Vangelo Lc 19, 1-10: Il Figlio dell'uomo era venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto.
In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là.
Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!».
Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto».
Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
Alla fine del mese di ottobre – periodo mariano per eccellenza assieme a maggio – papa Francesco ha raccomandato la recita della “preghiera del rosario”.
Al termine dell’Udienza Generale odierna, al momento del consueto saluto ai giovani, ai malati e agli sposi novelli, il Santo Padre ha indicato questa “semplice preghiera mariana”, perché indichi ai giovani “la strada per interpretare la volontà di Dio” nella loro vita.
Con il titolo «Diari. Le apparizioni di Rosa Mistica a Montichiari & Fontanelle», Riccardo Caniato pubblica con la Ares, di cui è capo redattore, gli scritti – fino ad oggi inediti – di Pierina Gilli, la veggente di Montichiari (Brescia) che per anni e anni, dal 1946 fino alla morte, avvenuta nel 1991, ricevette continuativamente rivelazioni, con apparizioni e messaggi della Vergine (da lei definita Rosa Mistica), di Gesù (che spiegò alla veggente il dogma dell’Assunzione con due anni di anticipo sulla sua proclamazione), di santi come Maria Crocifissa Di Rosa, fondatrice delle bresciane Ancelle della Carità, e i piccoli Giacinta e Francesco Marto, di Fatima. Il libro curato da Riccardo Caniato (già autore di testi di primaria importanza come «Maria alba del Terzo Millennio», «La Madonna si fa la strada», «Medjugorie, paradiso di sola andata», e, con Rosanna Brichetti Messori, «Maria Rosa Mistica Madre della Chiesa»), racconta nel dettaglio la vicenda di Montichiari attraverso la fonte primaria degli scritti finora inediti della Gilli. Ci si focalizza sui due cicli di apparizioni con messaggio pubblico verificatisi nel 1947 nel Duomo di Montichiari (in cui la Madre di Dio chiese preghiere e sacrifici per i Consacrati, mettendo in guardia da una grande crisi che avrebbe colpito la Chiesa) e nel 1966 in campagna, in località Fontanelle, dove la Madonna benedisse, definendola «piccola Lourdes italiana», una sorgente che da allora è effettivamente all’origine di numerose grazie di guarigione fisica e spirituale.
«Carissimo, ogni giorno più comprendo qual Grazia sia esser Cattolici. Poveri disgraziati quelli che non hanno una Fede: vivere senza una Fede, senza un patrimonio da difendere, senza sostenere in una lotta continua la Verità non è vivere ma è vivacchiare. Noi non dobbiamo mai vivacchiare ma vivere perché anche attraverso ogni disillusione dobbiamo ricordarci che siamo gli unici che possediamo la Verità, abbiamo una Fede da sostenere, una Speranza da raggiungere, la nostra Patria. E perciò bando ad ogni malinconia che vi può essere solo quando si perde la Fede. I dolori umani ci toccano ma se essi sono visti sotto la luce della Religione e quindi della rassegnazione non sono nocivi ma salutari perché purificano l’Anima delle piccole ma inevitabili macchie di cui noi uomini per la nostra cattiva natura spesse volte ci macchiamo. In alto i Cuori e sempre avanti per il trionfo del regno di Cristo nella società».
Esulta il competente assessore del Comune di Torino perché, in due soli anni, le cremazioni sono aumentate del 200 per cento. Si prevede che, tra non molto, si potrà arrivare alla situazione dell’Europa settentrionale, dove ormai il numero dei defunti inceneriti è superiore a quello degli inumati. Una prospettiva garantita ora in Italia da nuove disposizioni di legge, secondo le quali non è più necessario per la cremazione che il defunto abbia lasciato disposizioni in proposito: per lui può decidere il parente più prossimo.
La soddisfazione particolare a Torino deriva dal fatto che il boom delle fiamme segna il successo di una campagna pubblicitaria del Comune. Si propagandava la cremazione con alcuni slogan (del tipo «l’anima non è bruciata») che intendevano rassicurare i cattolici che ancora esitassero. La Curia stessa non aveva dato parere negativo a quella pubblicità. Né, del resto, avrebbe potuto farlo, visto che il nuovo Codice di Diritto Canonico, al terzo paragrafo del canone 1176, così recita: «La Chiesa raccomanda vivamente che si conservi la pia consuetudine di seppellire i corpi dei defunti; tuttavia non proibisce la cremazione, a meno che questa non sia stata scelta per ragioni contrarie alla dottrina cristiana».
