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Messaggio del 15 marzo 1986: Ognuno di voi ha un dono particolare che gli è proprio. Ma non può capirlo da sè.

Notizie dai giornali cattolici



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Quanto graveranno sui contribuenti i simil-matrimoni gay? E quanti pasticci legali causeranno? Risposte a domande che Renzi e Mattarella avrebbero fatto bene a porsi
La storia di Ge Genfu e di sua madre Bai Ye, che grazie al rapporto con il piccolo ha creato un’azienda per far lavorare le persone con difficoltà mentali
La cena sta finendo, la giornata è stata memorabile, hai potuto raccontare dei tuoi fratelli cristiani perseguitati, carne della tua carne, in una meravigliosa sala cinquecentesca del palazzo comunale di Perugia, insieme a un appassionato come il cardinale Bassetti e a un inviato di guerra di serie A come Gian Micalessin. Hai potuto ancora una volta pronunciare i loro nomi, mostrare i loro volti, strappare all’oblìo e consegnare alla memoria il loro sacrificio. E implacabile ti arriva la notifica via social media: mentre tu evocavi l’Iraq, e Micalessin la Siria, ad Aleppo due missili sparati dai ribelli sono caduti sul collegio Terra Santa dei francescani, nel quartiere dell’università. Una anziana ospite della struttura è morta sul colpo, due sono rimaste gravemente ferite, tutte le altre sono terrorizzate, e i frati che volevano fare del loro collegio un centro di resistenza umana contro la logica disumana della guerra ora sono scoraggiati.
“Durante la Tac ho pregato, mi sono fidata e affidata a Padre Pio, davanti ai miei occhi avevo sempre e solo il crocifisso di San Giovanni Rotondo. E quando sono risalita in corsia ho sentito un fortissimo profumo di fiori. Il giorno dopo stavo bene, non avevo più niente, con grande stupore dei medici che avevano già preparato la sala operatoria”. Così Consiglia De Martino la donna salernitana, ricoverata d’urgenza per una rottura traumatica del dotto toracico (una malattia incurabile), che nel 1995 ha ricevuto il primo miracolo di San Pio, quello riconosciuto per la beatificazione, ha raccontato per la prima volta la sua esperienza nel docu-film Tornerò tra cent’anni di Luigi Ferraiuolo in onda su Tv2000 martedì 24 maggio alle ore 21 e il 25 maggio alle 12.20, giorno del suo compleanno.
Giovedì 26 maggio, solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, alle ore 19, papa Francesco celebrerà la Messa sul sagrato della basilica di San Giovanni in Laterano. Non è prevista concelebrazione. Seguirà la tradizionale processione eucaristica che, percorrendo via Merulana, raggiungerà il sagrato della basilica di Santa Maria Maggiore, da dove il Santo Padre impartirà ai fedeli la solenne benedizione eucaristica.
Durante l’omelia del mattino, papa Francesco raccomanda di accogliere le “ricchezze spirituali” e di stare attenti alle ricchezze mondane che “promettono tanto ma non ci danno niente”
Mi chiamo John Pridmore e questa è la mia storia. Sono nato nel quartiere londinese di East End, all’ospedale dell’Esercito della Salvezza. Pur essendo stato battezzato come cattolico, non sono mai andato a una scuola cattolica né in chiesa. A dieci anni, tornando a casa una sera normale, i miei genitori mi hanno detto che dovevo scegliere con chi dei due volevo vivere perché avrebbero divorziato. Amavo moltissimo i miei genitori, e non potevo scegliere tra le due persone a cui volevo più bene ma che paradossalmente mi avevano appena annientato. È stato allora che nel più profondo del mio essere ho preso la decisione di non amare più nessuno, perché pensavo che così non sarei stato ferito di nuovo.
