MaM
Messaggio del 25 agosto 2010:Cari figli, con grande gioia anche oggi desidero nuovamente invitarvi: pregate, pregate, pregate. Questo tempo sia per voi tempo per la preghiera personale. Durante la giornata trovate un luogo dove, nel raccoglimento, possiate pregare con gioia. Io vi amo e vi benedico tutti. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Notizie dai giornali cattolici



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Nel maggio del 1982, per l’anniversario dell’attentato avvenuto l’anno precedente in piazza San Pietro quando Giovanni Paolo II venne gravemente ferito da Ali A?ca, il papa polacco si recò a Fatima per ringraziare la Vergine di averlo salvato. Le cronache dell’epoca ci ricordano che il 12 maggio di quell’anno un prete spagnolo, Juan María Fernández y Krohn, tentò di colpire il pontefice con una baionetta, ma venne fermato in tempo dai servizi di sicurezza. In realtà, come si saprà ufficialmente soltanto nel 2008, per bocca del suo segretario il cardinale Stanislaw Dziwisz, Giovanni Paolo II fu davvero ferito.
«Si dovrebbe evitare soprattutto l’impressione che il papa (o l’ufficio in genere) possa solo raccogliere ed esprimere di volta in volta la media statistica della fede viva, per cui non sia possibile una decisione contraria a questi valori statistici medi (i quali sono poi anche problematici nella loro constatabilità). La fede si norma sui dati oggettivi della Scrittura e del dogma, che in tempi oscuri possono anche spaventosamente scomparire dalla coscienza della (statisticamente) maggior parte della cristianità, senza perdere peraltro in nulla il loro carattere impegnante e vincolante.
La nostra tragedia non fa più notizia. Per questo siamo stati dimenticati anche se ancora vittime di un orribile conflitto. Abbiamo perso tutto e tanti cristiani vivono in miseria”. Le parole amare di padre Jalal Yako spiegano perché Gli occhi della guerra ed il Rotary del distretto 2050 hanno fortemente voluto il reportage sui profughi dimenticati che stiamo realizzando. Per ora vi proponiamo dei brevi video servizi, che danno l’idea del documentario che presenteremo il 7 giugno a Cremona.
L’edizione araba di Aleteia ha scoperto la storia di Hassan Hussein Ibrahim Hamdar, di Mrah Sghir, dipendente dal villaggio di Bechtelida, nel distretto libanese di Keserwan. Suo padre era l’imam locale, lo zio Mohammad quello di un’altra regione. Suo cugino Hassan Hamdar era un giudice di dottrina sciita. Mohammad Bin Hassan riconciliò Bechtelida e i suoi subordinati. La popolazione si unì attraverso il matrimonio con la dinastia degli Hussaini, che includeva quella dell’imam Ali e di Fatima, figlia del profeta Maometto. La caratteristica era un turbante blu.
“Il demonio è intelligente e ci dice: ‘Non pregare, nasconditi, non puoi presentarti così davanti a Dio’…” Le riflessioni di Jacques Philippe, sacerdote della Comunità delle Beatitudini, fanno venir voglia di pregare, vivendo ogni istante nella certezza che il Signore è con noi e sostenendo la nostra inesauribile sete di Lui, unico Dio. “La libertà interiore”, “Chiamati alla vita” o “Tempo per Dio” sono alcuni dei libri di riferimento necessari per conoscere la spiritualità che ha modellato l’anima di Jacques Philippe, che il 30 aprile scorso ha guidato un ritiro e ha pronunciato un intervento a Barcellona (Spagna). “Anche se forse non si vede”, ha affermato, “molta gente sente oggi la chiamata dello Spirito alla preghiera, e quando si entra in questo cammino – un cammino di fedeltà non sempre facile – le conseguenze sono molto positive”.
La storia di mamma Lucia, che da giovane pensava alla carriera. Famiglia, fede e difficoltà di tutti i giorni con la felicità nel cuore.
Le quindici promesse della Madonna a chi recita il Rosario. A riportarle sono padre Livio Fanzaga con Saverio Gaeta in “Il Santo Rosario. La preghiera che Maria desidera” (Sugarco edizioni) Il più importante codificatore del Rosario è stato il monaco domenicano Alano de la Roche, che morì nel 1475 ed è considerato l’apostolo della devozione per il Rosario in diverse nazioni europee. Nelle sue memorie, Alano narra di aver ricevuto direttamente dalla Vergine quindici promesse valide per tutti i devoti del santo Rosario, tuttora di grande attualità e che manifestano l’intensità dell’amore che la Madonna nutre per tutti noi.
Nel Pd sembrano aver trovato un’altra vasta prateria per portare avanti la battaglia sul gender. La chiamano Medicina di genere e secondo i deputati Dem che hanno presentato martedì un'apposita proposta di legge alla Camera è una nuova branca della medicina, che si propone lo scopo di arrivare ad una appropriatezza terapeutica per maschi e femmine. Le cui patologie, o risposte farmacologiche sono diverse proprio perché diverso è il sesso e diverso è il genere. Qui genere sta per l’insieme dei fattori relativi all'ambiente, alla società, all'educazione, alla cultura e alla psicologia dell’individuo che necessitano di trattamenti diversi a seconda della tipologia che si presenta davanti.
Tre attentati diversi con un bilancio complessivo di almeno 93 morti e quasi 200 feriti. Con il primo - il più terribile - in un mercato affollato nel quartiere di Sadr City. È stata l'ennesima giornata di sangue quella di ieri a Baghdad: la peggiore dall'inizio del 2016. Anno, peraltro, già nerissimo per l'Iraq: l'immancabile conteggio diffuso dall'Onu (l'unica cosa che ormai le Nazioni Unite riescono a fare in Medio Oriente) già prima delle stragi di ieri parlava di 1.119 persone uccise in episodi violenti a marzo e altre 741 ad aprile.
Il fatto che il via libera definitivo della Camera (371 voti a favore, 51 contrari e 99 astenuti) della legge sulle unioni civili sia stato accompagnato da un lungo applauso dai banchi del Pd e dal silenzio degli alleati centristi della maggioranza che hanno comunque assicurato il loro appoggio a questa legge, la dice molto lunga su quale sia la vera natura di un compromesso che serviva a salvare la faccia a Renzi e la poltrona ad Alfano.