Immagina che ti venga a trovare il presidente del tuo paese, che cammini per la tua strada e, senza averlo annunciato, venga a bussare alla porta di casa tua. Anche se non dovesse rispecchiare perfettamente il tuo orientamento politico, per il solo fatto di essere la massima autorità civile, lo rispetteresti, ti scuseresti per avere la casa in disordine e gli offriresti qualcosa. Se invece fossero i tuoi genitori a bussare, apriresti loro la porta e li faresti entrare, se dovessero voler mangiare qualcosa si servirebbero da soli e aprirebbero il frigorifero. Perché sono di casa, tra voi c’è molta confidenza. A meno che tu non abbia un rapporto distante con loro, molto probabilmente accoglierai con affetto la loro visita, e non con l’apprensione e il nervosismo che avresti se dovessi ricevere il presidente del tuo paese.Quando ci avviciniamo al Santissimo Sacramento dell’Altare, abbiamo due opzioni: trattarlo da presidente, oppure pensare a Lui come a nostro Padre. Gesù è stato con noi proprio per annullare le distanze.
Margaret Boemer era alla 16ª settimana della sua terza gravidanza quando, dopo aver fatto un’ecografia, i medici le hanno detto che la sua bambina aveva un tumore e dei problemi al cuore. Alla madre sono state date due opzioni: abortire o sottoporsi a un rischioso intervento fetale.
La bimba soffriva di un tumore chiamato teratoma sacrococcigeo, che appare prima della nascita e cresce nel coccige del bambino. Il dottor Darrell Cass, chirurgo e co-direttore del Texas Children’s Hospital (Stati Uniti), ha spiegato alla CNN che si tratta del tumore più frequente nei bambini.
Un parere del Consiglio di Stato autorizza l’allestimento del presepe in luoghi pubblici, ma solo a determinate condizioni. La laicità sovrasta le tradizioni religiose?
Un docufilm e un volume sul giovane Servo di Dio Carlo Acutis saranno presentati in Vaticano, mercoledi? 26 ottobre, dalla Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede, il Centro Televisivo Vaticano, la Liberia Editrice Vaticana e Officina della Comunicazione.
La presentazione delle due opere avverra? nel corso di una conferenza stampa convocata alle 12.30 presso la Filmoteca Vaticana (Palazzo San Carlo) alla quale interverranno monsignor Dario Edoardo Vigano?, prefetto della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede; don Giuseppe Costa, direttore della Libreria Editrice Vaticana; Nicola Gori, giornalista presso L’Osservatore Romano, autore del libro “Un genio dell’informatica in cielo. Biografia di Carlo Acutis”; Matteo Ceccarelli, regista del documentario “La mia autostrada per il cielo – Carlo Acutis e l’Eucarestia”.
L’incontro sara? introdotto da Nicola Salvi ed Elisabetta Sola, produttori del documentario e amministratori di Officina della Comunicazione. Il progetto nasce con l’intenzione di raccontare la normalita? della vita del ragazzo Carlo Acutis, morto a soli 15 anni il 12 ottobre di dieci anni fa, per una leucemia fulminante, che fin in tenera eta? ha costruito un rapporto speciale con la fede e con l’Eucarestia. Gia? Servo di Dio, la storia della sua vita sta intraprendendo un cammino coraggioso verso la beatificazione.
A margine della presentazione in Sala Stampa vaticana dell’Istruzione della Congregazione per la Dottrina della Fede Ad resurgendum cum Christo, circa la sepoltura dei defunti e la conservazione delle ceneri in caso di cremazione, il cardinale prefetto Gerhard Müller ha risposto ad alcune domande a ZENIT e altri colleghi della stampa.
Il Presidente in carica del Perù, il 21 ottobre 2016, ha pubblicamente conscrato la sua Patria al Sacro Cuore di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria, proponendosi ufficialmente di fare ogni cosa possibile per avvicinare il popolo e la Repubblica del Perù a Dio e ai suoi Comandamenti, chiedendo perdono per tutte le volte che fosse accaduto diversamente. Qui le 12 Promesse del Sacro Cuore e la Grande Promessa del Cuore Immacolato di Maria.
Lo rende noto il Patriarcato Latino di Gerusalemme riferendo che gli intrusi hanno oltraggiato le ostie, rubato le offerte, vandalizzato alcune statue