MaM
Messaggio del 2 dicembre 2017:Cari figli, mi rivolgo a voi come vostra Madre, la Madre dei giusti, la Madre di coloro che amano e soffrono, la Madre dei santi. Figli miei, anche voi potete essere santi: dipende da voi. Santi sono coloro che amano immensamente il Padre Celeste, coloro che lo amano al di sopra di tutto. Perciò, figli miei, cercate di essere sempre migliori. Se cercate di essere buoni, potete essere santi, anche se non pensate questo di voi. Se pensate di essere buoni, non siete umili e la superbia vi allontana dalla santità. In questo mondo inquieto, colmo di minacce, le vostre mani, apostoli del mio amore, dovrebbero essere tese in preghiera e misericordia. A me, figli miei, regalate il Rosario, le rose che tanto amo! Le mie rose sono le vostre preghiere dette col cuore, e non soltanto recitate con le labbra. Le mie rose sono le vostre opere di preghiera, di fede e di amore. Quando era piccolo, mio Figlio mi diceva che i miei figli sarebbero stati numerosi e che mi avrebbero portato molte rose. Io non capivo, ora so che siete voi quei figli, che mi portate rose quando amate mio Figlio al di sopra di tutto, quando pregate col cuore, quando aiutate i più poveri. Queste sono le mie rose! Questa è la fede, che fa sì che tutto nella vita si faccia per amore; che non si conosca la superbia; che si perdoni sempre con prontezza, senza mai giudicare e cercando sempre di comprendere il proprio fratello. Perciò, apostoli del mio amore, pregate per coloro che non sanno amare, per coloro che non vi amano, per coloro che vi hanno fatto del male, per coloro che non hanno conosciuto l’amore di mio Figlio. Figli miei, vi chiedo questo, perché ricordate: pregare significa amare e perdonare. Vi ringrazio!

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Marco
Supplica alla Beata Vergine del Monte Carmelo
Le comunità afro-americane sono quelle maggiormente prese di mira da politiche abortiste. Dura condanna del card. Napier. Necessaria una cultura dell’accoglienza
Davanti al silenzio delle istituzioni islamiche di Francia davanti all’attentato di Nizza, l’imam Hocine Drouiche si è dimesso: «Dobbiamo svegliarci e dire la verità. Queste istituzioni non fanno nulla per la pace sociale»
Il ritardo è dovuto al ricorso dell’Aninsei, che ha bloccato lo stanziamento dei fondi in attesa del giudizio della Corte dei Conti. Intervista all’esperta suor Anna Monia Alfieri: «Stipendi di agosto a rischio»
Secondo un’inchiesta del Guardian, negli Usa circa il 50 per cento del prodotto vegetale raccolto viene mandato al macero per problemi legati all’estetica del cibo
La solida, rigorosa, geometrica volumetria della chiesa della Madonna dell’Aiuto a Busto Arsizio, altrimenti nota come Santa Maria di Piazza, è di evidente ascendenza bramantesca. L’edificio, a partire dal 1517, fu innalzato sul luogo di una preesistente struttura, probabilmente trecentesca, intitolata alla Vergine, che rappresentava il cuore del borgo medievale.
Messico e Spagna sono accomunate da una storia tragica: il martirio di centinaia di sacerdoti vittime della violenza anticlericale che all’inizio del secolo scorso ha prodotto una delle più feroci carneficine di religiosi e chierici della storia. Allora furono l’odio massonico e marxista ad alimentare la mattanza, che oggi la Chiesa ha riconosciuto come martirio in odio alla fede per entrambi i casi. Oggi Messico e Spagna sono tornate ad essere l’avamposto attraverso il quale un nuovo odio anticristiano vuole imporre la sua feroce dittatura nel mondo occidentale. Che quella omosessualista sia a tutti gli effetti un’ideologia ormai non è più una novità. Ma che stia diventando uno strumento di limitazione della libertà religiosa è un fatto recente che andrebbe scandagliato e fermato prima che sia troppo tardi. Oggi l’obiettivo delle lobby gay non è quello di uccidere i preti come fecero i rivoluzionari spagnoli e messicani, ma quello di tappare loro la bocca. Come? Utilizzando gli strumenti legislativi messi a disposizione dagli stati attraverso le leggi antidiscriminazione e a tutela delle lobby Lgbt.
“Cirinnà – Manuale per la disinstallazione”. Questo potrebbe essere il titolo di uno studio degli avvocati Mazzolai-Pillon –Napoleoni sulla legge che ha introdotto nel nostro ordinamento le Unioni civili (l. 76/2016), studio che invece reca il titolo “Bigenitorialità, nozione di famiglia e omogenitorialità nella prospettiva della riforma delle adozioni”. L’elaborato in modo agevole e chiaro offre una sintesi interessante delle contraddizioni, delle lacune, degli errori e orrori giuridici di cui è affetta mortalmente la legge sulle unioni civili. I due corni del problema messi in luce dal triduo forense sono questi: secondo il diritto esiste solo una tipologia di famiglia, quella composta da un uomo e una donna uniti in matrimonio, e l’adozione di un minore da parte di una coppia omosessuale è illegittima e, dal punto di vista psicologico, è deleteria per lo stesso minore.