Dopo otto anni passati nel carcere politico di Nam Ha, a sud della capitale Hanoi, il 20 maggio è stato liberato padre Taddeo Nguyên Van Ly, strenuo difensore dei diritti umani e della libertà religiosa e per questo perseguitato da quarant’anni anni dal regime comunista del Vietnam. Doveva scontare ancora qualche mese di carcere, ma il partito comunista l’ha liberato in anticipo come segno di riconoscenza verso Barack Obama, che ha revocato l’embargo sulle armi letali all’ex nemico durante la sua visita nel paese di questi giorni. Padre Ly è stato subito portato nella sua arcidiocesi di Hue, dove ha passato pochissimi dei suoi ultimi quarant’anni anni di vita.
L’edizione milanese del Corriere della Sera torna a occuparsi del rapporto un po’ pasticciato del Pd con le comunità islamiche, rapporto che è diventato un caso con la candidatura di Sumaya Abdel Qader, sociologa musulmana di origini giordano-palestinesi che non è ancora riuscita a prendere le distanze dai Fratelli Musulmani, nonostante abbia dichiarato esplicitamente di non farne parte (con un post sul blog non privo di ambiguità).
Oggi inizia la novena al Sacro Cuore di Gesu'. Domani inizia quella dedicata al Cuore Immacolato di Maria.
Caro direttore,
accolgo il suo invito a motivare il prossimo voto politico e, per farlo, parto da una sua affermazione: «Tali candidati [per la vita e la famiglia] si trovano nelle varie formazioni di centro-destra oltre che nel Popolo della Famiglia».
La domanda a questo punto diventa la seguente: «In quale luogo politico i cattolici sono più efficaci?».
Quello che molti pensano in Vaticano, ma non dicono a microfoni aperti, è che le parole di Mons. Georg Gänswein, prefetto della Casa Pontificia e segretario particolare del Papa emerito, hanno aperto una voragine. Il riferimento è a un preciso passaggio del suo recente discorso tenuto in occasione della presentazione di un libro di don Regoli sul pontificato di Benedetto XVI.
Le elezioni presidenziali in Austria, con il rischio evitato sul filo di lana dell’elezione del leader del partito di destra, hanno costituito solo l’ultimo palcoscenico per far esibire i leader europei nella retorica dell’accoglienza, nella commozione al pensiero dei profughi siriani che scappano dalla guerra e dalla fame. Peccato però che questi siano gli stessi leader europei che stanno contribuendo la loro parte alle condizioni impossibili in cui si trovano i civili siriani restati in patria. È da cinque anni infatti che è in vigore l’embargo dell’Unione Europea verso la Siria che, salvo una decisione contraria, sarà rinnovato il 1° giugno per un altro anno.
Se l’omosessualità è una condizione buona, allora ha ragione l’onorevole Cirinnà e la legge sulle unioni civili, appena promulgata da Mattarella, è una legge giusta. Altrimenti ha torto la senatrice Pd e questa legge è una norma ingiusta perché mai si può legittimare giuridicamente un male morale.
Parlare di famiglia non è mai stato così complicato. Persino dentro la Chiesa. Fa problema anzitutto l’oggetto del discorso: cosa è veramente famiglia? E come pretendere che non vi sia confusione nella società civile, se pure nella Chiesa si oscurano talora verità fondamentali sul matrimonio? La controversia sul cap. VIII dell’esortazione Amoris Laetitia di Papa Francesco e la recente legge italiana sulle unioni civili destano sconcerto.