tom Uzhunnalil è vivo. La notizia sarebbe molto positiva anche se non si conosce a quando risale il video e, di conseguenza, la sua reale attendibilità. Ad AsiaNews, monsignor Paul Hinder, vicario apostolico dell’Arabia meridionale, ha dichiarato: «Non ci sono certezze. Il video non costituisce nulla di nuovo, se non che il sacerdote era vivo nel momento in cui è stato girato il video».
L’esercito siriano di Bashar al-Assad ha preso il controllo del corridoio Castello, nella parte nord di Aleppo, che serve ai gruppi ribelli e jihadisti per assicurasi rifornimenti dalla Turchia. Ora gli islamisti, che controllano la parte orientale di Aleppo, si preparano a un assedio che potrebbe durare mesi e che rappresenta lo scenario peggiore per i cristiani che vivono nella parte ovest della città: «Non avremo possibilità di vivere. Molti pensano che sarebbe quasi meglio morire. Noi dobbiamo rispondere con la pazienza e un’azione positiva».
All’indomani del tragico attentato a Nizza, le autorità e la stampa francesi hanno iniziato a far trapelare notizie sull’attentatore Mohamed Lahouaiej Bouhlel d’origine tunisina e residente in Francia. Un susseguirsi di conferme e smentite sul suo passato, sulla sua rapida radicalizzazione e persino sulla sua identità.
Ma questi sanno dove si trovano, in quale tempo vivono e, insomma, in che cosa consistono le urgenze della città che sono stati chiamati ad amministrare? La domanda è di rigore alla vista dei primi provvedimenti presi a Torino dalla nuova giunta targata 5 Stelle. Abbandonata dalla Fiat, a sua volta divenuta semplicemente uno dei tanti marchi di una multinazionale dell’automobile con sede nei Paesi Bassi e direzione strategica negli Usa, la grande città piemontese vive un momento di crisi e di declino che per gravità è paragonabile soltanto a quello che per molti anni attraversò dal 1865 in avanti, quando cessò di essere la capitale del nuovo Stato italiano.