È un grande miracolo di cui probabilmente non avete mai sentito parlare. Domenica 3 ottobre 1847, più di 2000 persone videro a Ocotlán, in Messico, un’immagine perfetta di Gesù Cristo crocifisso apparsa in cielo per oltre 30 minuti. Approvato dall’arcidiocesi di Guadalajara nel 1911, il fenomeno è noto come “miracolo di Ocotlán” ed ebbe luogo il giorno prima di un terremoto che uccise 40 persone e ridusse in macerie la città dello Stato di Jalisco. Prima dell’inizio della Messa al cimitero della cappella dell’Immacolata Concezione, presieduta dal vicario parrocchiale, padre Julián Navarro, due nuvole bianche si unirono in cielo e apparve l’immagine di Cristo. I presenti e chi abitava nelle città vicine rimasero profondamente colpiti, fecero atti di contrizione e gridarono “Misericordia, Signore!” Questa apparizione di Cristo venne chiamata “il Signore della Misericordia”, e in suo onore nel settembre 1875 venne benedetta, consacrata e dedicata una nuova parrocchia.
Si avvicina la persecuzione per il clero spagnolo che non intende piegarsi alla dittatura gay. L’arcivescovo di Valencia Antonio Cañizares è finito nel mirino di diverse associazioni Lgbt e dell’ideologo di Podemos Juan Carlos Monedero. Il motivo? Aver parlato di “impero gay” a proposito dell’inculturazione di gender e omofobia in atto da tempo nella società spagnola. Ormai vescovi e sacerdoti spagnoli sono costretti al martirio bianco, ma quello che è accaduto nel corso di una conferenza dell’Università cattolica di Valencia, dove ha sede la sezione spagnola dell’Istituto Giovanni Paolo II per gli studi sulla famiglia, rappresenta un deciso cambio di passo. Cañizares infatti rischia una denuncia penale alla corte spagnola per istigazione all’odio, causa intentata dalla lobby gay Lambda, collettivo valenciano per i diritti Lgbt retto da Mar Ortega.
Nei giorni scorsi, con un rescritto a firma del Segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, il Papa ha modificato una norma del codice di diritto canonico, il canone 579, a proposito dell'erezione degli Istituti di vita consacrata diocesani. In particolare, a differenza di quanto avveniva da sempre, ora, prima di decretare l'erezione di un Istituto diocesano, il vescovo locale dovrà, "pena la nullità del decreto di erezione dell'Istituto stesso", consultare la Santa Sede. Cioè la consultazione diventa ora "necessaria ad validatem". Il motivo è quello di "evitare che vengano eretti a livello diocesano dei nuovi Istituti senza il sufficiente discernimento che ne accerti l’originalità del carisma, che definisca i tratti specifici che in essi avrà la consacrazione mediante la professione dei consigli evangelici e che ne individui le reali possibilità di sviluppo". La segnalazione di questi problemi l'ha sollevata la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di vita apostolica, retta dal cardinale brasiliano Joao Braz de Aviz. Questa congregazione, quindi, "ha segnalato l’opportunità di meglio determinare la necessità, stabilita dal can. 579 CIC, di richiedere il suo parere prima di procedere alla erezione di un nuovo Istituto diocesano."
Zitto, zitto, approfittando del clamore mediatico suscitato dalla morte di Marco Pannella che ha concentrato tutta l’attenzione, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato venerdì la legge sulle unioni civili. Lo ha fatto ignorando i gravi dubbi di incostituzionalità sia sui contenuti (l’effettiva parificazione delle unioni civili al matrimonio) sia sul metodo (violazione dell’articolo 72 della Costituzione riguardo al procedimento di approvazione di una legge). Da notare anche che al proposito si attende un pronunciamento della Corte Costituzionale a cui si sono rivolti una quarantina di senatori. Ma da “uomo delle istituzioni”, Mattarella non ci ha pensato neanche un attimo a sospendere la firma di questa legge: che tutto fili liscio, senza scossoni, senza provocare pericolosi (per chi, poi?) attriti fra istituzioni dello Stato, è preoccupazione che viene prima di ogni altra considerazione.