Nella domenica delle Palme del 1948, mentre Bruno stava pregando nella chiesa d’Ognissanti, gli apparve nuovamente la Vergine della Rivelazione. Questa volta però aveva nelle mani la corona del rosario e subito gli disse che
«è il momento che ti insegno come si recita questa cara e santa preghiera. Come ti dissi che sono frecce d’amore e d’oro che raggiungono e arrivano al cuore di mio Figlio Gesù Cristo, morto per voi e per chi crede in lui e cammina nella vera Chiesa. I nemici cercheranno di dividerla, ma la preghiera che dite con fede e amore la tiene unita, nell’amore del Padre, nell’amore del Figlio e nell’amore dello Spirito Santo».
Ecco le sue indicazioni....
I servizi sociali sottraggono ai coniugi Bodnariu i cinque figli, tra cui un lattante, perché cristiani credenti in un Dio “che punisce”. Mobilitazione internazionale per chiedere il ricongiungimento
L’arcivescovo di Campobasso-Bojano individua un legame tra il calo demografico, provocato dalla sfiducia nel futuro, e la rivoluzione antropologica in atto
L’esempio della Santa ci ricorda che in paradiso non si entra riposati, ma stanchi per le fatiche del servizio verso gli scartati della società.
Prosegue l’interrogatorio della Commissione d’inchiesta al cardinale, che critica il suo predecessore a Melbourne e spiega lo schema di risarcimenti per frenare le cause giudiziarie contro la diocesi
Ieri è stato impiccato Mumtaz Qadri e il Pakistan è stato «bloccato» da decine di manifestazioni di protesta. L’assassino del governatore musulmano del Punjab Salman Taseer, che nel 2011 difese Asia Bibi definendo quella sulla blasfemia una “legge nera”, aveva chiesto la grazia al presidente della Repubblica islamica, che non gliel’ha concessa. «Nessun capo religioso di nessuna denominazione islamica, sunnita o sciita, ha condannato il gesto di Mumtaz Qadri. Anzi, molti hanno proposto di dichiararlo eroe nazionale e difensore dell’islam», spiega a tempi.it Shahid Mobeen, pakistano esperto della legge sulla blasfemia e docente incaricato presso la facoltà di Filosofia della Pontificia università Lateranense del corso Islam e Neoplatonismo.
Settimana scorsa la commissione d’inchiesta del governo svedese ha rese note le sue conclusioni sulla maternità surrogata (pratica già vietata nel paese). Come ha notato Kajsa Ekis Ekman in una opinion sul Guardian, di fronte all’espandersi del mercato riproduttivo e alle sue conseguenti problematiche, l’indagine ha chiarito come sia necessario bandire qualsiasi forma di utero in affitto, che sia questo commerciale o meno, che vada vietata la sua pubblicizzazione e che sia necessario agire per impedire ai cittadini svedesi di recarsi all’estero per accedervi.
Il caso Spotlight ha vinto il premio Oscar come miglior film dell’anno. Al momento di ritirare la prestigiosa statuetta, il produttore cinematografico Michael Sugar si è sentito in dovere di rivolgersi così al Vaticano: «Questo film ha dato voce ai sopravvissuti, e l’Oscar amplifica questa voce. Speriamo diventi un coro, capace di risuonare fino al Vaticano. Papa Francesco, è venuto il tempo di proteggere i bambini e restaurare la fede».
Nel tripudio di giochi di parole e calembour semantici escogitati dai vari giornali e critici cinematografici per promuovere al meglio la visione de Il caso Spotlight, nessuno, a quanto pare, ha ritenuto di utilizzare una coincidenza di termini e significati a dir poco prodigiosa, della quale perciò ci permettiamo di approfittare noi.
Chi pensa che il mondo omosessuale esulti di gioia per l’approvazione delle Unioni civili non conosce bene la psicologia e la strategia dei militanti gay. Ad esempio, l’Arcigay è arciarrabbiato per il fatto che nel testo dell’onorevole Cirinnà non compaia esplicitamente la facoltà per le coppie omosessuali di adottare un figlio con le stesse identiche modalità disponibili per le coppie etero (in realtà, come la Bussola ha già spiegato, tale opzione sarà percorribile per via giudiziaria).
Chissà se San Giovanni Bosco avrebbe accettato. Probabilmente no, se lo abbiamo conosciuto bene, ma poco importa. Quel che conta in fondo è la coscienza personale, basta dimenticarsi che deve essere "rettamente formata". I Salesiani di Roma, per la precisione il Centro Culturale Salesiano, ne sono davvero consapevoli che il film in proiezione domani e venerdì è "scabroso" e "immorale" tanto che non fanno mistero di pubblicare il giudizio che ne ha dato la commissione nazionale valutazione film della Cei. La quale, su Carol (pellicola ad alto contenuto lesbo candidata anche agli ultimi Oscar 2016) si è espressa chiaramente:
Le vicende degli ultimi anni intorno alle proposte di legge contro l’omofobia, per le unioni civili e per l’introduzione dell’ideologia gender nelle scuole hanno messo in evidenza un dato incontestabile. Quel popolo delle famiglie che nel giro di pochi mesi si è dato appuntamento due volte a Roma non ha un’adeguata rappresentanza politica, è sostanzialmente ignorato laddove si decidono le sorti dell’Italia. A parole sono in tanti a difendere la famiglia, all’ultimo Family Day hanno aderito circa 150 parlamentari, ma a condurre una battaglia vera in Senato sono stati poche unità. Tanti i motivi, non ultima la confusione che regna nella gerarchia cattolica; che in tanti suoi esponenti autorevoli ha ritenuto buona oggi una soluzione peggiore di quella per cui aveva chiamato alla protesta di piazza nel 2007. Per quanto riguarda poi l’origine del comportamento di tanti politici “cattolici” si rilegga l’intervista a monsignor Crepaldi.