MaM
Messaggio del 25 novembre 1989:Cari figli, da anni io vi invito attraverso i messaggi che vi do. Figlioli, attraverso i messaggi desidero creare un bellissimo mosaico nei vostri cuori, affinché io possa offrire ognuno di voi come un'immagine originale a Dio. Perciò, figlioli, desidero che le vostre decisioni siano libere davanti a Dio, perché Egli vi ha dato la libertà. Pregate, dunque, affinché possiate decidervi solamente per Dio, senza alcuna influenza satanica. Io prego per voi al cospetto di Dio e chiedo il vostro abbandono a Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Notizie dai giornali cattolici



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Il giorno dei funerali del povero Luca Varani, ucciso perché ingaggiato ad un’orgia gay e forse resistente, la Stampa ha fatto due cose molto istruttive. Ha dedicato sacrosanta indignazione alla frase cretina del papà di uno degli assassini del ragazzo, il quale sostiene che la colpa è degli omosessuali e che il figlio no, non può essere frocio, anche se era lì e ha ammazzato Luca. Non si accusa così il mondo degli omosessuali, dice un sarcastico pezzo in prima pagina, anzi è proprio il pregiudizio macho anti-gay la causa del male. Nelle pagine culturali si indica la vera fonte del male, la causa perfetta dello schifo del mondo. Lo si fa risalendo al delitto del Circeo, che è l’antecedente perfetto di quello al quartiere Collatino di Roma. Il titolo è una sentenza: “La scuola cattolica cova il delitto del Circeo”.
L'ultima predica del venerdì santo 2016, pronunciata nella basilica di S. Pietro dal P. Raniero Cantalamessa, contiene affermazioni che feriscono profondamente il cuore dei buoni cristiani. Si tratta di un'interpretazione falsa della dottrina della giustificazione di Lutero, ascrivendo allo stesso eresiarca un merito, quando invece il suo pensiero in materia è un grandissimo errore contro la Misericordia divina.
“Desidero – ha detto Gesù Cristo a Santa Suor Faustina Kowalska – che durante questi nove giorni tu conduca le anime alla fonte della Mia Misericordia, affinché attingano forza, refrigerio ed ogni grazia, di cui hanno bisogno per le difficoltà della vita e specialmente nell’ora della morte. Oggi giorno condurrai al Mio Cuore un diverso gruppo di anime e le immergerai nel mare della Mia Misericordia. E io tutte queste anime le introdurrò nella casa del Padre Mio. Lo farai in questa vita e nella vita futura. E non rifiuterò nulla a nessun’anima che condurrai alla fonte della Mia Misericordia. Ogni giorno chiederai al Padre Mio le grazie per queste anime per la Mia dolorosa Passione”.
Di modi per cercare di distruggere la famiglia purtroppo ce ne sono parecchi. Uno di questi si chiama Alta infedeltà, un programma televisivo il cui titolo dice già molto, proposto da Real time. Il motivo per cui ne parliamo è semplice: gli ascolti da marzo 2015 (anno della prima edizione) a marzo di quest’anno (seconda edizione) sono più che raddoppiati. Lo share medio è passato dallo 0,7% all’1,58%, da 226mila telespettatori a 441mila, un ottimo successo per la rete tematica italiana di proprietà di Discovery Italia. In altre parole: su cento persone che guarda in quell’ora la televisione, una e mezza guarda “Alta infedeltà”.
L’altro ieri, mentre si diffondeva nel mondo la notizia del nuovo massacro di innocenti a Lahore, la Bbc, uno delle tre-quattro più influenti fonti di informazione del mondo (e ovviamente una delle meglio informate sui Paesi che già furono parte dell’Impero britannico), insisteva a parlarne evitando di dire quanto appariva evidente, ossia che la comunità cristiana della grande città pakistana era stata l’obiettivo dell’attentato.
Joseph Sciambra sapeva che avrebbe subìto l'ira mondana quando decise di parlare per «svelare il vero volto delle relazioni omosessuali». Non solo ebbe il coraggio di fare l'unico “outing” davvero svantaggioso oggi, ma l'ex pornodivo americano e icona del mondo "gay", oggi blogger e autore del libro "Ingoiato da Satana", ebbe anche l'ardore di mettersi dalla parte della terapia riparativa, convinto che «guarire è possibile, anche se chiede tempo, perseveranza». Solo «bisogna iniziare da un luogo di onestà: con te stesso, con gli altri e con Dio».