Don Joseph Mulimbi Nguli, 52 anni, è stato assassinato a colpi di kalashnikov da alcuni sconosciuti che gli hanno teso un agguato. Lo riferisce l’agenzia Fides
Lo dice a 38 anni dall’inizio del pontificato di san Giovanni Paolo II, quando il papa polacco pronunciò le celebri parole: «Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo»
Abbiamo aspettato per molto tempo il verdetto della Chiesa prima di annunciare la notizia. Il segretario della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti del Vaticano, il sacerdote della parrocchia della cattedrale di Andria e l’arcivescovo locale hanno certificato il miracolo che ha avuto luogo il 25 marzo 2016 davanti a migliaia di fedeli.
Il miracolo si è manifestato nel giorno in cui coincidevano la festa dell’Annunciazione e il Venerdì Santo, un’occasione singolare. La spina della corona di Cristo conservata nella cattedrale di Andria ha iniziato a germogliare e sono apparse alcune macchie di sangue, secondo quanto ha confermato l’agenzia ANSA.
La corona di Cristo era piena di spine affilate, molto dure e secche e che non manifestavano alcun segno di vita. È dunque comprensibile la sorpresa di fronte alla comparsa di nuovi germogli. Si tratta di un prodigio che si ripete ogni volta che il Venerdì Santo coincide con il 25 marzo.
Il Venerdì Santo del 2016, la Sacra Spina ha iniziato a prendere vita esattamente alle 16.10.
Quando le distopie diventano realtà bisogna preoccuparsi. La proposta di due ministri olandesi di estendere l’eutanasia a chi ritenga di «aver completato la sua vita», ricorda molto da vicino quanto profetizzato da La morte moderna, il romanzo con cui nel 1978 lo svedese Carl-Henning Wijkmark immaginò un futuro in cui la dolce morte fosse intesa come il rimedio più efficace per sfatare quel «vecchio tabù che si chiama rispetto dell’esistenza umana».
Oggi inizia la Novena ai defunti.
Mons. Arborelius parla dell’entusiasmo per l’imminente visita di Papa Francesco e di una Chiesa in ascesa, nonostante rimangano pregiudizi anti-cattolici
Il problema dell’adesione cattolica alla marcia dei Radicali pone un problema importante, ossia se da parte cattolica si possa partecipare a tutte le iniziative sociali e politiche “umanitarie” oppure no. Nell’attuale fase di liquidità sociologica e pastorale molti ritengono di sì: i cattolici possono collaborare con tutti. La cosa, però, a ben vedere, fa problema.